Valorizzare il patrimonio pubblico è cruciale per preservare e promuovere il patrimonio culturale, sociale ed economico di una comunità. Nasce da tale considerazione l'impegno di IFEL nell’analisi dei modelli e degli strumenti di valorizzazione del patrimonio pubblico locale ed è in questo stesso contesto che la Fondazione organizza la seconda giornata di studi dedicata alle principali tematiche inerenti al tema e alle nuove risorse tecnologiche e finanziarie a supporto degli obiettivi e delle strategie di gestione e valorizzazione patrimoniale.
Il 16 dicembre a Roma, presso la Sala Consiglio Municipio Roma III, si terrà l'evento "Il Patrimonio pubblico di Roma Capitale al centro delle transizioni gemelle digitale e ambientale e delle politiche abitative. I Municipi frontiera di ascolto e proposte", in Piazza Sempione, 15.
In questa giornata esperti tecnici e amministratori locali di Roma Capitale metteranno a confronto conoscenze tecniche ed esperienziali e di rete, volte a definire in modalità partecipata un modello di azione che risponda efficacemente alle sfide delle transizioni in atto (energetica e digitale) che impattano sul nostro patrimonio pubblico. L’obiettivo è collocare le trasformazioni in atto del governo del patrimonio pubblico e dei beni collettivi dentro l’orizzonte valoriale delle sfide poste dall’UE con le transizioni “gemelle”.
Diverse sono le esperienze e le best practies esposte dai municipi. La valorizzazione inizia con una conoscenza approfondita del patrimonio disponibile e un accurato censimento delle risorse. Questo passo è fondamentale per identificare i beni da proteggere, conservare e valorizzare. In relazione a questo contesto di conoscenza, gli strumenti di intelligenza artificiale (AI) possono rivoluzionare questo processo, accelerando l'analisi dei dati e fornendo informazioni dettagliate per una gestione ottimale del patrimonio. L'uso di algoritmi di machine learning può contribuire ad identificare le aree di maggiore valore e le migliori strategie di conservazione e valorizzazione economica e di welfare.
Vi sono poi gli strumenti che consentono di costruire progetti di valorizzazione del patrimonio funzionale al bene collettivo e alla tenuta finanziaria delle amministrazioni locali. Tra questi il partenariato pubblico-privato (PPP), tramite le cui collaborazioni strategiche, il settore pubblico può beneficiare delle risorse e dell'esperienza del settore privato per sviluppare progetti di valorizzazione sostenibili ed efficienti nel lungo periodo. Anche la concessione di valorizzazione è una pratica comune che consente di sfruttare il potenziale economico del patrimonio pubblico, ad esempio attraverso la gestione di siti turistici o culturali da parte di operatori privati. Questo approccio può garantire migliore manutenzione e accessibilità dei beni collettivi e culturali, generando al contempo entrate per il settore pubblico.
Tra le tematiche esperienziali più rilevanti sono le azioni di valorizzazione patrimoniale nell’housing abitativo e di welfare locale per trasformare i beni pubblici in risorse necessarie ad affrontare la crisi abitativa e altri bisogni legati agli spazi pubblici locali. Trasformare edifici pubblici dismessi in alloggi accessibili può migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre la pressione sul mercato immobiliare, così come valorizzarli per creare spazi condivisi che abbiano obiettivi di welfare collettivo.
I Municipi di Roma sono il front office dell’Amministrazione e i primi soggetti istituzionali a cui i cittadini si rivolgono. Condividere esperienze di valorizzazione del patrimonio nelle tematiche proposte nei Municipi è fondamentale per favorire lo scambio di conoscenze e di best practices tra amministratori ed esperti del tema.
IL PROGRAMMA
Ore 16,30 - Registrazione partecipanti
Ore 16.45 - Apertura lavori
Pierciro GALEONE, Direttore Fondazione IFEL
Ore 17,00 - Profili conoscitivi e strumenti per la valorizzazione sostenibile del patrimonio di Roma Capitale, attività e competenze dei Municipi
Tobia ZEVI, Assessore al Patrimonio di Roma Capitale
Riccardo CORBUCCI, Presidente Commissione Roma Capitale “Julia, l’intelligenza artificiale in tasca per visitare Roma
Introduce e coordina: Francesco MONACO, Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche UE - IFEL
La conoscenza alla base delle decisioni di valorizzazione sostenibile del patrimonio pubblico
Tavola rotonda: “Un confronto fra i municipi”
Emanuele GISCI, Assessore al Patrimonio Municipio II
Adriano LABBUCCI, Assessore alla Transazione Ecologica Municipio I
Paolo Emilio MARCHIONNE, Presidente Municipio III
Massimiliano UMBERTI, Presidente Municipio IV
Nicola FRANCO, Presidente Municipio VI
Yuri TROMBETTI, Presidente Commissione VII – Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale
Silvia ROMANO, Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative - Direzione Valorizzazione Economica e Sociale
Ore 19,00 - Chiusura lavori
Brindisi natalizio
“WILL, ormai tre anni fa, è nata da un’analisi di scenario che ha messo insieme la dimensione nazionale sull’evoluzione del welfare e alcune concrete situazioni territoriali”. Così Pierciro Galeone, Direttore di IFEL all’evento a Milano “Welfare Innovation Local Lab”.
