Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13
Registrazione video relativa al webinar del 25 Giugno 2019 - Sblocca – cantieri: soglie per affidamento di lavori e servizi e criteri…
Pubblicato in: Appalti e contratti

Il 27 giugno presso la Stazione Marittima di Trieste, Molo dei Bersaglieri 3, si terrà il Convegno “Le infrastrutture per lo sviluppo della regione Friuli Venezia Giulia”, organizzato da Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia insieme a Iccrea BancaImpresa e con il patrocinio della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia.

In apertura della giornata, in rappresentanza di IFEL interverrà Walter Tortorella, Capo Dipartimento Studi Economia Territoriale e Dipartimento Servizi ai Comuni, che approfondirà il tema del Partenariato Pubblico-Privato a livello locale.

Il programma completo è disponibile quiPer maggiori informazioni potete scaricare questa scheda informativa.

Pubblicato in: Investimenti e patrimonio

In attuazione dell’articolo 1, comma 867, della legge di bilancio 2019, la maggior parte dei Comuni ha trasmesso alla piattaforma per i crediti commerciali (PCC) l’informazione sull’ammontare dello stock di debito residuo e non pagato alla fine del 2018 desunto dai propri sistemi contabili. Coloro che non l’avessero ancora fatto sono invitati ad effettuare la comunicazione il prima possibile, anche in ritardo, non solo per consentire il monitoraggio nazionale del debito commerciale, ma anche per facilitare la comprensione e la risoluzione delle criticità connesse all’utilizzo del sistema PCC.

Utilizzando la funzione di “Comunicazione debiti L. 145/2018” della PCC, gli enti hanno potuto visionare sia l’ammontare complessivo del proprio debito calcolato dalla piattaforma, sia il dettaglio del debito per singola fattura, contenuto nel file in formato excel scaricabile tramite la medesima funzione. Nella maggior parte dei casi, si è appurato che il debito risultante alla piattaforma è diverso da quello comunicato e tale scostamento deve essere sanato allineando gli importi di cui sopra entro il 31 dicembre 2019. Come si ricorderà, infatti, il comma 861 della legge di bilancio 2019 prevede che, ai fini dell’applicazione, a partire dal 2020, dell’obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali, i tempi di pagamento e ritardo saranno calcolati esclusivamente sui dati della PCC.

A seguito della prima fase del lavoro del Gruppo tecnico RGS/ANCI avviato su richiesta dell’Associazione (vedi Nota IFEL del 20 giugno 2019), quale primo risultato per facilitare le operazioni di allineamento dei dati della PCC da parte di ciascun Comune, sarà resa disponibile nella seconda metà del mese di luglio una funzione semplificata denominata Caricamento Pagamenti Massivi (CPM).

La funzione CPM agevolerà gli adempimenti di bonifica consentendo agli enti di comunicare la sola informazione di avvenuto pagamento (senza necessità di specificare le ulteriori informazioni richieste dalla procedura ordinaria), con riferimento alle fatture ricevute fino all’esercizio 2017 e pagate non oltre la data del 31 dicembre 2017.

Il webinar IFEL previsto per il 3 luglio 2019 e organizzato in collaborazione con la RGS sarà in parte dedicato all’approfondimento delle modalità di utilizzo della nuova funzione semplificata CPM.

Pubblicato in: Ifel Informa

“L’Italia ha bisogno di solide istituzioni di governo locale. Un’esigenza ancora più forte nel Mezzogiorno dove il peso relativo delle aree urbane è maggiore che nel resto del Paese. La dimensione metropolitana deve essere l’ambito istituzionale dedicato alla programmazione condivisa e alla cooperazione intercomunale. La città metropolitana è un’istituzione al servizio delle aree urbane e della loro vocazione a generare processi di sviluppo territoriale ancora più ampi”. Così Pierciro Galeone, direttore di IFEL, Fondazione dell’Anci, ha inaugurato i lavori del convegno tenutosi al Senato “Per il Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli”. “È questa l’occasione per ribadire la necessità di dare un assetto stabile alle Città metropolitane. La più giovane istituzione politica italiana ha avuto una partenza ostacolata dalla legislazione della crisi che ha subito indebolito i suoi bilanci e la dotazione di personale. Definirne l’identità attraverso funzioni chiare e un sistema di finanziamento adeguato e stabile sono esigenze fondamentali”.

L’incontro, a cui hanno partecipato parlamentari, esperti del settore, rappresentanti istituzionali della Città Metropolitana di Napoli, ha posto l’attenzione su diversi temi legati alle Città metropolitane ed ha avviato una riflessione sulla diversità a seconda della conformazione geografica, del quadro economico e sociale dei territori dell’area.“L’attenzione dell’Anci - ha tenuto a precisare il Presidente di IFEL Guido Castelli - nei confronti delle Città metropolitane, dotata di un Coordinamento specifico, è volta al potenziamento di un confronto con il governo affinché vi sia una riforma definitiva che darà finalmente alle 14 città metropolitane un quadro chiaro e semplificato delle procedure volte a migliorare le istituzioni nell’interesse dei cittadini”. “L’istituzione - ha concluso Castelli - di soggetti amministrativi nuovi come le Città Metropolitane, a differenza di quanto invece è accaduto negli anni settanta per le Regioni, purtroppo è avvenuta in un momento di forte crisi economica che ha mortificato i Comuni con tagli importanti alle risorse in un quadro di risanamento dei conti pubblici. È ora necessario potenziare il ruolo di tutti i sindaci dell’area consentendo al primo cittadino metropolitano, non eletto direttamente, di svolgere un ruolo di coordinatore effettivo dei suoi colleghi sul territorio ma soprattutto è indispensabile chiarire quali risorse debbano essere assegnate in base alle funzioni in un contesto importante come il regionalismo differenziato imminente che porterà modifiche indispensabili all’assetto dei territori da amministrare”.

L'INTERVISTA AL PRESIDENTE IFEL GUIDO CASTELLI

Pubblicato in: Investimenti e patrimonio

A partire dal 1 luglio e fino al 30 agosto 2019, 14 Città metropolitane, 86 Province e i Comuni potranno presentare le domande di cofinanziamento statale per la redazione di progetti per la messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche di esclusiva proprietà dell’ente e con destinazione d’uso pubblico, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche.

Il fondo con una dotazione complessiva di 90 milioni in tre anni, circa 5 milioni per le Città metropolitane, 12,5 per le Province e circa 12,5 milioni per i Comuni, potrà essere al massimo dell’80% per ogni progetto.

Gli enti potranno presentare le domande di ammissione a cofinanziamento attraverso la piattaforma predisposta dalla Cassa Depositi e Prestiti a cui si accederà tramite il sito del MIT.

Pubblicato in: Ifel Informa

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