Martedì 6 luglio prende avvio il ciclo di webinar “Il BIM come elemento abilitante della digitalizzazione dei processi delle costruzioni: sviluppi e adempimenti per le Amministrazioni Comunali”.
Il decreto legge n. 560 del 1° dicembre 2017, attuativo dell’art. 23 comma 13 del Decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016 (Codice degli Appalti), definisce “le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, dell’obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche”.
Le amministrazioni comunali, quali soggetti pubblici coinvolti in prima linea nella gestione di procedimenti volti alla realizzazione, gestione e manutenzione del patrimonio costruito, sono chiamate a cogliere le grandi opportunità offerte dal BIM (Building Information Modeling), sistema di modellazione digitale per la progettazione, gestione e monitoraggio delle opere pubbliche pensato per accrescere l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto e dell'intero ciclo di vita dell'opera.
Il ciclo di webinar approfondirà i vantaggi, gli adempimenti e risvolti giuridici di questo importante processo di evoluzione digitale.
Il ciclo di webinar sul BIM è completamente gratuito. Sarà possibile iscriversi ad ogni singolo evento, fermo restando il raggiungimento dei posti disponibili.
Martedì 6 luglio, ore 10.00 -11.30
I risvolti giuridici di un appalto digitale in BIM per una amministrazione comunale
Lunedì 12 luglio, ore 10.00 -11.30
Martedì 20 luglio, ore 10.00 -11.30
Martedì 27 luglio, ore 10.00 -11.30
L’art. 21 del D.L. n. 73/2021, cd. “Sostegni-bis”, consente agli enti territoriali, e quindi anche ai Comuni, di chiedere alla Cassa depositi e prestiti l'anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2020.
Il periodo durante il quale gli enti locali possono presentare domanda di anticipazione con deliberazione della Giunta va dal 14 giugno 2021 al 7 luglio 2021.
La riproposizione della misura consentirà agli enti che l’avranno richiesta di ridurre i debiti pregressi e, come effetto indiretto di rilievo, di poter destinare tutta la liquidità “corrente” al pagamento dei debiti di nuova formazione.
Le anticipazioni sono richieste a valere sulle risorse della prima Sezione del “Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli enti territoriali” istituito ai sensi dell’art. 115 del D.L. n. 34/2020 e al quale è ora assegnata una dotazione di 1 miliardo per l’anno 2021.
Le anticipazioni di liquidità saranno restituite con un piano di ammortamento di durata massima trentennale e il tasso di interesse è fissato allo 0,20%. Per richiedere l’anticipazione occorre:
Per qualsiasi chiarimento è possibile scrivere agli indirizzi di posta: ; ; .
Il primo luglio prende avvio il ciclo di webinar sul tema del lavoro agile: "Il new normal - Il lavoro agile nelle Amministrazioni comunali". Il ciclo prevede nove webinar calendarizzati dal mese di luglio fino al mese di ottobre.
La sperimentazione del lavoro agile nel comparto pubblico, prevista dall’art. 14 della L. n. 124/2015, ha avuto un avvio graduale sia nelle amministrazioni centrali che in quelle locali. Gran parte delle Pubbliche Amministrazioni ha pertanto adottato le nuove forme di organizzazione del lavoro solo a partire da marzo 2020, ovvero, quando l’emergenza sanitaria ha imposto di rivedere le normali abitudini sociali, lavorative e di vita. Per buona parte dei casi, però, il modello organizzativo adottato durante l'emergenza non può essere definito smart working; sarebbe più idoneo definirlo home working o covid working.
Nell’imminenza del termine del periodo emergenziale (fissato al 31 luglio 2021 dal DL 52/2021 fatta salva la possibilità di estendere al 31 dicembre 2021 la forma di lavoro agile semplificato) e al fine di avviare ad una nuova normalità in grado di apprezzare i paradigmi alla base del lavoro agile, IFEL ed ANCI propongono un ciclo di nove webinar sugli aspetti principali di tale nuova modalità lavorativa:
L'obiettivo è quello di avviare un percorso che proseguirà nel tempo, anche per analizzare le novità che verranno introdotte dalla prossima stagione contrattuale.
