Dopo le relazioni tecniche sulle nuove regole del patto di stabilità europeo la riflessione dei primi cittadini e assessori di Torino, Rieti, Genova, Caltanisetta e Anci Lombardia
“Stiamo discutendo in questi giorni di autonomia e ciò rende ancora più necessario avere regole certe. Abbiamo bisogno come comparto di questo quadro di regole certe e stabili, non figlie di cambi di paradigmi e scelte partitiche che creano solo incertezze a cominciare dalla predisposizione dei bilanci”. Così Stefano Lo Russo, Sindaco Comune di Torino nel dibattito moderato da Gianni Trovati del Il Sole 24 Ore dedicato alle nuove regole legate al patto di stabilità europeo e che avranno ricadute sui bilanci dei comuni. “Sul tema delle autonomie - ha precisato - sono un laico e lo dico con franchezza. Ci si metta però d’accordo sul riparto delle risorse in modo da non svantaggiare nessuno. Ad esempio il tpl è mediato dalle regioni ma l’ultima catena è il sindaco. Si introduca all’elenco della filiera delle autonomie quella dei comuni facendo ordine sui criteri decisionali dei vari livelli di governo. Noi siamo disponibili a ragionare con tutti oltre alla bandiere politiche o dei partiti”.
“Abbiamo bisogno di reggere in termini di capacità di spesa per la parte corrente dei bilanci ma è ormai necessario mettere mano ad una vera e propria fase costituente coesa per costruire stabilità pluriennale ed essere all’altezza del sfide dei prossimi anni”. Questo invece il commento di Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia e Presidente Commissione Finanza Locale ANCI che è esordito dicendo che “il tema è la sostenibilità dei bilanci dei Comuni a cominciare dalla tenuta della spesa sociale con i comuni che fanno sempre più fatica ad affrontare viste le nuove fragilità. Se ragioniamo sul nuovo patto europeo dobbiamo ragionare sul contributo che i comuni hanno dato nell’ultimo decennio e continuano ancora a dare frutto dei i vincoli che si sono creati”.
Daniele Sinibaldi, Sindaco Comune di Rieti, dopo aver commentato che è necessario regolamentare meglio e in modo più efficace l’Fcde ha raccontato l’esperienza del piano di riequilibrio del comune nonostante il territorio sia stato colpito dal sisma e poi dal Covid. “Per quanto riguarda la capacità di riscossione – ha dichiarato - degli enti locali molti ci chiedono più coraggio nella gestione ma non credo sia questa la chiave se non si interviene invece sull’intero sistema spesso inefficiente”.
Anche Pietro Piciocchi, Vice Sindaco e Assessore al Bilancio Comune di Genova e Ivan Giuseppe Rando, Assessore Finanze Comune di Caltanissetta, hanno raccontato la gestione economico-finanziaria degli enti che amministrano. Per Rando “i Sindaci sono coraggiosi nell’affrontare le problematiche quotidiane dei comuni, ad iniziare dall’utilizzo della leva fiscale che incide direttamente nella vita dei cittadini. Le scelte fatte a monte dal Governo ricadono infatti a cascata sui territori”. Piciocchi invece ha descritto gli interventi che l’amministrazione sta mettendo in campo in città. “In tema di perequazione, il sistema è evoluto a mio parere ma sconta però il fatto che non sono chiari i costi delle funzioni e non c’è un’analisi seria dell’impatto che hanno sui bilanci”, ha dichiarato.
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All’ordine del giorno della XII Conferenza annuale di IFEL il nuovo patto di stabilità europeo e le ricadute sulle entrate degli Enti locali. Ne discutono sindaci, istituzioni e tecnici governativi
“Nel corso dell’ultimo decennio, prima che la crisi pandemica da Covid-19 condizionasse pesantemente l’agenda istituzionale e il bilancio pubblico del Paese, la finanza locale è stata attraversata da una lunga stagione di manovre finanziarie assai stringenti, che hanno fortemente ridimensionato il volume delle risorse disponibili nei bilanci comunali, sia quelle di parte corrente destinate all’erogazione dei servizi sia quelle in conto capitale necessarie per il finanziamento degli investimenti”. E’ quanto ha ricordato Giuseppe Ferraina, Responsabile Area Sistema Informativo, perequazione e regole finanziarie di IFEL, nella relazione introduttiva della prima sessione dei lavori della XII Conferenza annuale sulla Finanza e l’Economia locale della Fondazione “La finanza locale e le sue prospettive”.
