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La programmazione comunitaria nei comuni italiani - Scheda n.24

  • 29 Ott, 2014
Pubblicato in: Numeri e Territori
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L'analisi dei dati relativi allo stato di attuazione dei progetti dei Programmi Operativi Regionali (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il ciclo di programmazione 2007-2013, consente di comprendere il ruolo giocato dai comuni nell'attuazione degli interventi finanziati dal suddetto fondo comunitario nell'ambito dell'Obiettivo Convergenza e Competitività.
Il primo Obiettivo è volto ad accelerare la convergenza delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per la crescita e l'occupazione, mentre l'Obiettivo Competitività regionale e occupazione, mira a rafforzare non solo l'occupazione, ma anche la competitività e le attrattive delle regioni non in ritardo di sviluppo.


A livello nazionale i comuni attuatori di interventi a valere su risorse FESR 2007-2013 sono 2.603, per un totale di 6.421 operazioni, alle quali corrispondono oltre 5,3 miliardi di euro di costo rendicontabile UE e 1,9 miliardi di euro di pagamenti rendicontabili UE. Rapportando queste ultime due grandezze si registra pertanto uno stato di avanzamento rendicontabile del 36,5%.
Il coinvolgimento delle amministrazioni comunali è variabile a seconda del Programma Operativo Regionale di appartenenza: se infatti a livello Paese il 32,2% dei comuni è attuatore di progetti FESR, tale percentuale supera il 90% nel caso dei comuni pugliesi (96,5%), lucani (95,4%) e calabresi (96,1%). Tale valore medio infatti, confrontato tra i due diversi Obiettivi, raggiunge il 62,6% nell'Area Convergenza contro il 23,8% dell'Area Competitività.
Anche dal lato dei costi ammessi emergono sostanziali differenze: i comuni della Convergenza gestiscono 3,9 miliardi di euro, con un picco di 1,7 miliardi in capo ai comuni della Campania, mentre le amministrazioni comunali della Competitività si vedono assegnare oltre 1,3 miliardi, con un massimo di oltre 465 milioni di euro per i comuni toscani.
Relativamente allo stato di avanzamento rendicontabile i comuni della Convergenza si attestano al di sopra del dato medio nazionale (37,6% contro 36,5% rispettivamente), al contrario i comuni dell'Obiettivo Competitività registrano un avanzamento del 33,2%, con punte superiori al 70% per i comuni del PO della Provincia Autonoma di Trento (90,7%), del POR Abruzzo (74,3%) e del POR Molise (87,6%).

Per quanto riguarda la classe di ampiezza demografica, la percentuale dei comuni attuatori di progetti all'interno dei POR FESR 2007-2013 cresce con l'aumentare della popolosità. La percentuale delle realtà amministrative con meno di 2mila abitanti che si sono viste finanziare almeno un progetto nell'ambito dell'attuale ciclo di programmazione è pari al 25,5%. Tale percentuale aumenta progressivamente nelle classi di ampiezza successive fino a raggiungere il 75,0% per i comuni con almeno 250.000 abitanti. Nei comuni fino a 10mila residenti sono complessivamente 4.172 i progetti attuati da amministrazioni comunali, per un totale di costi ammessi pari al 28,4% del totale. Delle 12 realtà di dimensioni maggiori (oltre 250mila abitanti), 9 sono attuatrici di 126 interventi, ai quali corrisponde un costo rendicontabile di oltre 1,6 miliardi di euro, il 31,7% del totale dei costi ammessi.

Considerando lo stato di avanzamento finanziario emergono percentuali superiori al 40% per i comuni attuatori fino a 20.000 cittadini, che scendono a quota 35,4% nei comuni con almeno 250mila abitanti, 33,2% in quelli di taglia compresa tra 20 e 60mila residenti, ed infine a 27,4% per le amministrazioni comunali tra i 60 e 250mila cittadini.

Dal punto di vista geografico l'Italia sembra essere divisa in due: al centro-sud si concentrano infatti i comuni beneficiari dei POR-FESR 2007-2013, ad eccezione dell'Abruzzo. In Italia settentrionale le realtà amministrative beneficiarie si distribuiscono principalmente in Liguria, Valle d'Aosta, in Veneto e al nord del Friuli-Venezia Giulia.

 

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