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Edilizia, ripresa possibile da bonus lavori e pagamenti Pa- Sole 24ore

  • 07 Ago, 2014
Pubblicato in: Pagamenti
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Ci sono segnali importanti che nel secondo semestre dell'anno una ripresa dell'edilizia sia possibile

Ne è convinto il Cresme, istituto di ricerca specializzato nel settore dell'edilizia, che prevede nel 2014 l'uscita dalla crisi durata sette anni. A spingere il settore fuori del tunnel non sarebbero i potenziali effetti del decreto "sblocca-Italia" di fine agosto, che sembra proiettarsi con risorse e norme oltre il 2014. La spinta arriva semmai da politiche avviate da tempo che producono ormai effetti robusti: in particolare, i bonus fiscali del 50% per i lavori di ristrutturazione in casa e del 65% per il risparmio energetico e l'accelerazione dei pagamenti della Pa.
Il Cresme ha già stimato, in un rapporto per la Camera dei deputati, il peso crescente dei lavori agevolati in casa, che puntano quest'anno verso i 33 miliardi (Iva compresa) e valgono ormai il 2% del Pil (si veda Il Sole 24 Ore del 29 luglio scorso). L'altro dato che rafforza la convinzione della ripresa è la pubblicazione di bandi di gara da parte delle stazioni appaltanti: nel periodo gennaio-giugno la crescita è stata del 26,7% in termini di numero di bandi e del 73,4% in termini di investimento. «Questo non significa che avremo una spesa di cassa immediata sulle opere pubbliche - dice il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini - ma è davvero importante che le amministrazioni, soprattutto quelle locali, abbiano ripreso a mettere in gara i progetti. Pensiamo che in molti enti locali, con l'accelerazione dei pagamenti arretrati alle imprese, sia saltato il tappo che aveva paralizzato il settore per molti mesi». Se è così, l'accelerazione del pagamento degli arretrati dovrebbe rafforzare i germogli di ripresa.
Il terzo segnale è strettamente congiunturale e arriva dalla crescita della vendita di macchine per l'edilizia. È un classico indicatore congiunturale anticipatore del ciclo edilizio: l'investimento delle imprese arriva perché aumentano gli ordinativi o anche la fiducia di un miglioramento delle condizioni di mercato. Il dato registrato dal Cresme è di una crescita del 23,7% nel primo trimestre 2014 rispetto al primo trimestre 2013 e di un altro 9,8% nel secondo trimestre 2014. «Soprattutto il dato sui bonus fiscali - sintetizza Bellicini - ci dice che ci sono attività, come quella del recupero, che già sono ripartite e che conquistano sempre più terreno sul mercato edilizio complessivo. Il governo dovrebbe fare una politica per consolidare e rafforzare questi segnali. Questa crisi non è stata congiunturale, ma strutturale: nulla sarà più come prima».

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