“Tagli alle risorse e vincoli di finanza pubblica iniqui - ha ricordato Ferraina - hanno messo a dura prova la tenuta degli equilibri di parte corrente, in diversi casi accentuando significativamente le difficoltà dei comuni nel garantire i servizi essenziali alle proprie comunità di riferimento e, con esse, le disuguaglianze territoriali. Alle problematiche di carattere strettamente finanziario è andato affiancandosi un gravoso surplus di onere amministrativo, dovuto alla stagione di grandi riforme strutturali intervenute nel comparto, in particolare l’entrata in vigore di un nuovo regime contabile e la riforma del codice degli appalti, affrontate peraltro con unità di personale in drastica diminuzione e senza leve significative di incentivo contrattuale”.
Nel merito del nuovo patto di stabilità europeo è, invece, entrato Andrea Ferri, Responsabile Dipartimento Finanza Locale ANCI-IFEL e Vicedirettore Fondazione IFEL. “Nessuna norma europea - ha spiegato Ferri - impone di fare restrizioni a carico degli enti locali, la trasposizione diretta degli obblighi di convergenza nazionali dovuta al nuovo patto di stabilità e crescita è una responsabilità dei Governi degli stati membri. Il dato fornito da ISTAT sull’indebitamento fornisce una significativa indicazione di policy, pur con i limiti dovuti ai tempi di pubblicazione e alla stabilità delle revisioni successivamente operate. Il comparto comunale già manifesta una condizione di sostanziale pareggio ai fini del consolidamento dei conti pubblici, anche per effetto degli aggiustamenti imposti nel passato. Ulteriori restrizioni a fronte di nuove esigenze di copertura per la finanza pubblica entrerebbero in diretto conflitto con l’erogazione di servizi fondamentali. Anci e IFEL sono disponibili ad un confronto per individuare nuove regole utili a definire perimetri più equi ed espansivi di spesa autorizzata, nel segno della condivisione e della pluriennalità”.
“La riforma delle regole del Patto di stabilità, licenziata dall'Ecofin è a mio avviso un'occasione mancata”, questo invece il giudizio di Giuseppe Pisauro, Professore ordinario di Scienza delle Finanze dell’Università La Sapienza di Roma. “La riforma -precisa il professore - doveva servire a eliminare i difetti delle vecchie regole costruite assumendo che il ruolo principale della politica fiscale fosse quello di garantire la stabilità finanziaria tenendo sotto controllo il debito pubblico. La scarsa considerazione per l'efficacia della politica fiscale come strumento di stabilizzazione del ciclo economico e di stimolo alla crescita ha portato, invece, a regole fiscali potenzialmente procicliche e molto complesse”.
Di regole della governance negli enti locali dal 1999 ad oggi ha invece parlato Salvatore Bilardo, Ispettore Generale Capo I.Ge.P.A della RGS Ministero dell’Economia e delle Finanze. “L’ Accordo di dicembre sulla riforma della Governance Economica Europea offre molti punti su cui prestare attenzione. Una riflessione da fare è quella sulla necessità di definire le entrate discrezionali oltre ad approfondimento sull’applicazione agli enti territoriali, considerato che la nuova regola di limitazione della spesa pubblica pregiudica anche la partita degli avanzi. A tal fine si richiamano le sentenze della Corte Costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018 che precludono allo Stato di limitare l'utilizzo degli avanzi di amministrazione da parte dei enti”.
Rosa Valentino ha approfondito l’aspetto delle entrate comunali alla luce del nuovo incarico come Direttore Centrale Finanza Locale, Ministero dell’Interno. “E’ necessario innovare, e non intendo solo come è avvenuto per il Pnrr – ha dichiarato - Partiamo dal Testo unico e dalla sua riforma, frutto di una stagione di cambiamenti che ha coinvolto gli enti locali. Abbiamo sperimentato in questi ultimi dieci anni misure e procedure nuove che sono la chiave per costruire la riforma del Titolo VIII senza aver paura se si allungano i tempi nell’interesse di tutti”.
