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Gli impianti a fonti rinnovabili nei comuni italiani - Scheda n.40

  • 21 Gen, 2015
Pubblicato in: Numeri e Territori
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Le fonti di energia rinnovabile rappresentano ormai un fattore chiave nella produzione di energia legata alla salvaguardia ambientale e alla tutela della qualità della vita. Nel nostro Paese, al 31 dicembre 2013, si contano 5.239 impianti alimentati a fonti rinnovabili qualificati e in esercizio, dotati di una potenza totale di 22.631.657 kW (Tabella 1).

Nella differenziazione delle fonti utilizzate risultano nettamente più diffusi gli impianti idroelettrici ad acqua fluente (1.661), seguiti da quelli a biogas (1.238) e da quelli che sfruttano l'energia eolica (1.014). Se si osserva però la quantità di potenza installata, il primato spetta proprio agli impianti eolici, con un totale di 8.241.452 kW. La tipologia di impianti meno diffusa è quella degli impianti marini dei quali, nell'intero territorio nazionale, è presente solo un esemplare nel comune di Messina. L'apporto più limitato di potenza, oltre a quello fatto registrare dall'unico impianto marino, si osserva per le strutture alimentate ad energia solare che, sebbene raggiungano le 71 unità nel territorio nazionale, hanno una potenza totale di 6.644 kW.

 

Tabella 1 Gli impianti alimentati a fonti rinnovabili in esercizio nei comuni italiani, 2013

Impianti

Impianti alimentati a fonti rinnovabili

N. impianti

Potenza kW

Eolici

1.014

8.241.452

Idroelettrici ad acqua fluente

1.661

3.605.645

Biomasse solide

222

2.473.615

Idroelettrici a bacino

53

2.114.490

Idroelettrici a serbatoio

35

2.068.551

Bioliquidi

478

1.056.687

Rifiuti

47

1.043.068

Biogas

1.238

954.559

Geotermoelettrici

21

680.000

Gas di discarica

237

318.875

Idroelettrici su acquedotto

161

68.061

Solari

71

6.644

Marini

1

10

Totale

5.239

22.631.657

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati GSE - Bollettino aggiornato al 31.12.2013

L'analisi del numero di impianti alimentati a fonti rinnovabili per classe demografica dei comuni mostra un rapporto inversamente proporzionale tra la percentuale di impianti ospitati e l'ampiezza demografica del comune (Tabella 2). In tal modo, nelle amministrazioni più piccole (0-1.999 abitanti) si concentra più di un quarto degli impianti totali (26,5%), mentre le 12 città con più di 250.000 residenti ospitano nel territorio da loro amministrato solo l'1,1% degli impianti nazionali.

La situazione si rovescia se si osserva il numero di comuni con impianti alimentati a fonti rinnovabili, suddivisi per classe demografica. Le amministrazioni più piccole sono le uniche a presentare una percentuale inferiore (22,4%) rispetto al dato medio nazionale (30,4%); i valori percentuali crescono all'aumentare della taglia demografica di riferimento, fino a raggiungere il valore più alto nelle città con più di 250.000 abitanti: in tutte queste realtà sono presenti impianti alimentati a fonti rinnovabili.

Tabella 2 Gli impianti alimentati a fonti rinnovabili in esercizio nei comuni italiani, per classe demografica, 2013

Classe di ampiezza demografica

N. comuni con impianti alimentati a fonti rinnovabili

N. impianti alimentati a fonti rinnovabili

v.a.

% su comuni della classe demografica

v.a.

% sul totale

0 - 1.999

790

22,4%

1.387

26,5%

2.000 - 4.999

655

31,0%

1.339

25,6%

5.000 - 9.999

403

34,0%

863

16,5%

10.000 - 19.999

308

43,3%

702

13,4%

20.000 - 59.999

210

50,6%

581

11,1%

60.000 - 249.999

70

75,3%

311

5,9%

>=  250.000

12

100,0%

56

1,1%

ITALIA

2.448

30,4%

5.239

100,0%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati GSE - Bollettino aggiornato al 31.12.2013

L'analisi cartografica evidenzia la divisione esistente tra il nord e il sud del Paese (Figura 1). I comuni con impianti alimentati a fonti rinnovabili sono diffusi in tutte le regioni centro-settentrionali, con una particolare concentrazione lungo il confine settentrionale del Trentino-Alto Adige. A partire dalle amministrazioni del Lazio, dove si osserva la presenza di qualche impianto nella zona di Roma, e proseguendo verso sud, la presenza di comuni con impianti di questo tipo si riduce notevolmente, fatta eccezione per vaste aree della Puglia dove si trovano molte amministrazioni che fanno ampio uso della risorsa eolica.

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