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Canelli: Non solo PNRR. Le risorse disponibili per i Comuni per i prossimi anni necessitano di una riprogrammazione degli interventi

  • 11 Lug, 2022
Pubblicato in: Ifel Informa
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On. Melilli ai Comuni: Su PNRR necessari strumenti di correzione, almeno della governance.

“Considerati gli impegni di raccordo e coordinamento, assunti dallo Stato, relativi a tutti gli strumenti di investimento co-finanziati dal bilancio dell’UE, per assicurare efficacia all’azione é necessario che tutti gli organismi di partenariato istituzionale (dai Comitati di sorveglianza alla Conferenza Unificata) vengano attivati per la condivisione delle relative decisioni. Le decisioni dei suddetti organi dovrebbero essere precedute da tavoli tecnici a cui affidare l’istruttoria delle suddette decisioni”. Così il Presidente di IFEL Alessandro Canelli, al convegno organizzato stamane dalla Fondazione sul PNRR e le politiche di coesione 2021–2027.

“Il forte stimolo agli investimenti locali derivanti da PNRR e programmi della coesione produrrà un forte fabbisogno di risorse ordinarie per la gestione delle relative infrastrutture realizzate – ha proseguito il Sindaco di Novara - Per questo motivo é indispensabile rafforzare la diffusione di schemi di partenariato pubblico-privato (PPP) per convogliare capitali e capacità privata verso l’obiettivo di sostenibilità gestionale delle opere realizzate. Per assicurare una migliore efficacia della programmazione locale, soprattutto nelle città medie, é necessario che le autorità di gestione dei programmi operativi regionali assumano come base dei propri interventi di sviluppo urbano modelli di affidamento diretto alle città delle relative risorse finanziarie, attribuendo loro il ruolo di organismi intermedi, con autonomi poteri di selezione e attuazione dei progetti da realizzare. A questo proposito il nuovo regolamento FESR stabilisce che almeno l’8% di ciascun programma regionale debbano essere indirizzate al finanziamento di interventi integrati di sviluppo urbano. Inoltre, in materia di aree interne, in vista dell’allargamento dei comuni beneficiari agli interventi della strategia nazionale (ad oggi alle precedenti 72 aree pilota -1066 Comuni- sono state aggregate ulteriori 45 aree per un totale di altri 600 Comuni interessati) occorre mantenere e rafforzare l’azione di supporto ai Comuni beneficiari, stimolando al contempo forme aggregative di gestione associate di funzioni e servizi. L’azione di supporto dovrà avvenire utilizzando metodi di co-progettazione e co-programmazione, indirizzandovi le necessarie risorse di assistenza tecniche.

“Infine, ha concluso il Presidente - per la realizzazione degli interventi e delle politiche di programmazione e gestione, IFEL si rende disponile ad offrire tutto il supporto necessario per i Comuni e per la riprogrammazione necessaria”

“Ho alcune preoccupazioni che proverò ad esporre. La prima è una questione macroeconomica, abbiamo costruito il PNRR con l’obiettivo di migliorare il Paese e favorire la crescita attraverso spese aggiuntive e non sostitutive, come peraltro ci aveva suggerito Banca d’Italia ma siamo stati, stretti dalla tempistica, a finanziare con il Pnrr spese già’ previste nel bilancio dello Stato. E speriamo che tutto ciò non determini un affievolimento della crescita di cui il paese ha bisogno. La seconda questione, strettamente legata alla prima è quella legata alla qualità degli interventi. Speriamo che la fretta, che spesso è cattiva consigliera, non prevalga sulla qualità e sull’utilità degli interventi. Da ultimo penso che ci sia bisogno di una più stretta regia sui bandi che non possono essere lasciati alle decisioni un po’ autoreferenziali di ogni singolo Ministero". Così Fabio Melilli, Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati nel suo intervento.

“Siamo certi che gli interventi siano tutti utili davvero per diminuire le molte differenze che caratterizzano il nostro Paese? Forse una politica meno timida - ha precisato il deputato - avrebbe dovuto scegliere con più decisione i luoghi che necessitavano di interventi e non affidarsi esclusivamente a bandi che rischiano di premiare le amministrazioni locali più attrezzate e più’ forti".

Il convegno ha riguardato l’analisi e riflessione sul ruolo dei Comuni italiani come protagonisti delle strategie territoriali di PNRR, PON e POR e di un nuovo agire amministrativo tra riforme, semplificazioni e digitalizzazione. 

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