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In apertura alla XII Conferenza annuale di IFEL l’introduzione del Segretario Generale Veronica Nicotra e il Direttore della Fondazione Pierciro Galeone
“La Conferenza di IFEL è per noi un’occasione unica per fare il punto sul lavoro che stiamo svolgendo insieme. Sono consapevole delle difficoltà degli enti locali nella gestione amministrativa quotidiana ed è nostra premura e del Governo quella di dotare i comuni di tutti gli strumenti opportuni per lavorare e farlo bene nell’interesse dei cittadini”. Così Sandra Savino, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze con delega agli Enti Locali ha inaugirato i lavori della XII Conferenza annuale di IFEL dedicata alle modifiche al patto di stabilità europeo e alle ripercussioni nella gestione delle risorse finanziarie degli enti locali. “Ci aspettano sfide internazionali importanti – ha ribadito il Sottosegretario - e saranno portate avanti con stima e fiducia reciproca tra i diversi livelli istituzionali. Forse non ci sarà sempre un accordo completo su quello che raggiungeremo ma tutto il nostro lavoro in comune confluirà nelle modifiche del Testo unico degli Enti locali e alla disciplina che riguarda sia l’autonomia differenziata e della delega fiscale che daranno ulteriore manovrabilità. Dal Tuel e delega fiscale oggi abbiamo gli strumenti per riformare il sistema di riscossione dei tributi locali. Mio, poi, l’impegno per gli enti in difficoltà finanziaria affinché non ci siano più accavallamento delle crisi”.
Nel suo intervento il segretario generale Anci Veronica Nicotra ha voluto porre l’attenzione sui temi sulle tante questioni, anche critiche e problematiche, che i comuni lamentano a vario titolo, prime fra tutti il tema dei bilanci tra investimenti e parte corrente.
“Partendo dagli investimenti legati ai finanziamenti PNRR– ha detto Nicotra – Anci rimarca con forza il diligente lavoro che stanno facendo i Comuni e le Città Metropolitane, impegnati a cogliere gli obiettivi delle varie misure PNRR, sfatando ogni giorno la narrazione sui media che in questi anni si è fatta sui Comuni che non ce la fanno”. Sulla parte relativa al definanziamento e rimodulazione di alcune misure a titolarità dei Comuni per un ammontare pari a circa 13 miliardi, il segretario generale Anci ha ricordato che dal 25 luglio, l’Associazione ha espresso la propria posizione critica rispetto alla scelta fatta dal Governo. Ad oggi “abbiamo delle assicurazioni verbali da parte dei ministro Fitto che ci rassicurano ed è questo messaggio – ha evidenziato Nicotra – che voglio dare oggi agli amministratori, sindaci e operatori, ovvero, di avere fiducia. Di credere nelle parole del ministro Fitto e del Governo”.
Nicotra ha inoltre espresso alcune forti preoccupazioni in merito alla fluidificazione dei processi di pagamento, in particolare per la parte relativa alle piccole e medie opere finanziate con fondi Pnrr. “I Comuni – ha detto – hanno anticipato risorse, hanno fatturato e rendicontato e devono pagare gli imprenditori per rispettare i tempi di pagamento, pertanto è fondamentale che il Governo risolva al più presto questo stallo per evitare di stressare ulteriormente i Comuni nei prossimi due anni.
In merito alle risorse di parte corrente, Nicotra ha evidenziato come l’anno appena iniziato si sia aperto con un taglio lineare alle risorse di 300 milioni. “E’ un problema da affrontare, per questo è importante attivare al più presto un tavolo di lavoro con il Governo e in particolare con il ministero dell’Economia per trovare soluzioni condivise, attraverso un fondo perequativo verticale con determinate caratteristiche che ad oggi non c’è”.
“Il nuovo patto di stabilità europeo aprirà una fase nuova nel governo dei conti pubblici – è quanto ha affermato introducendo i lavori della XII Conferenza annuale della Fondazione il Direttore di IFEL Pierciro Galeone - I Comuni 10 anni fa rappresentavano più dell’8% della spesa pubblica mentre oggi siamo al 6,5%, nel frattempo hanno perso 100.00 dipendenti e sono ormai destinatari solo di trasferimenti statali a destinazione vincolata. Nonostante questo, sono passati dai gli 8 miliardi di euro di investimenti del 2023 a16,3 miliardi dello scorso anno. Ma sono ancora fragili sul lato della parte corrente, e hanno visto ridotta l’autonomia nella gestione delle entrate proprie. Hanno le carte in regola per chiedere un governo della finanza multilivello condiviso, affidabile ed equo. E sul fronte delle entrate serve un salto di qualità nella cooperazione stato-comuni per migliore la qualità della riscossione”.
