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Il personale dei comuni a tempo indeterminato - Scheda n.23

  • 17 Dic, 2015
Pubblicato in: Personale dei comuni
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Al 31 dicembre 2013 il personale a tempo indeterminato nelle amministrazioni comunali del Paese si compone di 376.759 unità (Tabella 1).
Si tratta di un universo composto, in maniera quasi equivalente, da donne e da uomini, con una leggera prevalenza delle prime sui secondi. L’incidenza del genere femminile è infatti pari al 52,8%. La presenza di donne a tempo indeterminato è maggiore, rispetto al valore medio, in tutti i comuni delle regioni del nord e del centro, ad eccezione di quelli marchigiani (49,3%) ed umbri (52,2%).

Da rilevare che nei comuni dell’Emilia-Romagna oltre due unità di personale a tempo indeterminato su tre sono di genere femminile (67,4%). Al contrario nelle amministrazioni comunali meridionali e insulari l’incidenza percentuale di personale di genere femminile a tempo indeterminato è inferiore alla media. In queste realtà, infatti, la proporzione tra i generi si ribalta e a prevalere sono gli uomini, con picchi in Calabria ed in Campania del 69,9% e del 71,3% rispettivamente. Nelle amministrazioni comunali della Lombardia si concentra il 15,4% del personale a tempo indeterminato complessivo (57.899 unità). Seguono i comuni del Lazio e della Sicilia, che raggiungono la soglia del 10% del totale, e quelli della Campania (8,8%).
Nelle amministrazioni comunali della Valle d’Aosta si contano 1.430 unità di personale a tempo indeterminato (un dato quaranta volte più piccolo di quello registrato in Lombardia) che rappresentano lo 0,4% dei tempi indeterminati totali.

Tabella 1 Il personale a tempo indeterminato, per genere e regione, 2013
Regione Valore assoluto Valore percentuale Incidenza % donne
Uomini Donne Totale
Piemonte 10.995 17.833 28.828 7,7% 61,9%
Valle d'Aosta 592 838 1.430 0,4% 58,6%
Lombardia 21.384 36.515 57.899 15,4% 63,1%
Trentino-Alto Adige 3.914 4.964 8.878 2,4% 55,9%
Veneto 10.718 15.119 25.837 6,9% 58,5%
Friuli-Venezia Giulia 3.958 5.732 9.690 2,6% 59,2%
Liguria 6.019 7.284 13.303 3,5% 54,8%
Emilia-Romagna 9.584 19.781 29.365 7,8% 67,4%
Toscana 11.507 14.607 26.114 6,9% 55,9%
Umbria 2.683 2.928 5.611 1,5% 52,2%
Marche 4.840 4.697 9.537 2,5% 49,3%
Lazio 15.063 22.939 38.002 10,1% 60,4%
Abruzzo 4.102 2.917 7.019 1,9% 41,6%
Molise 1.139 605 1.744 0,5% 34,7%
Campania 23.738 9.562 33.300 8,8% 28,7%
Puglia 9.760 6.895 16.655 4,4% 41,4%
Basilicata 2.327 1.313 3.640 1,0% 36,1%
Calabria 7.943 3.421 11.364 3,0% 30,1%
Sicilia 21.736 16.111 37.847 10,0% 42,6%
Sardegna 5.788 4.908 10.696 2,8% 45,9%
Totale 177.790 198.969 376.759 100,0% 52,8%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, 2015


Per quanto riguarda la distribuzione del personale a tempo indeterminato nelle diverse classi di ampiezza demografica comunale, si osserva, in linea di massima, un rapporto di proporzionalità diretta: al crescere della classe demografica anche l’ammontare di personale si incrementa (Tabella 2).
Si passa, infatti, dalle 22.905 unità dei comuni con meno di 2.000 abitanti, il 6,1% del totale, alle quasi 90 mila unità delle città più popolose (oltre 250.000 residenti), che costituiscono poco meno del 24% del totale del personale a tempo indeterminato. Unica eccezione al trend di crescita si rileva nei comuni con una popolazione compresa tra i 60.000 ed i 249.999 residenti, in corrispondenza dei quali la consistenza del personale si riduce rispetto alla classe precedente (17,4% contro 19,3% rispettivamente).
Analogamente, anche l’incidenza di donne aumenta al crescere della taglia demografica comunale, andando a superare la quota del 50% a partire dai comuni con almeno 10.000 abitanti e raggiungendo il 60% nelle città con più di 250.000 cittadini.

Tabella 2 Il personale a tempo indeterminato, per genere e classe demografica, 2013
Classe di ampiezza demografica Valore assoluto Valore percentuale Incidenza % donne
Uomini Donne Totale
0 - 1.999 13.391 9.514 22.905 6,1% 41,5%
2.000 - 4.999 19.946 16.419 36.365 9,7% 45,2%
5.000 - 9.999 20.505 20.175 40.680 10,8% 49,6%
10.000 - 19.999 24.046 25.309 49.355 13,1% 51,3%
20.000 - 59.999 35.962 36.924 72.886 19,3% 50,7%
60.000 - 249.999 28.465 36.905 65.370 17,4% 56,5%
>= 250.000 35.475 53.723 89.198 23,7% 60,2%
Totale 177.790 198.969 376.759 100,0% 52,8%
Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze, 2015

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