In risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico mondiale causate dall'invasione russa dell'Ucraina, la Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU.
Il Repower UE si basa su quattro pilastri fondamentali al fine di riuscire a contrastare la crisi energetica, ovvero:
Per riuscire a raggiungere i 4 punti focus del REPowerEU, si è stimato un investimento di circa 300 miliardi di euro da attuare nei prossimi 5 anni.
La gran parte delle risorse derivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che attribuisce al Repower EU 225 miliardi di euro mediante dei prestiti e 20 miliardi tramite le sovvenzioni.
Gli Stati Membri dell’Unione Europea sono autorizzati a inserire un capitolo dedicato al Repower EU nei loro PNRR, così da indirizzare gli investimenti in tale direzione e attuare le riforme necessarie.
Tra le altre fonti di finanziamento di REPowerEU figurano:
Il 13 e 14 febbraio scorso i deputati europei, hanno discusso e votato in via definitiva un accordo raggiunto con il Consiglio lo scorso dicembre, secondo cui i Paesi UE che chiederanno di ricevere fondi supplementari attraverso un piano di ripresa e resilienza (PNRR) modificato, saranno obbligati a includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto dal REPowerEU.
Durante i negoziati, i deputati hanno ottenuto che le nuove misure sostengano le famiglie vulnerabili, le PMI e le microimprese. Inoltre, hanno convinto i Paesi UE a destinare almeno il 30% della loro spesa nell'ambito di REPowerEU a progetti che si focalizzano sulle carenze esistenti nella trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell'energia, e sull’aumento degli scambi transfrontalieri.
In Italia il Governo per rispondere alle richieste della Commissione e per gestire meglio il PNRR e la sua programmazione a quella dei fondi di coesione efficientandone l’utilizzo e la spesa, ha deciso di riallineare la programmazione di coesione, il PNRR, e il Repower EU.
Tutta la nuova strategia sarà pronta entro il 30 aprile, quando andranno consegnati a Bruxelles i piani Repower EU e la revisione del PNRR.
In occasione del Consiglio dei Ministri del 16 febbraio scorso, Raffaele Fitto, Ministro per gli affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, ha illustrato la Relazione sull’attuazione della Politica di coesione 2014-2020.
L'analisi dello stato di avanzamento dei programmi della politica di coesione, europea e nazionale, per il ciclo di programmazione 2014-2020 restituisce un quadro in cui l’Italia, che è uno dei maggiori beneficiari dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE), si colloca purtroppo agli ultimi posti per efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse assegnate.
Alla fine di ottobre 2022, la percentuale di spesa è pari al 55% del programmato, contro una media europea del 69% e i pagamenti sono fermi al 34%, considerando sia i Fondi SIE (Fondo Sociale Europeo FSE e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR) e relativa quota di cofinanziamento nazionale, sia il Fondo di Sviluppo e Coesione FSC (nelle sue due articolazioni POC -Piani operativi complementari e PSC - Piani sviluppo e coesione).
In valore assoluto, su 126,6 miliardi di euro ne sono stati spesi 46,1; al netto degli interventi in risposta all’emergenza Covid, si tratta di 36,5 miliardi su 116,2 (pari al 31,5% del programmato).
Nel caso specifico dei fondi SIE, per i quali c’è l’obbligo di rendicontazione finale al termine del 2023 (in base alla regola N+2), la spesa complessiva ancora da realizzare entro dicembre 2023 è pari a 29,9 miliardi di euro (il 46% del valore delle risorse programmate).
Infine, la Relazione dà particolare risalto ai problemi di monitoraggio dei fondi, a quelli di governance e, nel caso del Fondo sviluppo e coesione (FSC), anche a criticità legate alla “spoliazione” dei programmi a favore di micro-interventi territoriali di carattere emergenza, sganciati dunque da una forte analisi di contesto e valutativa.