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La dodicesima edizione della Conferenza IFEL sulla Finanza e l'Economia Locale, appuntamento fisso nell’ambito del confronto istituzionale sulla finanza pubblica, si terrà il 25 gennaio prossimo presso l'Auditorium Ara Pacis a Roma.
Una giornata di lavori, dalle ore 9:30 alle ore 17:00, sotto il titolo “La finanza locale e le sue prospettive. Alla ricerca di regole stabili, eque e condivise”, per riflettere insieme ai rappresentanti istituzionali, ai sindaci, ai tecnici e agli esperti, sullo stato della finanza locale e sulle sfide che i Comuni dovranno affrontare nel 2024 per garantire i servizi essenziali sui territori, in uno scenario complicato dalle difficoltà sul fronte energetico e per l’attuazione delle opere del PNRR. Alla manifestazione parteciperanno, tra gli altri, anche Maurizio Leo, Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze e Sandra Savino, Sottosegretario di Stato Ministero dell'Economia e della Finanza con delega agli Enti locali. conferenza.fondazioneifel.it
Il programma completo è disponibile sul sito:Per la finanza locale il 2024 si presenta come un anno importante. E non solo per all’attuazione delle norme contenute nella Legge di Bilancio, ma anche per le modifiche al Patto di stabilità europeo. Le nuove regole fiscali vincolano solo il livello nazionale e non entrano nelle relazioni tra Stato e Comuni. “È opportuno verificare le possibili conseguenze del nuovo Patto e le diverse opzioni praticabili tra livelli di governo – commenta il Direttore IFEL Pierciro Galeone - va scongiurata l'ipotesi di obblighi generalizzati di contribuzione al consolidamento finanziario in un periodo che vede, al tempo stesso, una ripresa senza precedenti degli investimenti comunali e la persistenza di un’ampia area di fragilità finanziaria e socioeconomica.”
Le riduzioni di risorse e la compressione dell’autonomia comunale degli anni scorsi hanno rappresentato con evidenza l’inefficacia di approcci statalisti, con risultati forse utili nell’immediato ma disastrosi per la tenuta dei sistemi pubblici di sostegno sociale, in particolare a livello locale.
Il 2024 vedrà inoltre l’attuazione della Legge delega per la riforma fiscale (L.111/2023) che coinvolge l’ambito locale non solo per le norme specificamente dedicate ai Comuni e alla Città metropolitane ma anche per le modifiche complessive che coinvolgono la gestione delle entrate di tutti i livelli di governo.
Per conseguire un salto di qualità nell’efficienza della riscossione occorrerà non solo una efficace formulazione delle norme, ma anche una maggiore cooperazione tra amministrazioni con la messa a punto di strumenti e procedure che diano garanzia di attuazione nel complesso dei Comuni, anche in quelli finanziariamente e tecnicamente più fragili.
“Servono invece regole semplici e stabili – conclude Galeone - che garantiscano un’azione locale coerente con la crescita economica italiana, la primaria garanzia per dare prospettive di solidità ai conti pubblici nazionali”.
La XII edizione della Conferenza IFEL si terrà a Roma presso l'Auditorium Ara Pacis, in Via di Ripetta 190.
Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form di registrazione presente sulla home page del sito della Conferenza. L'evento sarà trasmesso anche in diretta streaming qui.
Sarà il Comune di Montecatini Terme e il suo primo cittadino Luca Baroncini, nonché Presidente dei giovania mministratori, ad accogliere gli amministratori locali under 36 provenienti da tutta Italia in occasione della XIII Assemblea nazionale di Anci Giovani che si terrà il prossimo 8 e 9 febbraio 2024.
Il tradizionale appuntamento annuale coinvolge i giovani sindaci, assessori, consiglieri comunali e rappresentanti del mondo istituzionale, in un confronto aperto e partecipato sulle questioni che riguardano da vicino i cittadini, i Comuni e i giovani amministratori. Qui per iscriversi.
Ulteriori informazioni organizzative e supporto alle iscrizioni contattare la segreteria organizzativa di AnciComunicare: 06 68009-275/284/290/385, e-mail: eventi@anci.it