“Lo scenario nazionale lo conosciamo bene – spiega il Direttore - siamo difronte all’inverno demografico con un invecchiamento costante della popolazione che ormai ha raggiunto una speranza di vita alla nascita in Italia intorno agli 83 anni, speranza di vita in buona salute, invece, che si ferma ai soli 59 anni. Ciò riguarda milioni di cittadini italiani che per più di vent’anni sono destinati ad avere problemi di salute di varia entità e che producono bisogni che vanno dalla necessità di controlli fino all’assistenza in quanto non autosufficienti. Abbiamo, inoltre, il 16% delle persone con disagio mentale o problemi di dipendenza . Con un aumento ovvio delle malattie neurovegetative ma anche dei disturbi dell’adolescenza e dei giovani. Il suicidio, oggi, è la seconda causa di morte dei giovani dopo gli incidenti stradali. Il tutto a fronte di un welfare fortemente frammentato su tutto il territorio nazionale, fatto più di trasferimenti che di servizi, con differenze nella spesa per i servizi rilevantissime, dai 202 euro pro-capite destinati dall’Emilia Romagna ai soli 37 euro della Calabria, solo per citare alcuni dati significativi. Il welfare italiano è sottoposto ad una sfida che al momento non vinceremo se non cambiando, e in modo radicale, l’ambito delle politiche pubbliche dove la spinta della necessità ci costringerà al cambiamento maggiore. Questi dati non sono solo validi per l’Italia. Non solo in Italia. Il tema è di tutta l’Unione Europa e nei documenti ufficiali è presente, perfino nel Rapporto Draghi che mette al centro la competitività e ribadisce la difesa del modello sociale europeo per le protezione dei rischi della vita e le coesione sociale. D’altra parte, c’è una dimensione che distingue l’Europa dal resto del mondo che comprende meno del 6% della popolazione mondiale e rappresenta il 17% del PIL, più del 40% della spesa per il welfare del mondo. Un esperimento sociale. Che non è detto che regga alle regole economiche e soprattutto demografiche”.
Il direttore è poi entrato nel merito di Will, progetto avviato con la collaborazione dell’Università Cattolica, della Statale di Milano e della Bocconi, oltre ai comuni sperimentatori coinvolti. “Abbiamo provato a dare delle risposte alle domande che sono emerse dall’analisi di alcuni comuni medi del centro nord – ha proseguito Galeone - comuni caratterizzati da bilanci con una più elevata spesa sociale rispetto alla media italiana ma comuni in cui vi sarà l’impossibilità di garantire i servizi attuali se le dimensioni e la configurazione della domanda proseguiranno con queste tendenze nel territorio. E’ stata avviata la ricerca di soluzioni non solo nelle forme di gestione dei servizi locali ma in sistema di revisione del rapporto tra domanda e offerta dei servizi che tenesse conto di tutte le risorse pubbliche (comunali, regionali e nazionali ma anche provenienti dal welfare contrattuale, dalla filantropia, dagli investimenti ad impatto sociale, dal volontariato ecc.) e le combinasse in modi nuovi. Naturalmente l’interesse di Ifel era ed è capire in che modo queste esperienze siano generalizzabili anche se non come ricette o modelli prestampati, e soprattutto quali possono essere le condizioni necessarie a sviluppare le condizioni che toccano i rapporti finanziari tra i vari livelli di governo tenendo conto delle quantità ma anche delle condizioni di autonomie nel realizzarle nonché quali possono essere gli schemi regolativi. Come riuscire a far interagire il welfare di servizi con il welfare di trasferimenti. Questa esperienza si è conclusa ma non vengono meno le questioni pubbliche affrontate”.
