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Il personale dei comuni italiani per genere e per regione - Scheda n.20

  • 03 Nov, 2015
Pubblicato in: Personale dei comuni
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Analizzando la ripartizione per genere del personale comunale, si osserva che oltre la metà, il 52,9%, è donna (Tabella 1). In generale, è nei comuni delle regioni del nord e del centro, tranne che in quelli di Umbria e Marche, che si rileva un’incidenza percentuale di personale di genere femminile superiore al dato medio.  Nei comuni dell’Emilia-Romagna oltre due terzi (67,8%) del personale sono donne, così come in quelli della Lombardia, del Lazio e del Piemonte il rapporto è di circa 6 su 10.  Al contrario, nelle amministrazioni comunali delle regioni del sud la proporzione tra i generi si ribalta in favore degli uomini. In particolare, nei comuni della Campania l’incidenza percentuale del personale comunale di genere femminile si riduce a meno di un terzo del totale (29,8%).

Dall’osservazione dell’indicatore per le diverse cariche, si rileva come, tra i dipendenti comunali si assista ad un’equa rappresentanza dei generi, con una leggera prevalenza di quello femminile, il 53,2% del totale. Sono evidenti, però, le differenze nella composizione di genere tra i dipendenti dei comuni nelle varie regioni italiane: nei comuni del nord e del centro, ad eccezione di Umbria e Marche, l’incidenza percentuale di dipendenti di genere femminile è superiore alla media, al contrario, nei comuni delle regioni del sud, i valori sono inferiori.
Considerando l’indicatore per le altre cariche comunali, si evidenzia che poco meno della metà, il 48,8%, dei segretari comunali è donna, mentre solo il 13,5% dei 52 direttori generali è di genere femminile. Tra i dirigenti comunali il dato si ferma al 33,8%, con differenze rilevanti nei comuni delle regioni del nord, in cui si rilevano valori superiori al dato medio (ad eccezione di Lombardia e Veneto). Al sud e nelle isole, solo nei comuni della Sardegna e della Calabria si supera il valore medio. Viceversa, l’incidenza percentuale di segretari comunali di genere femminile è superiore al dato medio in prevalenza nei comuni delle regioni del sud e delle isole, tranne che in quelli di Puglia e Basilicata, e del centro, con l’eccezione di quelli di Marche e Toscana. Al nord, solo nelle amministrazioni comunali emiliano-romagnole, con il valore più elevato pari al 64,8%, e della Valle d’Aosta (52,2%), si ha un’incidenza di segretari comunali donne superiore al valore medio del 48,8%.

Tabella 1 L'incidenza percentuale di personale di genere femminile nelle amministrazioni comunali, per regione, 2013 
Regione  Dipendenti comunali  Dirigenti comunali  Segretari comunali  Direttori generali  Totale personale 
Piemonte  61,7%  38,4%  45,6%  28,6%  61,2% 
Valle d'Aosta  58,2%  55,6%  52,2%  58,0% 
Lombardia  62,8%  32,5%  45,9%  0,0%  62,3% 
Trentino-Alto Adige  57,0%  39,3%  36,7%  56,4% 
Veneto  58,0%  29,2%  39,0%  0,0%  57,5% 
Friuli-Venezia Giulia  59,2%  39,3%  44,3%  58,9% 
Liguria  54,6%  40,3%  46,5%  100,0%  54,3% 
Emilia-Romagna  68,2%  43,8%  64,8%  0,0%  67,8% 
Toscana  56,3%  35,0%  46,4%  11,1%  55,9% 
Umbria  52,7%  32,6%  55,0%  100,0%  52,4% 
Marche  49,0%  33,3%  48,0%  0,0%  48,8% 
Lazio  62,0%  31,7%  55,1%  0,0%  61,6% 
Abruzzo  41,5%  29,0%  54,4%  0,0%  41,5% 
Molise  34,7%  26,5%  62,7%  35,3% 
Campania  29,6%  25,3%  53,4%  0,0%  29,8% 
Puglia  41,2%  26,0%  44,8%  0,0%  41,0% 
Basilicata  38,6%  25,0%  44,8%  38,6% 
Calabria  33,3%  34,4%  51,7%  33,5% 
Sicilia  47,3%  31,7%  50,0%  33,3%  47,2% 
Sardegna  45,9%  42,9%  59,7%  50,0%  46,1% 
Totale  53,2%  33,8%  48,8%  13,5%  52,9% 

In Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Basilicata e Calabria non vi sono amministrazioni comunali censite nelle quali siano presenti direttori generali.

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, 2015

 


 

Nei 7 anni considerati, la riduzione del numero complessivo di unità di personale comunale ha colpito in misura maggiore la componente di genere maschile (Grafico 1), che si è contratta di quasi il doppio (-34.194 unità) rispetto alla riduzione avvenuta a carico della componente femminile (-18.776).

Grafico1 scheda20

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, anni vari


 

L’analisi dell’incidenza percentuale del personale di genere femminile sul totale conferma quanto sopra esposto. Infatti, il valore dell’indicatore è sempre cresciuto, anche se in misura minore tra il 2011 e il 2012, in tutte e 7 le annualità considerate (Grafico 2). Nel 2007 il personale di genere femminile rappresentava poco più della metà dell’universo complessivo, il 51,0%; nel 2013 l’incidenza delle donne sul totale raggiunge il 52,9%.

Grafico2 scheda20

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, anni vari

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