Si rende noto che IFEL al fine di garantire il rispetto dei principi di economicità trasparenza e parità di trattamento, ha promosso, con l'allegato avviso, un'indagine conoscitiva finalizzata ad individuare il maggior numero possibile di Operatori Economici interessati a partecipare alla procedura per l'affidamento del “Servizio di Pulizia, Conduzione e Manutenzione Impianti” da eseguirsi presso gli uffici della fondazione IFEL – CIG 7742929325-.
Gli Operatori Economici interessati sono invitati a presentare la propria manifestazione di interesse, utilizzando il modulo "Allegato A - Domanda di manifestazione interesse", compilato in ogni sua parte, firmato e corredato dal documento di riconoscimento del legale rappresentante, che dovrà pervenire, esclusivamente tramite P.E.C. al seguente indirizzo: , entro e non oltre le ore 11,00 del giorno 10 gennaio 2018.
Avviso di proroga manifestazione di interesse a partecipare alla procedura di affidamento del servizio di pulizia, conduzione e manutenzione impianti.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un'analisi di dettaglio delle misure contenute nella legge di bilancio 2019, appena approvata dal Senato.
Il giudizio critico dell'Anci è anticipato dal comunicato che di seguito riportiamo, e riguarda - in particolare - le minori compensazioni IMU-Tasi, il mancato ristoro del taglio ex dl 66/2014, che lo stesso decreto limitava al 2018, l'intervento incongruo sulla percentuale di accantonamento minimo al FCDE, che rischia di aumentare per molti Comuni.
“Quella venuta fuori dal maxiemendamento è una manovra punitiva per i Comuni. Nonostante, infatti, si affrontino spese in molti settori statali, si privano gli enti locali di fondi dati per certi e di manovrabilità sulla spesa corrente. Una scelta incomprensibile, non lenita dagli sforzi pur fatti per la parte degli investimenti, una scelta alla quale ci auguriamo si possa porre rimedio da subito, già a gennaio”. È il commento del presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla legge di Bilancio.
“Che si torni a una stagione di tagli ai Comuni è un fatto incontestabile - rileva Decaro - perché mancano oltre cento milioni dei 300 che spettano a 1.800 Comuni per un errore di calcolo nel passaggio dall’Imu alla Tasi, e perché non ci sono stati riconosciuti i 560 milioni relativi al taglio del dl 66, scaduto nel 2018. Un grave danno relativo alla manovrabilità degli amministratori, è quello provocato dall’innalzamento della soglia di accantonamento per il fondo crediti dubbia esigibilità. Con una novità, peraltro: che la quota da accantonare si riduce se si pagano in tempo le aziende. E’ un po’ come se il vigile punisse l’automobilista che passa col rosso, non togliendo punti della patente, ma privandolo del certificato rilasciatogli dalla parrocchia alla Comunione: si mettono in relazione cose che nulla hanno a che fare l’una con l’altra”.
Infine Decaro sottolinea lo sforzo mantenuto in manovra per finanziare gli investimenti anche dei Comuni. “Ci sono, per fortuna, le risorse dovute per il bando periferie e bloccate con il milleproroghe - dice - e ci sono 400 milioni per le opere in tanti piccoli Comuni. È un bene, ma non basta. Anche perché, notoriamente, gli investimenti si fanno grazie alle idee e al lavoro delle persone. Non è possibile assicurare un percorso di progettazione e sviluppo delle opere pubbliche senza poter contare su risorse correnti adeguate, ma anzi dovendo fare i salti mortali per mantenere servizi essenziali di welfare locale“.