Guarda il video
IFEL ha pubblicato un Avviso di selezione per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 3 profili professionali da inserire nel Dipartimento Finanza Locale.
Le risorse oggetto della selezione saranno valutate in relazione alle competenze, ai titoli formativi e alle esperienze maturate in una o più delle seguenti aree di interesse:
Il regolamento completo con le modalità di candidatura ammesse sono disponibili sul Portale Trasparenza di IFEL qui.
Dal 9 all’11 dicembre 2024 Napoli ospiterà la prima edizione del Perspective Smart City, Forum promosso dal Gruppo Maggioli e dal magazine THE PLAN, con il patrocinio, tra gli altri, di IFEL.
L’evento è dedicato alla città del futuro e ai suoi protagonisti, coinvolgendo la filiera completa del mondo smart city: pubblica amministrazione e figure politiche, attori della transizione digitale e realtà dedicate alla rigenerazione urbana, investitori e sviluppatori immobiliari, studi di architettura e ingegneria che operano a scala urbana, metropolitana e infrastrutturale, aziende del comparto smart.
Un’occasione di confronto a 360°, dunque, su temi come riqualificazione urbana, transizione digitale, tecnologie green, economia circolare e inclusione sociale, con un focus sulle opportunità offerte dal PNRR.
L’iniziativa, patrocinata da IFEL, da ANCI e da altri importanti enti, prevede tre giorni di conferenze e dibattiti: il 9 dicembre nel corso della Conferenza Plenaria di Inaugurazione dal titolo: “Domani città: Periferie al Centro” interverrà Gaetano Manfredi, Presidente ANCI; il 10 dicembre sarà la volta del Direttore IFEL Pierciro Galeone, relatore in Conferenza Plenaria sul tema del “Viaggio al centro del PNRR: il giorno dopo”.
Leggi il programma completo qui.
Leggi lo speciale di Italia oggi
Il Forum è a partecipazione gratuita, previa registrazione qui. Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale della manifestazione o scrivi all'indirizzo e-mail:
E' disponile per il download il dossier "Le Strategie territoriali nella Politica di coesione 2021-2027 - Ottobre 2024" che aggiorna le “Le Strategie territoriali nella Politica di coesione 2021-2027. Agenda territoriale nazionale e Ruolo dei Comuni italiani” curato annualmente dal Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche Europee di IFEL.
Il dossier si compone di due parti: la prima offre un quadro della politica di coesione europea, all’interno del quale si collocano le “Strategie territoriali”, e indica le principali linee di riforma degli investimenti territorializzati, co-finanziati dal bilancio comunitario, che presumibilmente riguarderanno il prossimo ciclo di programmazione 2028-2034; nella seconda, invece, si segue il percorso di attuazione degli investimenti previsti dalle strategie territoriali 2021-2027 in Italia, soprattutto a livello di singolo programma di intervento con informazioni e dati aggiornati ad ottobre 2024.
Nelle prossime settimane il volume sarà presentato online in un webinar ad hoc di cui comunicheremo a breve maggiori informazioni.
Le strategie territoriali sono definite dall’art. 28 dal Reg. (UE) 2021\1060 come strumenti a cui lo Stato membro deve ricorrere nel caso voglia sviluppare, nell’ambito della gestione concorrente dei Fondi europei, azioni finalizzate allo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio. Lo stesso regolamento, al successivo art.29, precisa che tali strategie debbano contenere necessariamente i seguenti elementi: a) l’identificazione dell’area territoriali interessata dalla strategia; b) l’analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità dell’area, comprese le interconnessioni di tipo economico, sociale e ambientale; c) la descrizione dell’approccio integrato per dare risposta alle esigenze di sviluppo individuate e per realizzare le potenzialità dell’area; d) la descrizione del coinvolgimento dei partner nella preparazione e nell’attuazione della strategia.
Le Strategie territoriali fanno parte, da sempre, del bagaglio di strumenti della politica di coesione, almeno a partire dalla Riforma Delors nei tardi anni Ottanta del secolo scorso, ma solo in questo ciclo di programmazione 2021-2027, e per la prima volta, vengono ricomprese in un obiettivo strategico di policy autonomo: «OS5 - Un’Europa più vicina ai cittadini». In generale, nel nostro Paese gli interventi che afferiscono allo sviluppo sostenibile delle città possono essere ricondotti nell’alveo di quello che denominiamo Agenda urbana, mentre gli interventi che afferiscono alle aree interne sono riconducibili alla Strategia nazionale per le aree interne (SNAI).
Scarica il volume qui.