Nell’area riservata del sito di Ifel è possibile consultare gli obiettivi del patto di stabilità dei Comuni italiani per ciascuno degli anni 2015-2018, rideterminati sulla base della metodologia approvata in sede di Conferenza Stato – città ed autonomie locali del 19 febbraio 2015, e ratificati nel Decreto legge n. 78 del 2015.
La maschera consente, anzitutto, di visualizzare l’ammontare dell’obiettivo finanziario complessivo per il 2015, già pubblicato sinteticamente tra gli atti della Conferenza Stato-Città del 19 febbraio scorso. Si ricorda che dall’obiettivo finanziario pubblicato si deve sottrarre l’importo che l’ente accantona a titolo di Fondo crediti di dubbia esigibilità sul proprio bilancio di previsione, così da ottenere l’ammontare dell’obiettivo di Patto. Inoltre, sono riportati in appositi riquadri i dati utilizzati per la determinazione dell’obiettivo finanziario 2015, unitamente al percorso di calcolo di ciascuna delle due quote in cui si articola l’obiettivo stesso.
La nota metodologica (allegata) riporta in dettaglio il metodo.
Per l’accesso all’area riservata del sito IFEL (http://www.fondazioneifel.it/areariservata/dati-comune) si devono utilizzare le consuete credenziali già in possesso del Comune. In caso di necessità è possibile richiedere nuove credenziali esclusivamente via mail (), con oggetto “Credenziali sito Ifel”.
Si comunica che al fine di raccogliere le istanze prodotte dai Comuni capofila interessati dall’articolo 31 comma 6-ter della legge n. 183 del 2011, introdotto dall’articolo 1 comma 6 del decreto legge n. 78 del 2015, IFEL ha attivato per conto dell’ANCI un’apposita rilevazione, rivolta a tutti i Comuni che hanno gestito in qualità di capofila funzioni e servizi in forma associata nel periodo 2009-2012.
L’acquisizione dei dati avviene tramite compilazione di una maschera, con autenticazione nell’area riservata sul portale IFEL http://www.fondazioneifel.it/areariservata/dati-comune (voce menù “Obiettivo patto di stabilità 2015 – rimodulazione Enti capofila) da parte del Comune capofila. L’accesso avviene tramite le credenziali (username e password) già in possesso del Comune; in caso di smarrimento delle credenziali si può inviare una mail agli indirizzi: oppure .
Il Comune capofila deve comunicare gli obiettivi finanziari rimodulati dei Comuni associati non capofila (in aumento) ed il proprio obiettivo finanziario (in riduzione), sulla base di un accordo tra i Comuni e fermo restando l’obiettivo finanziario complessivamente attribuito agli enti che sottoscrivono l’accordo. Per garantire la piena condivisione della modifica degli obiettivi finanziari, all’atto della compilazione della maschera il Comune capofila deve allegare un accordo firmato da tutti i Comuni interessati dalla rimodulazione, dove si attesta il consenso alla variazione operata sottoscritto dal Sindaco e dal Responsabile finanziario. Un modello di accordo tipo è messo a disposizione degli Enti nell’area riservata del portale IFEL.
Nella rilevazione (prima maschera) vengono raccolte anche informazioni relative alle modalità di erogazione di servizi e funzioni gestiti in forma associata e alla loro fonte di finanziamento, allo scopo di acquisire un patrimonio informativo utile per sensibilizzare il legislatore all’adozione di una soluzione a regime della problematica in questione o di ulteriori provvedimenti da adottare eventualmente nel corso dell’anno. A tal fine, i Comuni capofila che non procedono alla rimodulazione degli obiettivi finanziari, ma anche quelli investiti da fattispecie di gestione associata differente rispetto all’oggetto della rilevazione affidata all’ANCI, possono comunque compilare la scheda che raccoglie le informazioni su funzioni e servizi gestiti in forma associata nel periodo 2009-2012.
Nell’area riservata del portale IFEL è possibile scaricare la guida con le indicazioni pratiche. Eventuali quesiti sia di natura contabile/finanziaria sia di carattere informatico possono essere inviati all’indirizzo . I riferimenti in IFEL per quesiti di natura contabile/finanziaria sono Laura Chiodini e Alfredo Tranfaglia, mentre per quesiti di natura informatica è Federica Narducci.
L’articolo 1 comma 4 del DL 78/2015 prevede per i Comuni, che lo richiederanno entro le ore 24,00 del 30 giugno p.v. all'indirizzo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di ottenere il beneficio dell’allentamento del Patto di Stabilità interno per le spese di cui all’art. 1, comma 2, lett. b) del dl 78/2015, effettuate e da effettuare nell’anno 2015 attraverso stanziamenti di bilancio o risorse acquisite mediante contrazione di mutuo per gli interventi finanziati con delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014 (programma scuole sicure).
Se il comune risulta essere tra quelli finanziati con tale delibera , può richiedere tale beneficio per le somme da corrispondere nell’anno 2015 mediante stanziamenti di bilancio o risorse acquisite mediante contrazione di mutuo per la realizzazione dell’intervento/i finanziato/i con la delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014.
Sul sito istituzionale della Struttura di Missione per il coordinamento e l’impulso degli interventi di edilizia scolastica sono pubblicate le modalità per accedere al beneficio:
http://italiasicura.governo.it/site/home/Notizie/Notizie--scuole/articolo555.html
Ai fini dell’applicazione dell’articolo 31 comma 6-ter della Legge n. 183 del 2011, il termine del 30 giugno 2015 entro il quale produrre le istanze di rimodulazione degli obiettivi del Patto di Stabilità Interno è prorogato a mercoledì 8 luglio 2015.
