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Catasto, riforma senza scuse. Italia oggi

  • 26 Set, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Riforma del catasto entro 12 mesi. Questo il vincolo che la delega fiscale pone al governo, dopo aver ottenuto, ieri, il via libera di Montecitorio.

 

Il testo che, entro la fine della settimana, approderà a palazzo Madama, non ha subito nessuna modifica sostanziale rispetto al progetto che è uscito dalla Commissione finanze l'8 agosto scorso (si veda ItaliaOggi del 9 agosto 2013). Via libera, quindi, alle nuove linee guida per la creazione di un catasto algoritmico «grazie al quale», ha spiegato il presidente della Confediliza Corrado Sforza Fogliani, «il concetto di rendita dell'immobile e di valore dell'immobile potranno viaggiare su binari differenti, senza commistioni di sorta». Via libera, poi, anche all'ordine del giorno a firma del vicepresidente della Commissione finanze, Enrico Zanetti, per cui «nei prossimi decreti attuativi il governo dovrà inserire disposizioni per distinguere, ai fini della riscossione frazionata in pendenza di giudizio, tra maggiori imposte accertate a fronte di maggiori redditi non dichiarati e maggiori imposte accertate a seguito di disconoscimento di componenti negativi». Serrati, infine, i tempi a disposizione del governo. Questo, infatti, «avrà a disposizione 12 mesi per l'emanazione dei decreti delegati ma è vincolato ad emanare il primo entro 4 mesi dalla conversione della delega in legge», ha spiegato a ItaliaOggi il presidente della Commissione finanze Daniele Capezzone, «considerando poi, che entro la metà di ottobre l'iter della delega dovrebbe concludersi, già per la fine dell'anno si dovrebbero vedere i primi risultati». Previsione questa che, però, contrasta con quella di Rete imprese Italia, secondo cui «per quanto positivi, gli effetti della delega verranno prodotti in tempi troppo lunghi». A confermare a ItaliaOggi la priorità del progetto delega, anche il presidente della Commissione finanze del Senato, Mauro Maria Marino. «Dalla prossima settimana», ha spiegato Marino, «i lavori sulla delega saranno la nostra priorità».

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