Governo al lavoro per arrivare a settembre a mettere nero su bianco la promessa di Matteo Renzi di un maxi piano taglia-tasse, che partirà, il prossimo anno, da quelle sulla prima casa.
Estensione agli enti locali della riscossione a mezzo ruolo, più tutele per chi paga a rate i debiti fiscali e ritocchi formali per il primo via libera alla codificazione dell'abuso del diritto. Non solo.
Sta per essere nominato a sorpresa il commissario per la spending review: il governo guidato da Enrico Letta ha finalmente trovato la figura giusta a cui affidare i tagli della nostra spesa pubblica, un «mostro» da 800 miliardi. Il nome sarà rivelato solo nei prossimi giorni, ma dalle prime indiscrezioni si tratta di un italiano che ricopre attualmente un ruolo in un organismo internazionale e che quindi rientrerebbe proprio per fare le pulci agli sprechi di casa nostra.
Dal 1° giugno 2015 le somme che i contribuenti dovranno corrispondere a titolo di pagamento, causa notifica di accertamento per inosservanza della normativa catastale, potranno essere saldate tramite versamento unificato F24.
Un fondo «pronta cassa» da 500 milioni di euro, che verrà ripartito entro il 15 maggio. Obbligo di definire, entro il 15 giugno, un piano di rientro per individuare ulteriori risorse. Partono così le procedure previste dal decreto sblocca crediti per consentire ai ministeri di pagare i propri fornitori. A scandire i singoli passaggi è una dettagliata circolare della Ragioneria generale dello stato (la n. 18/2013, diffusa ieri). Mentre arrivano novità anche sul fronte degli enti locali, con la sottoscrizione dell'addendum alla convenzione fra il Mef e la Cassa Depositi e Prestiti e l'approvazione del contratto tipo per la concessione delle anticipazioni di cassa a comuni e province. Ministeri.