Scopo finale di questi incontri è quello di governare i cambiamenti di paradigma sottesi al lavoro agile non solo per gestire lo smart working nelle Amministrazioni comunali, ma anche per rendere il lavoro veramente smart. A completamento del ciclo di webinar saranno presentate alcune esperienze particolarmente significative sulle diverse tematiche affrontate.
Il ciclo di webinar sul lavoro agile, è completamente gratuito. Sarà possibile iscriversi ad ogni singolo evento fermo restando il raggiungimento dei posti disponibili.
La disciplina del lavoro agile nell'ordinamento italiano
Giovedì 1 luglio, 10.00-11.30
L'organizzazione del lavoro agile
Venerdì 9 luglio, 10.00-11.30
La base regolamentare del lavoro agile
Giovedì 15 luglio, 10.00-11.30
L'accordo di lavoro agile ed i primi addendum allo stesso
Mercoledì 21 luglio, 10.00-11.30
Gli ulteriori addendum – in materia di privacy e cyber security - all'accordo di lavoro agile
Mercoledì 8 settembre, 10.00-11.30
Le skills degli smart worker e le tecnologie a supporto dello smart working
Martedì 14 settembre, 10.00-11.30
Non solo smart working, ma il lavoro smart:
Lunedì 20 settembre, 10.00-11.30
Le competenze emergenziali del lavoratore smart: dati e iniziative di reskilling
Venerdì 1 ottobre, 10.00-11.30
Digitalizzazione partecipata dei processi
Venerdì 8 ottobre, 10.00-11.30
Il catalogo 2021 raccoglie tutte le pubblicazioni realizzate dalla Fondazione IFEL nel corso della sua storia e ha l'obiettivo di dare una rappresentazione del patrimonio di conoscenze che la Fondazione mette a disposizione dei Comuni, dei cittadini e delle istituzioni.
Per agevolare la consultazione, le pubblicazioni sono ordinate per anno di uscita e sono suddivise in sezioni tematiche.
La Conferenza Stato-Città ha approvato oggi il riparto tra i Comuni di 1 miliardo 100 milioni di euro sui due principali provvedimenti inseriti nel decreto Sostegni-bis (dl 73/2021). Sono 600 i milioni destinati ai Comuni che potranno così ridurre la Tari (o della Tari corrispettiva) in favore delle attività economiche colpite dall’emergenza sanitaria (art. 6 dl 73/2021).
“Si tratta di una misura richiesta da Anci già dall’autunno scorso, in concomitanza con la “seconda ondata” della pandemia che ha costretto il Paese a nuove restrizioni e chiusure, aggravando così la situazione economica di molte e diverse attività che versavano già in condizioni critiche – dichiarano soddisfatti il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e il presidente di Ifel e sindaco di Novara, Alessandro Canelli -. I Comuni hanno ora gli strumenti per applicare significative riduzioni del prelievo sul servizio di gestione e raccolta dei rifiuti, da decidere entro il 30 giugno prossimo. Gli ulteriori 500 milioni, invece, sono destinati ad un nuovo provvedimento di “solidarietà alimentare” (art. 53, dl. 73/2021). La misura, che vede uno stanziamento maggiore rispetto ai 400 milioni del 2020, permetterà di sostenere le necessità primarie delle famiglie in difficoltà, non solo per ciò che riguarda le spese alimentari, ma anche per quelle relative ad affitti e utenze. Tra quest’ultime, i Comuni avranno la facoltà di includere anche quelle relative alla Tari per le utenze domestiche. In questo avremo realmente la possibilità di sostenere famiglie e attività ad uscire da questo periodo buio”.
La Conferenza ha inoltre approvato le modalità di assegnazione di 65 milioni di euro per il triennio 2021-2023 per il potenziamento di iniziative di sicurezza urbana da parte dei Comuni. Le assegnazioni avverranno sulla base della presentazione di progetti. L’Anci ha chiesto maggior flessibilità nelle facoltà di assunzione sulla base dei fondi che saranno resi disponibili.Infine, 5 milioni di euro sono stati assegnati ai comuni in dissesto finanziario per interventi di manutenzione straordinaria di immobili da assegnare alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri.