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Fabbricati rurali strumentali: in partenza 1 milione di avvisi bonari per promuovere l’autonoma regolarizzazione dei contribuenti

  • 26 Mag, 2017
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Nelle prossime settimane l’Agenzia delle Entrate darà seguito ad un massiccio invio di avvisi bonari (circa 1 milione) volti a promuovere la regolarizzazione dei fabbricati rurali non dichiarati al catasto edilizio urbano.

Secondo i dati comunicati dall’Agenzia dell’entrate, risultano essere circa 800 mila i fabbricati rurali, o loro porzioni, censiti al catasto terreni che necessitano di essere iscritti al catasto urbano. In proposito, si ricorda che i titolari di diritti reali sui fabbricati che possiedono i requisiti di ruralità avevano l’obbligo di dichiararli al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012, mentre per i fabbricati che possedevano in passato i requisiti di ruralità, successivamente persi, la dichiarazione in catasto andava presentata entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti.

L’iniziativa di sensibilizzazione avviata dall’Agenzia consentirà, pertanto, a ciascun soggetto di conoscere la propria posizione e di poter procedere autonomamente alla regolarizzazione degli immobili, presentando apposita dichiarazione di aggiornamento catastale ed evitando, tramite l’istituto del ravvedimento operoso, l’applicazione integrale delle sanzioni previste. Il ravvedimento operoso consente di applicare la sanzione nella misura di circa 172 euro, in luogo della misura ordinaria variabile tra oltre mille e e 8.264 euro.

l’Agenzia delle Entrate ricorda che, nell’inerzia del contribuente, procederà all’irrogazione delle sanzioni e all’accertamento in sostituzione del proprietario, con oneri a carico dello stesso. 

 

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