Appuntamento il 13 maggio alle ore 9:30 presso la Camera dei deputati (Palazzo del Seminario, Sala del Refettorio – Roma) con l’evento Anci e Ifel dedicato a “La sperimentazione del progetto per la completa digitalizzazione dei pagamenti attraverso SIOPE+ e per l’allineamento della PCC” (ISCRIZIONI QUI).
Il contesto
La procedura d’infrazione UE n. 2014/2143 - Attuazione della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi dei pagamenti – a seguito di una prima sentenza di condanna, ha imposto all’Italia la trasmissione periodica dei risultati del monitoraggio dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni. Da questi dipende la conclusione positiva della procedura o, viceversa, l’ulteriore deferimento dinanzi alla Corte di Giustizia europea e la definitiva irrogazione di sanzioni pecuniarie agli enti inadempienti.
In aggiunta, tra le riforme abilitanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che l’Italia si è impegnata a realizzare, vi è la Riforma n. 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie. Questa, in quanto abilitante, è in grado di condizionare l’effettiva erogazione delle risorse.
La sperimentazione
In questo quadro, considerato che il monitoraggio dei debiti commerciali è effettuato in via esclusiva dalla PCC, è evidente l’importanza che gli Enti Locali alimentino la piattaforma correttamente attraverso SIOPE+.
Il progetto, finanziato con risorse del Programma complementare di Azione e Coesione per la Governance dei sistemi di gestione e controllo 2014/2020 della Ragioneria Generale dello Stato, ha incentivato 66 percorsi pilota finalizzati all’eliminazione o alla riduzione dei seguenti fenomeni, non convergenti agli obiettivi di monitoraggio nazionale dei tempi di pagamento e della spesa pubblica:
La sperimentazione – coordinata da un Comitato partecipato, per le Amministrazioni centrali, dalla Ragioneria Generale dello Stato, dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia per l’Italia Digitale e, per gli Enti Locali, dall’ANCI, dall’UPI e dalla fondazione IFEL – ha dimostrato che è possibile completare la dematerializzazione e l’automazione dei flussi scambiati fra Enti e Tesorieri e fra gli stessi Enti e il sistema PCC.
Per partecipare
L'evento si terrà il 13 maggio 2025 alle 9:30 a Roma, presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati, in Via del Seminario (in prossimità del Pantheon) e, oltre alla presenza di relatori degli enti che compongono il Comitato di coordinamento, vedrà la partecipazione di rappresentanti di ABI, Poste Italiane, AssoSoftware e di alcuni enti sperimentatori.
Per partecipare ISCRIVITI QUI
Nel nuovo episodio del PNRR delle cose, rubrica in collaborazione con il Sole24ore, sono sempre protagonisti i comuni con gli interventi a favore delle opere infrastrutturali e di investimento in capitale umano in ambito digitale. Nonostante le difficoltà della banda ultra larga, il 92,91% delle misure è stata collaudata o è in fase di realizzazione. In gioco 18,05 miliardi distribuiti fra 67.989 iniziative. In vetta la creazione di servizi digitali e formazione.
La fotografia che IFEL e il Sole24ore riguarda soprattutto il tasso di realizzazione degli investimenti: già a dicembre scorso, il 51,98% dei progetti collegati agli interventi della digitalizzazione aveva chiuso il collaudo ed era quindi arrivato in porto, e un altro 40,93% era in fase di realizzazione spesso avanzata. Per il 92,91% delle misure, quindi, non ci sono dubbi sostanziali sulla possibilità di chiudere i lavori e attivare i servizi prima della scadenza.
Non si registra nessun divario eclatante tra Nord e Sud, come invece emerso per altri programmi: nel Settentrione si concentra sì quasi la metà dei 67.989 progetti, contro il 14,8% del Centro e il 24,4% del Mezzogiorno, ma il Nord assorbe il 34,6% dei 13,8 miliardi di finanziamenti (4,8 miliardi circa), il Centro il 24,35% (3,3 miliardi) e Sud e Isole ben il 41% (5,6 miliardi).
Tra gli investimenti per gli interventi di portata maggiore, in questo numero segnaliamo: il comune di Brescia (1,5 milioni alla cybersecurity dopo l’attacco hacker); Roma Capitale (con oltre un milione di euro di fondi Pnrr per realizzare in tutta la città 25 centri di facilitazione digitale); la Regione Campania in collaborazione come soggetto attuatore IFEL Campania ( misura 1.7.2 del Pnrr sulla rete dei servizi di facilitazione digitale. Obiettivo: attivare, con un budget di 14,18 milioni di fondi comunitari, 347 punti di facilitazione per aiutare i cittadini a usare le piattaforme della Pa, a cominciare da quelle sanitarie, e formare così 274mila cittadini entro dicembre 2025).
Tutti i numeri del "PNRR delle cose" li trovi qui.
Leggi il nuovo episodio di aprile 2025 in allegato.
Corso "Regolazione rifiuti ARERA - Question time IFEL"
Nell’ambito delle prescrizioni regolatorie dettate dall’ARERA ci sono alcune questioni che non sono sufficientemente chiare, tanto da impedire la predisposizione di un Piano economico finanziario, o la predisposizione di un contratto di servizio o di un bando di affidamento che per motivi legati alla mancata comprensione di uno o più elementi, non giungono alla fine del percorso. O anche, in tema di qualità del servizio, non riescono ad essere rispettate le prescrizioni a causa della “lontananza” dal sistema precedentemente adottato.
Per questo motivo IFEL ha avviato una serie di Question Time con gli esperti, che si svolgeranno con cadenza regolare, in cui si risponderà alle domande poste e presentate rispetto agli avvisi specifici lanciati dalla Fondazione.
Durante i Question time, che restano disponibili sulla piattaforma della Scuola IFEL, vengono affrontate tutte le principali criticità presentate dai postulanti, con l’obiettivo di fornire gli elementi risolutori utili a procedere.
Docenti:
Francesco Iacotucci - Esperto IFEL
Walter Giacetti - Esperto IFEL
Il VIDEO del corso è disponibile in libera fruizione sul canale YouTube della Scuola IFEL, all'interno della Playlist ARERA.
Per ottenere anche l'open badge personale per la fruizione del corso in asincrono e i materiale del corso, è necessario fruire della registrazione accedendo alla piattaforma e-learning della Scuola IFEL e iscrivendosi al corso "Regolazione rifiuti ARERA - Question time IFEL"
Aggiornamento della nota sulle principali questioni applicative delle componenti perequative ARERA (Delibera n. 386/2023) anche a seguito dei recenti sviluppi intervenuti sul tema.
Con un documento inviato ad ARERA, l’Anci esprime la sua grande preoccupazione per l’istituzione della nuova componente perequativa pari a 6 euro/utenza, destinata alla copertura dell’agevolazione sul prelievo sui rifiuti per gli utenti domestici del servizio di gestione dei rifiuti urbani, che si trovano in condizioni economico sociali disagiate.
L’intervento di ARERA effettuato con la delibera in questione non permette, ad oggi, di valutare il complesso dell’applicazione della misura agevolativa oggetto del DPCM n. 24 del 2025, e – in particolare – le modalità e i contenuti dell’agevolazione stessa, rimandati a un successivo provvedimento che dovrà riguardare elementi fondamentali, quali l’erogazione del beneficio in via automatica o su richiesta (in quest’ultimo caso eccezionalmente, in base ad eventuali considerazioni di transitorietà) e la disciplina dei conguagli che si renderanno con ogni probabilità necessari, anche in base alle regole transitorie di avvio del dispositivo.
L’Anci, pur ritenendo condivisibile l’obiettivo del Governo e dell’Autorità di assicurare una riduzione generalizzata della tariffa rifiuti a carico di nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale, ritiene necessario che l’Autorità decida di rinviare l’applicazione del bonus al 2026 definendo le regole nei prossimi mesi e consentendo l’adeguamento entro la fine di quest’anno degli uffici dei Comuni e dei gestori.
È infatti necessario che il sistema applicativo della nuova misura sia noto in tutti i suoi aspetti e adeguatamente comunicato a tutti gli attori. Su questa base, potranno essere risolti i problemi che impediscono l’ordinata applicazione fin dal 2025: dalle tempistiche dei flussi informativi necessari, agli adeguamenti organizzativi, regolamentari e informatici che i Comuni e i gestori dovranno affrontare, alla puntuale informazione ai cittadini e, in particolare, ai beneficiari dell’agevolazione.
Il documento, infine, ribadisce l’assoluta contrarietà all’applicazione delle quote perequative in ragione della TARI fatturata, anziché della TARI effettivamente riscossa. Tale orientamento espresso da ARERA in precedenti occasioni, produce una grave perdita di fiducia nel sistema regolatorio da parte dei Comuni, che risulterebbero gravati da un onere patrimoniale imposto al di fuori di qualsiasi normativa primaria di riferimento.
La sezione #PNRRinCOMUNE permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti PNRR rivolti a comuni, città metropolitane, unioni di comuni e comunità montane. Il suo scopo è quello di dare informazioni sulla distribuzione territoriale degli investimenti pubblici finanziati dal Piano, anche al fine di orientare in maniera più mirata le azioni di supporto del Progetto Easy-Investimenti.
Le modalità di navigazione sono di due tipi: la navigazione per ente beneficiario permette di visualizzare in quali missioni e componenti o submisure è coinvolto un singolo ente (comune o altra aggregazione), nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database; la navigazione per territorio, missione e componente permette invece di analizzare ripartizioni geografiche (Nord, Centro e Mezzogiorno), le singole regioni e province autonome o le singole province. Questa navigazione permette inoltre la lettura della distribuzione territoriale delle assegnazioni di ciascuna missione e componente.
Documento ANCI-IFEL di osservazioni alla delibera n. 133/2025 di ARERA del 1 aprile "Avvio di procedimento e disposizioni urgenti per l’attuazione del riconoscimento del “Bonus sociale rifiuti” agli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in condizioni economico sociali disagiate, in attuazione dell’articolo 57-bis del decreto-legge 124/19 e del D.P.C.M. 21 gennaio 2025 n. 24"
EASY | Supporto agli investimenti è un'iniziativa della Fondazione IFEL-ANCI, l'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, che offre supporto tecnico e formativo ai Comuni italiani in materia di PNRR e investimenti pubblici grazie ad una convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Interno.
Stiamo aggiornando la piattaforma per renderla ancora più agile, intuitiva e ricca di contenuti utili. Presto torneremo online con una nuova veste, funzionalità migliorate e nuove risorse pensate per accompagnare i Comuni nella gestione dei progetti PNRR.
Nel frattempo, puoi accedere ad alcuni dei nostri contenuti più richiesti ai seguenti collegamenti:
Ti invitiamo a tornare a visitarci presto e a seguirci sui nostri canali web e social per restare aggiornato sulle ultime novità.
Slide e video relativi al Convegno "Fabbisogni standard e livelli di prestazioni - spunti per innovazioni metodologiche " che si è svolto a Roma il 4 aprile 2025.
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Il direttore Galeone ha chiesto la riapertura del cantiere del federalismo fiscale all’evento organizzato a Roma su “Fabbisogni standard e livelli di prestazioni - Spunti per innovazioni metodologiche”.
“Forse l’aspetto più riuscito della riforma avvenuta a seguito della legge 42 del 2009, quella che ha introdotto la delega in materia di federalismo fiscale riguarda proprio i fabbisogni standard. A mio avviso è realmente l’aspetto più riuscito dell’intero processo che ha segnato un momento storico facendo scuola anche in altri Paesi. E’ la soluzione italiana che fa tendenza perché questo modello, che parte dal basso e va verso l’alto attraverso la misurazione dei bisogni reali è un modello innovativo. Della legge 42 però è rimasto bene poco. Si sarebbe dovuto incidere molto di più sulla perequazione che rappresenta un attore interessante di sviluppo. Quello dei comuni è un modello che mantiene la sua autonomia e che potrebbe essere da esempio per quanto invece è acceduto per i consti standard della sanità per le Regioni per rivederne il meccanismo di determinazione. Dal 2011 ad oggi è cambiato molto, penso ad alternative e revisioni con l’uso dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni anche per capire come determinare i costi standard sanitari o un mix di interventi che preveda altre soluzioni che permettano efficienza della spesa e rappresentanza dei territori attraverso i fabbisogni standard”. Così Luca Antonini, giudice della Corte Costituzionale, intervenendo all’evento organizzato dalla Fondazione. Il caso dei fabbisogni standard sui servizi sociali per le persone anziane in Ungheria è stato proposto per un confronto con l'attualità italiana nel convegno IFEL a Roma oggi.
Nel suo intervento anche il Direttore di IFEL Pierciro Galeone si è soffermato proprio sul tema del federalismo fiscale. “La riforma del titolo V – ha dichiarato - l’unica modifica costituzionale di ampia portata della seconda repubblica strutturata, è ancora in attesa di piena attuazione. Ci troviamo di fronte ad uno scenario con autonomia fiscale ridotta; perequazione inadeguata, trasferimenti statali frammentati e con vincoli di destinazione. Occorre riaprire il cantiere del federalismo fiscale. Un utile materiale per questo cantiere è anche la riflessione sui Lep e sulle tecniche per definirli”.
Andrea Ferri, responsabile della Finanza locale di ANCI/IFEL ha infine sottolineato a margine dei lavori in corso “l’importanza di disporre di metodologie innovative anche per fare il bilancio della perequazione italiana che si sta avviando verso la conclusione, lasciando prevedibilmente irrisolte le principali disuguaglianze territoriali, mentre con gli obiettivi di servizio sono in corso di acquisizione risultati importanti, basati su target ben definiti sui quali i Comuni riescono ad adattare il proprio intervento e a fornire una rendicontazione puntuale ed esaustiva”.
Sulla base delle relazioni di Ballanti e Porcelli, componenti del gruppo di ricerca, è stato osservato l'utilizzo massiccio di dati ufficiali che in Ungheria hanno reso possibile, senza l’aggravio di rilevazioni specifiche, la determinazione dei costi standard dei servizi di assistenza domiciliare alle persone anziane in un quadro di forte collaborazione con i Comuni e con le Associazioni di comuni, fornitori di tali servizi. È stato così possibile determinare uno schema di costo di riferimento, articolato e coerente con le condizioni dei diversi contesti territoriali, non limitandosi all’osservazione della spesa sociale correntemente impiegata. Un modello che potrebbe avere anche in Italia un ruolo importante, considerando l’esigenza di valutare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), in corso di determinazione su diversi aspetti dei servizi sociali e le risorse necessarie per assicurarne l’erogazione in tutto il territorio nazionale.
L'incontro ha fornito l'occasione per valutare alcuni aspetti innovativi delle attività svolte nell'ambito di un progetto finanziato dall'UE e attuato con il concorso di un gruppo di ricercatori e tecnici italiani coinvolti nell'attuazione del federalismo fiscale nei comuni italiani.
L’incontro è stato valorizzato dalle autorevoli partecipazioni del giudice costituzionale Luca Antonini, della presidente della Commissione per i fabbisogni standard, prof.ssa. Elena D'Orlando, e degli ex presidenti della stessa Commissione Giampaolo Arachi (ora nel collegio dell'Ufficio parlamentare di Bilancio-UPB) e del prof. Alberto Zanardi (Università di Bologna) e il coordinatore del progetto in Ungheria Vieri Ceriani.