Per contrastare tutte le complesse problematiche sopra accennate, il Governo intende adottare rimedi strutturali, da un lato per rendere efficiente l’utilizzo dei fondi UE, dall’altro per riallineare la programmazione di Coesione, PNRR e Repower EU, il nuovo piano che potrà utilizzare per l’attuazione degli interventi programmati fino al 7,5% dei fondi della politica di coesione.
Tali rimedi, nel contesto complessivo di una nuova strategia, dovranno essere definiti entro il 30 aprile p.v., la data in cui i Piani “Repower EU” e la revisione del PNRR dovranno essere inviati a Bruxelles.
“Non è più rinviabile la razionalizzazione del sistema di protezione sociale: va reso più omogeneo, più collaborante tra i vari livelli istituzionali per consentire al cittadino di avere un punto di riferimento unico a cui rivolgersi”. Lo ha detto il sindaco di Novara e Presidente IFEL, Alessandro Canelli, durante la presentazione del documento generale di indirizzo illustrato durante il consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps.” Per questo potenziare le piattaforme digitali interoperabili tra Inps e Comuni risulta di fondamentale importanza, per scambiarsi dati ed informazioni sui cittadini da assistere o per verificare se abbiano effettivamente bisogno di assistenza”.
“Spesso il cittadino – ha spiegato Canelli – deve fare ‘il giro delle sette chiese’, per cercare una interlocuzione con uffici, funzionari, numeri di telefono al quale nessuno risponde, file in uffici vari e di varia natura. Ecco perché risultano virtuose le iniziative come quella dell’Inps per istituire un protocollo tra Inps e servizi sociali dei comuni, Caritas e sant’Egidio. I protocolli e le collaborazioni tra enti sono la strada giusta per fornire un punto unico di accesso dove la persona possa essere trattata e presa incarico a 360 gradi e per determinare un fascicolo unico familiare di tipo sanitario e socio assistenziale”.
Il prossimo 28 febbraio alle ore 10 a Milano presso la Sala Bramante - Fondazione Stelline, Corso Magenta n.61, verrà presentato il Volume IFEL “La Regolazione sui rifiuti urbani – Guida alla predisposizione del PEF secondo il metodo tariffario rifiuti (MTR-2) ARERA per il secondo periodo regolatorio 2022-2025, Edizione 2022”.
La Guida illustra in modo organico le disposizioni emanate dall’ARERA nel corso del 2022, con particolare riferimento alla delibera ARERA n.363/2021, e rappresenta l’evoluzione del primo volume IFEL dedicato al Metodo tariffario rifiuti (MTR) avviato dal 2019. In particolare, il nuovo metodo MTR-2, che nel Volume viene dettagliatamente analizzato, segna il passaggio da un PEF annuale ad uno quadriennale, (2022-2025), e introduce diverse novità e integrazioni al primo MTR; si prevede l’introduzione della regolazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani, allo scopo di premiare la strada della valorizzazione del rifiuto, e l’introduzione del concetto di “perequazione ambientale ”sulla base della gerarchia dei rifiuti, oltre ad altre importanti novità che a partire dal 2022 faranno parte integrante dei Piani economico finanziari degli enti.
L’obiettivo è quello di restituire agli operatori una chiave di lettura più agile in un testo unico, integrato e, in definitiva, auspicabilmente più semplice, anche rispetto alle singole e numerose note di approfondimento predisposte da IFEL sin dall’avvio della nuova regolazione. La pubblicazione beneficia altresì dei materiali didattici realizzati in gran parte con lo stesso team di esperti che hanno partecipato alla elaborazione e stesura dei testi, in occasione di numerosi eventi formativi (webinar di formazione nazionali), e risponde ad un’esigenza che IFEL avverte diffusa tra gli amministratori e gli operatori dei Comuni, secondo uno specifico punto di vista, ovvero quello dei Comuni e degli Enti territorialmente competenti (ETC), ruolo quest’ultimo che, come noto, è spesso svolto dai Comuni stessi, in assenza di Autorità d’ambito costituite e funzionanti.
