Ultimo aggiornamento 17.05.2024 - 11:24

Il Direttore di IFEL partecipa ai lavori del “Laboratorio Piccoli comuni” a Rocca San Giovanni

Il Direttore di IFEL Pierciro Galeone è intervenuto al "Laboratorio Piccoli Comuni", evento di confronto tra i Comuni del Progetto P.I.C.C.O.L.I., promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 ed attuato da ANCI quale centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni.

L’occasione, riservata ai piccoli Comuni di Abruzzo, Basilicata, Puglia e Molise, è stata messa in campo per condividere le azioni e gli obiettivi raggiunti e il Direttore ha portato il contributo della Fondazione al progetto. (Leggi qui la scheda della Fondazione sui Piccoli Comuni e l'articolo di approfondimento). 

“A parole siamo tutti d’accordo: i piccoli comuni, quelli sotto i 5000 abitanti, sono un fattore decisivo per l’equilibrio urbano e un presidio per la difesa degli ecosistemi" ha raccontato Galeone nel suo intervento su Italia oggi. "Sono il 70% dei comuni italiani e curano la maggior parte del territorio nazionale. Ma sono presidi fragili" ha ammonito. "Gli italiani che li abitano, un sesto della popolazione, hanno redditi più bassi: 23,400 euro imponibile pro-capite annuo contro i 27.000 dei comuni più grandi. Sono comunità a rischio demografico: la differenza tra nascite e decessi ogni 1.000 abitanti, è - 7,68  nei piccoli e -5,02 negli altri. I 5.521 piccoli comuni hanno nella loro maggioranza bilanci angusti che rispecchiamo le più modeste basi imponibili e le maggiori spese legate anche alla distanza dai molti servizi essenziali. Hanno perso un quarto del personale dal 2007" aggiung  "e hanno difficoltà a rimpiazzarlo lasciando così scoperte intere funzioni amministrative. Se la di là della retorica, davvero vogliamo difendere un patrimonio nazionale ed evitare l’abbandono dei territori il sistema va riequilibrato ed in modo strutturale."

E aggiunge: "Un esempio per tutti: il sistema perequativo, finalizzato a garantire anche ai comuni con minore capacità fiscale l’esercizio delle funzioni fondamentali. Oggi l’attuazione dell’art. 119 Costituzione terzo comma non è assicurato dalla Stato ma dai trasferimenti interni al comparto comunale. 4000 comuni trasferiscono parte della loro IMU a 2500 comuni. Con le spese che crescono per l’inflazione e la rigidità delle entrate significa sottrarre risorse da Comuni che già faticano a far tornare i conti. Si tratta in maggioranza di piccoli comuni.   Non si può gestire la perequazione rinchiudendo i comuni in una sorta di recinto che li separa dal sistema pubblico nazionale. Non ci sono stati recinti quando negli anni della crisi i Comuni hanno dato un contributo di 14 miliardi euro al risanamento dei conti della Stato. Un contributo sproporzionato per un comparto che pesa il 6,5% della spesa nazionale. Togliamo i recinti e torniamo alla Costituzione attivando un robusto intervento dello Stato per garantire funzioni fondamentali e livelli essenziali dei servizi su tutto il territorio.

Intanto i comuni non sono fermi. Oggi in Abruzzo a Rocca San Giovanni si riuniscono i partecipanti al progetto in  P.I.C.C.O.L.I. la più importante azione di sostegno alle capacità amministrative degli ultimi anni realizzato dal Dipartimento funzione pubblica e  ANCI nel quale IFEL ha curato la formazione e la parte finanziaria. È una occasione per discutere strategie e mettere in comune le  esperienze e gli strumenti emersi nel lavoro di assistenza a 1000 piccoli comuni. E’ un segnale positivo" conclude "che indica una strada. Se messi nelle condizioni di lavorare i piccoli comuni sono capaci di innovazione. Nuove forme associative, uso delle tecnologie, cooperazione tra livelli di governo. La sostenibilità dello sviluppo italiano e la coesione territoriale è una partita che si gioca anche qui” ha concluso il Direttore Galeone.

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Risposte pervenute durante il webinar dello scorso 9 febbraio “Rispetto dei tempi di pagamento e performance” organizzato da ANCI e…
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Pubblichiamo le risposte pervenute durante il webinar dello scorso 9 febbraio “Rispetto dei tempi di pagamento e performance” organizzato da ANCI e IFEL in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato.

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A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (GU n. 58 del 9 marzo 2024) del decreto interministeriale 8 febbraio 2024 sul conguaglio finale delle risorse Covid-19 assegnate agli enti locali nel triennio 2020-2022, si ricorda la possibilità di segnalare eventuali errori e/o rettifiche ritenute necessarie sui dati relativi ai ristori specifici di spesa riportati negli Allegati E (comuni, unioni di comuni e comunità montane) ed F (province e città metropolitane), entro e non oltre il termine perentorio di lunedì 25 marzo p.v., nel rispetto delle modalità indicate all’articolo 2 del medesimo decreto, ossia mediante invio all’indirizzo di posta elettronica certificata di apposita attestazione utilizzando il prospetto di cui all’Allegato G, sottoscritta dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico-finanziaria.

Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare la pagina web del sito RGS-MEF.

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Si ricorda che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 il Servizio di supporto consulenziale diretto volto a sostenere i Comuni in “crisi finanziaria” (enti in "dissesto" o "predissesto"), offerto nell’ambito del Progetto IFEL "Gestione e prevenzione delle crisi finanziarie".

Al fine di assicurare il pieno svolgimento dell’attività di supporto diretto, le richieste di attivazione del Servizio dovranno pervenire entro e non oltre la data del 15 maggio 2024.

Destinatari e modalità di attivazione del servizio di Supporto
Possono richiedere l’attivazione del Servizio di supporto diretto sia i Comuni in “tensione finanziaria” che intendono fare ricorso alle procedure di Dissesto o di Riequilibrio finanziario pluriennale, sia i Comuni con procedure di risanamento già attive, solo deliberate, o con Piani di riequilibrio e Ipotesi di bilancio riequilibrato in fase di istruttoria.

Per richiedere l’attivazione del Servizio di supporto diretto è necessario compilare l’apposito FORM presente nel sito di Progetto.

Le richieste pervenute saranno ripartite prioritariamente tra le 4 aree territoriali individuate: Sicilia, Calabria, Campania, Altre Regioni.

L’accoglimento della richiesta del Comune sarà valutato in base alle evidenze emerse dall’analisi della relazione sullo stato della situazione finanziaria trasmesso dall’ente in fase di richiesta di ammissione, nonché sulla base dei criteri elencati nell’apposita sezione online “Supporto diretto”.

Nella Mappa del supporto è possibile consultare l’elenco dei comuni già assistiti dall’avvio operativo del Progetto.

Finalità ed oggetto dell'intervento di Supporto diretto
Il supporto, senza oneri per l’ente, si concretizza attraverso l’attivazione di una Task force di esperti che affianca l’ente per un periodo di 6 mesi.

In particolare, è previsto lo studio della situazione finanziaria e organizzativa del Comune, la formulazione di raccomandazioni e la redazione di una relazione finale sull’attività svolta entro sei mesi dell’avvio del percorso di supporto. L’oggetto specifico dell’attività viene concordato con il Comune a seg uito dello studio della situazione finanziaria e in base alle necessità rilevate e alle criticità emerse.

Info
Per ulteriori informazioni consultare il sito: crisifinanziarie.fondazioneifel.it o inviare una mail all’indirizzo:

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