Ultimo aggiornamento 18.04.2024 - 9:01

Canelli - Rilanciamo la ripresa economica partendo dagli investimenti in green economy con grandi player

  • 19 Gen, 2021

“Quando questo progetto ha iniziato a prendere corpo nelle relazioni con i partner che lo hanno sponsorizzato, eravamo molto distanti dall’idea che un virus potesse bloccare il Paese come ha fatto il Covid-19 ma, il problema di come finanziare la transizione green delle nostre città, ci era già molto chiara. Ora, dopo diversi mesi di congelamento della economia nazionale e con una ripresa ancora molto incerta nei modi e nei tempi, l’intuizione di AUDIS si rivela ancora più preziosa e tempestiva”. Così il Presidente IFEL Alessandro Canelli nel corso del TALK on WEB "Eco, Sisma e Superbonus una opportunità per i Comuni".

IFEL in collaborazione con AUDIS intende valorizzare un lavoro di ricerca che ha prodotto un modello di gestione degli investimenti in riqualificazione energetica e sismica degli edifici coinvolgendo diversi attori delle città allo scopo di spostare l’impatto degli interventi dal singolo beneficiario alla scala, più ampia, del quartiere o dell’intera città. Il modello è stato prodotto da AUDIS in collaborazione con ENEL X, ENI Gas&Luce, TEP Energy Solution del gruppo SNAM e con alcune amministrazioni comunali che oltre ad aver collaborato alla sua definizione hanno deciso di sperimentare il modello stesso presso i loro contesti amministrativi e territoriali.

“Gli incentivi denominati eco e sisma bonus sono, ad oggi, di fatto l’unico strumento effettivo ed efficace per aiutare le famiglie a migliorare le proprie abitazioni - ha proseguito il Sindaco di Novara - sia dal punto di vista delle prestazioni energetiche e strutturali, sia da quello dei costi di gestione. Ora che il DL Rilancio – con l’introduzione del Superbonus – rafforza in modo molto significativo le loro potenzialità, Il nostro impegno a contribuire a far sì che le famiglie italiane li usino massivamente e che i Comuni ne diventino, al tempo stesso, promotori e coordinatori al fine di ottenere anche benefici collettivi in termini di qualità urbana, non solo è confermato ma, se possibile assume un’importanza e un’urgenza maggiori. Infatti, oltre ad operare per assicurare con nuove o rinnovate infrastrutture un più elevato grado di sicurezza igienico sanitaria generalizzata nelle nostre città, si tratta anche di realizzare un imponente programma di lavori per sostenere la ripresa economica, industriale e occupazionale del Paese”.

“Ci riferiamo soprattutto alle grandi utilities energetiche nazionali – ha chiuso il Presidente di IFEL - soggette a una governance pubblica o fortemente influenzata da soggetti pubblici (come sostanzialmente sono ENEL, ENI e SNAM a livello statale ma tra le quali possiamo annoverare anche le molte altre ancora più strettamente legate agli enti locali e ai Comuni come IREN, A2A, HERA) che le obbliga ad operare con una attenzione più marcata delle altre ai temi del valore pubblico in senso lato. Per questo determinate a guidare la trasformazione energetica, con grandi capacità finanziarie e fiscali ma, soprattutto, tecnologiche e industriali, che consentono loro di proporsi come pivot di operazioni importanti con risvolti oltre che economici, anche sociali, ambientali e di innovazione industriale. Si tratta come è evidente di una grande occasione per mettere a valore la forza delle grandi aziende italiane al servizio di un grande progetto di riqualificazione e di messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato del Paese, ma anche di miglioramento della qualità urbana, non solo delle città, ma anche dei piccoli borghi rurali e montani. E a tal fine ritengo valga la pena insieme impegnarsi anche istituzionalmente come sistema associativo dei Comuni in tutte le sue articolazioni e per competenza (FPC, IFEL e ANCI)”.

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