Il volume "La Regolazione rifiuti urbani - Guida alla predisposizione del PEF secondo MTR-2 ARERA" è disponibile in pdf qui.
Le slide presentate dai relatori dell'evento e la video registrazione della mattinata sono consultabili a questo link.
Il 14 febbraio prossimo dalle 9.30 ANCI e CONAI dedicano una giornata all’analisi dei differenti modelli di gestione dei rifiuti.
Innovazione, qualità, efficienza e le attese dell’Europa sul tema dell’economia circolare i temi su cui si articoleranno i lavori, che sarà peraltro occasione per dare visibilità alle buone pratiche e valutare le prospettive future all'interno della strategia europea per l'economia circolare, sia rispetto alla responsabilità estesa del produttore che al deposito cauzionale per gli imballaggi.
L’evento presenterà le relazioni tecniche dello studio inerente il confronto fra i vari modelli di raccolta, di cauzione e di recupero ed esporrà le principali modalità innovative di raccolta differenziata, con un particolare focus sulla plastica e sulla necessità di raggiungere i nuovi e ambiziosi obiettivi di riciclo definiti dalla Commissione Europea. Verranno inoltre analizzate le raccolte selettive e i sistemi a cauzione e verrà dato spazio ad alcuni metodi e modelli per l’analisi dei costi finalizzati alla gestione efficiente della raccolta dei rifiuti da imballaggi. La tavola rotonda finale sarà occasione per un confronto tra Amministratori locali e rappresentanti dei gestori del servizio per cogliere le differenze territoriali ed analizzarne il possibile sviluppo, alla luce degli obiettivi europei.
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PROGRAMMA
Saluti istituzionali e introduzione
Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI
Luca Ruini, Presidente CONAI
Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica
Regolazione e gestione del servizio rifiuti: Analisi e prospettive anche alla luce del PNRR
Modera: Maria Pia Zorzi, Giornalista RAI
Intervengono
Stefano Laporta, Presidente ISPRA
Laura D'Aprile, Capo Dipartimento per la transizione ecologia e gli investimenti verdi - Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Lorenzo Bardelli, Direttore Divisione Ambiente - ARERA
Andrea Ferri, Direttore Finanza Locale - IFEL
Giordano Colarullo, Direttore Generale - Utilitalia
Presentazione studio inerente l’innovazione, qualità ed efficienza nella gestione dei rifiuti - modelli di analisi ed esperienze europee
Mario Grosso Dica, Politecnico di Milano Modalità innovative di raccolta differenziata, raccolte selettive e sistemi a cauzione
Alberto Bellini Dei, Alma Mater Studiorum di Bologna Metodi e modelli per l’analisi dei costi per una gestione efficiente della raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Fabio Costarella, Area Progetti Speciali, CONAI
Modelli di raccolte integrative per incrementare l’intercettazione dei rifiuti di imballaggio
Eedoardo Croci Green, Università Bocconi di Milano Valutazione delle opportunità dei Deposit Return Systems (DRS) per il riciclo dei rifiuti da imballaggio in Italia
Davide Tonini, Commissione Europea - Joint Research Centre (JRC), Siviglia Le politiche della Commissione Europea
TAVOLA ROTONDA
Gestione del servizio integrato dei rifiuti e prospettive di sviluppo: Confronto tra Amministratori locali e gestori dal territorio nazionale
Modera: Simona Brachetti, Giornalista Mediaset
Relazione introduttiva
Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce e delegato politico Energia e Rifiuti ANCI
Intervengono
Clemente Mastella, Sindaco di Benevento
Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale
Alessandro Canelli, Sindaco di Novara
Riccardo Varone, Sindaco di Monterotondo
Michelangelo Giansiracusa, Sindaco di Ferla
Franco Bonesso, Sindaco di Trevignano
Elisabetta Perrotta, Direttore AssoAmbiente
Luca Mariotto, Direttore Ambiente Utilitalia
Conclusioni
Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI.