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Rimborsi Imu-Tasi, fondo da correggere entro il 31 luglio- Sole 24ore

  • 11 Lug, 2016
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Scade il 31 luglio prossimo il termine per rendere operative le correzioni nel Fondo di solidarietà comunale del 2017.

Con il decreto approvato il 24 febbraio 2016 dai ministeri di Economia e Interno è stato finalmente attivato il sistema (previsto dall'articolo 1, commi 722-727 della legge 147/2013) di trasmissione dei dati per la correzione degli errori di versamento effettuati dai contribuenti a partire dal 2012, applicabile, ai sensi dell'articolo 1, comma 4 del Dl 16/2014 alla correzione degli errori di versamento di tutti i tributi locali pagati mediante F24. L'articolo 7 del decreto ha stabilito, ai commi 2 e 3, che non saranno ritenuti validi i dati inviati o già inviati negli scorsi anni dai Comuni con modalità diverse da quelle previste nel decreto e che, in sede di prima applicazione della nuova procedura, gli enti locali avrebbero dovuto inviare i dati relativi alle istruttorie già concluse entro sessanta giorni dalla data in cui è stata resa disponibile la relativa applicazione sul portale del federalismo fiscale (28 aprile 2016). Per cui l'iniziale scadenza era stata fissata al 27 giugno 2016, con un termine- peraltro palesemente ordinatorio, non essendo prevista alcuna sanzione per il mancato rispetto- che il Mef, con la circolare del 21 giugno 2016 n. 3/DF, ha differito al 30 gennaio 2017, in considerazione della necessità di realizzare gli aggiornamenti dell'applicativo e di risolvere le criticità emerse a seguito dell'inserimento dei primi dati da parte dei Comuni. Pur a fronte del rinvio, con cui il Ministero ha dimostrato di avere compreso l'impossibilità di obbligare i Comuni a rispettare un termine così breve per inserire i dati relativi alla correzione di errori effettuati dai contribuenti negli oltre due anni in cui il decreto si era fatto attendere, va evidenziato che il decreto contiene in ogni caso un altro termine a breve scadenza, che i Comuni saranno comunque tenuti a rispettare, ove vogliano ottenere la correzione dei dati di gettito Imu­Tasi, sulla base dei quali è determinato il Fondo di solidarietà comunale (Fsc). L'articolo 6, ai commi 4 e 5, prevede infatti che le regolazioni sulle somme erroneamente versate ad un Comunee da questo restituite al Comune destinatario ovvero al contribuente o allo Stato (in caso di errore di versamentoo di errata suddivisione delle somme versate a titolo di Imu) verranno effettuate nell'ambito del Fsc (ovvero mediante riduzione dei tagli ai trasferimenti regionali per i Comuni delle Regioni Friuli­Venezia Giulia e Valle d'Aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano), prendendo in considerazione le comunicazioni pervenute entro il 31 luglio dell'anno precedente a quello di riferimento del Fondo. Appare quindi evidente che il vero termine chei Comuni si trovanoa dover rispettare, nel momento in cui abbiano ricevuto dei versamenti non propri o non dovuti ed abbiano di conseguenza effettuato dei rimborsi o dei riversamenti di rilevante importo, anche per annualità precedenti al 2016 (in relazione alle quali non è peraltro stato chiarito se le conseguenti regolazioni avranno effetto retroattivo), è necessariamente fissato al 31 luglio 2016, data entro la quale dovranno essere inseriti tuttii dati relativi a tali movimentazioni, per fare in modo che le minori somme introitate dal Comune possano essere considerate già nella definizione del Fondo di solidarietà comunale per il 2017. In caso di introduzione di tali dati dopo la data del 31 luglio 2016 l'incidenza, in termini di minor gettito effettivo Imu­Tasi e il conseguente aumento del Fondo di competenza si potrebbe avere soltanto a partire dal 2018. Un lusso che i Comuni non possono permettersi in questo momento.

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