Si ricorda che le istanze vengono raccolte da IFEL attraverso la compilazione di una maschera, con autenticazione nell’area riservata sul portale IFELhttp://www.fondazioneifel.it/areariservata/dati-comune (voce menù “Obiettivo patto di stabilità 2015 – Rimodulazione Enti capofila) da parte del Comune Capofila.
Viene riportata in calce la comunicazione già inviata ai Sindaci e Responsabili finanziari in data 22 giugno 2015 in merito alla rilevazione in oggetto.
Si comunica che al fine di raccogliere le istanze prodotte dai Comuni capofila interessati dall’articolo 31 comma 6-ter della legge n. 183 del 2011, introdotto dall’articolo 1 comma 6 del decreto legge n. 78 del 2015, IFEL ha attivato per conto dell’ANCI un’apposita rilevazione, rivolta a tutti i Comuni che hanno gestito in qualità di capofila funzioni e servizi in forma associata nel periodo 2009-2012.
L’acquisizione dei dati avviene tramite compilazione di una maschera, con autenticazione nell’area riservata sul portale IFEL http://www.fondazioneifel.it/areariservata/dati-comune (voce menù “Obiettivo patto di stabilità 2015 – rimodulazione Enti capofila) da parte del Comune capofila. L’accesso avviene tramite le credenziali (username e password) già in possesso del Comune; in caso di smarrimento delle credenziali si può inviare una mail agli indirizzi: oppure .
Il Comune capofila deve comunicare gli obiettivi finanziari rimodulati dei Comuni associati non capofila (in aumento) ed il proprio obiettivo finanziario (in riduzione), sulla base di un accordo tra i Comuni e fermo restando l’obiettivo finanziario complessivamente attribuito agli enti che sottoscrivono l’accordo. Per garantire la piena condivisione della modifica degli obiettivi finanziari, all’atto della compilazione della maschera il Comune capofila deve allegare un accordo firmato da tutti i Comuni interessati dalla rimodulazione, dove si attesta il consenso alla variazione operata sottoscritto dal Sindaco e dal Responsabile finanziario. Un modello di accordo tipo è messo a disposizione degli Enti nell’area riservata del portale IFEL.
Nella rilevazione (prima maschera) vengono raccolte anche informazioni relative alle modalità di erogazione di servizi e funzioni gestiti in forma associata e alla loro fonte di finanziamento, allo scopo di acquisire un patrimonio informativo utile per sensibilizzare il legislatore all’adozione di una soluzione a regime della problematica in questione o di ulteriori provvedimenti da adottare eventualmente nel corso dell’anno. A tal fine, i Comuni capofila che non procedono alla rimodulazione degli obiettivi finanziari, ma anche quelli investiti da fattispecie di gestione associata differente rispetto all’oggetto della rilevazione affidata all’ANCI, possono comunque compilare la scheda che raccoglie le informazioni su funzioni e servizi gestiti in forma associata nel periodo 2009-2012.
Nell’area riservata del portale IFEL è possibile scaricare la guida con le indicazioni pratiche. Eventuali quesiti sia di natura contabile/finanziaria sia di carattere informatico possono essere inviati all’indirizzo . I riferimenti in IFEL per quesiti di natura contabile/finanziaria sono Laura Chiodini e Alfredo Tranfaglia, mentre per quesiti di natura informatica è Federica Narducci.
Con decreto del Ministero dell’interno del 3 luglio 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 9 luglio 2015, è stato prorogato, per il 2015, il termine per la presentazione del Documento unico di programmazione (Dup) degli enti locali, riferito ad un orizzonte temporale almeno triennale decorrente dall'anno 2016, al 31 ottobre 2015.
Essendo, infatti, stata concessa una proroga per la presentazione dei bilanci di previsione al 30 luglio 2015, il termine per la presentazione del DUP avrebbe quasi coinciso con questa, non consentendo in tal modo una corretta attività di programmazione almeno triennale degli enti locali, così come previsto dai nuovi principi contabili.
Sulla base di tale considerazione, ed acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 18 giugno 2015, previa intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministero dell’interno ha proceduto alla proroga per la presentazione del DUP.
Si ricorda che il DUP si articola in due sezioni: la sezione strategica e la sezione operativa.
La sezione strategia del DUP definisce gli indirizzi strategici dell’amministrazione sviluppando e concretizzando le linee programmatiche di mandato di cui all’articolo 46, comma 3 del TUEL. L’Amministrazione non opera in modo indipendente in una sorta di “vuoto interorganizzativo” che prescinde da vincoli ed opportunità imposti e offerti dal contesto giuridico e socio-economico. Conseguentemente, gli indirizzi strategici dell’ente devono orientare e guidare l’operato della singola amministrazione durante il mandato ed esprimerne il volere strategico, ma devono a loro volta coerenti con il quadro normativo di riferimento; le linee di indirizzo della programmazione regionale; gli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione europea.
La sezione operativa del DUP concerne, invece, la programmazione operativa pluriennale e annuale dell’Ente e si pone in continuità e complementarietà organica con la sezione strategica quanto a struttura e contenuti. In tale sezione viene definita, relativamente all'arco temporale di riferimento del DUP, la programmazione dettagliata delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.
Tanto la sezione strategica che quella operativa devono essere declinati con riferimento all’ente e al gruppo amministrazione pubblica.
Infine, come previsto dal decreto interministeriale contenente aggiornamenti ai principi contabili applicati allegati al decreto legislativo n. 118 del 2011 del 20 maggio 2015, i Comuni con meno di 5mila abitanti potranno presentare un DUP semplificato secondo le indicazioni contenute nel decreto stesso.