Ultimo aggiornamento 17.05.2024 - 11:24

Il 22 febbraio parte il nuovo piano di formazione specialistica organizzato nell’ambito del Piano nazionale formazione RUP - PNRR Academy, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e realizzata da IFEL, ITACA e SNA, con il coinvolgimento della Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici, e la collaborazione di ANAC e CONSIP.

Obiettivo del percorso è quello di fornire ai RUP, al personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza un insieme di conoscenze a carattere specialistico, indispensabili per la corretta applicazione della disciplina sui contratti pubblici.

La proposta formativa PNRR Academy è stata programmata in coerenza con la “strategia professionalizzante”, in attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR. Il Piano di formazione 2023-2024 contribuisce quindi al perseguimento dei target previsti per la realizzazione dei progetti finanziati da Next Generation EU, oltre che essere in linea con la Raccomandazione (UE) 2017/1805 della Commissione Europea e a ProcurcompEU. Inoltre, la nuova azione formativa è strettamente correlata al sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti.

I corsi

Il percorso è composto da 22 webinar della durata di 2,5 ore ciascuno. Il corso si terrà tutti i giorni (orario 9.00-11.30) dal 22 febbraio al 22 marzo 2024.

Al termine del percorso formativo, i partecipanti che avranno seguito (in modalità sincrona o asincrona) almeno l’80% delle ore previste dal percorso potranno sostenere un test (15 domande a risposta multipla) al superamento del quale (12 risposte corrette su 15) riceveranno l’attestato di partecipazione al corso (per complessive 55 ore). Sarà possibile sostenere il test di autovalutazione al termine del percorso fino e non oltre il 30 aprile 2024. All’esito della chiusura del corso, solo chi avrà ottenuto l’attestato di partecipazione potrà accedere alla successiva fase d’aula per le restanti 5 ore, secondo modalità che verranno comunicate successivamente.

I destinatari

RUP, centrali di committenza e stazioni appaltanti delle regioni del centro-sud

Iscrizioni

L'iscrizione ai corsi avviene sulla piattaforma nazionale appalti e consente di partecipare utilizzando le credenziali di accesso alla piattaforma.

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Documento ANCI-IFEL di osservazioni alla delibera n. 7/2024 di ARERA del 23 gennaio "Ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato,…
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Scontiamo la distanza tra i bisogni emergenti e le risorse pubbliche (economiche e di competenze) che ci servono per dare risposte. Per studiare questa evidente difficoltà dei nostri sistemi di welfare locale, la Fondazione IFEL ha messo in campo diversi progetti di ricerca e di ricerca-azione. Tra questi anche lo studio realizzato dalla Fondazione The Bridge (in collaborazione con IFEL) dal titolo "Il disagio psicologico dei bambini e adolescenti post pandemia. I bisogni emersi e la risposta dei Comuni", che sarà presentato il 27 febbraio a Milano, dalle ore 9:30 alle 13 presso la Sala Commissioni di Palazzo Marino.

L'evento

Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati della ricerca e, per discuterne, sono stati invitati diversi attori che, sui territori, operano per affrontare le problematiche dei ragazzi.

La particolarità di questa ricerca, infatti, è di aver indagato l’insieme delle risposte che i territori hanno offerto dopo il Covid ad un segmento di popolazione particolare: i ragazzi delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado. Lo studio è stato condotto attraverso una Survey rivolta ad insegnanti e dirigenti scolastici e una indagine presso Assessori e/o Dirigenti all’educazione e al welfare di Comuni italiani grandi medi e piccoli da nord a sud.

Entrambe le rilevazioni hanno consentito di osservare la crescita di un disagio generalizzato e multiforme. Crescita che ha richiesto l’intervento attivo dei Comuni e “di altri servizi pubblici o in relazione alla crescita di problematiche psicologiche, e in questo caso sono intervenuti soprattutto i servizi sanitari, oppure per difficoltà delle famiglie, e in questo caso sono intervenuti soprattutto i servizi sociali. Non solo le scuole, quindi, ma anche i Comuni hanno dovuto affrontare un aumento di richieste di intervento con conseguenti maggiori oneri da sostenere” spiega Pierciro Galeone, Direttore della Fondazione IFEL.

Il ruolo dei Comuni

Dalla ricerca emerge che i Comuni si sono attivati per rispondere all’emergenza con “moltissima energia e moltissima creatività oltre che grande competenza” chiarisce Rosaria Iardino, Presidente Fondazione The Bridge.  “Si sono attivati per sviluppare progetti ed interventi per affrontare la drammaticità della situazione che ha avuto un impatto economico molto importante sui bilanci comunali”. I Comuni, infatti, hanno cercato risorse aggiuntive da affiancare alle risorse proprie e ai fondi nazionali e regionali per gli interventi ordinari: Fondi europei, risorse regionali e nazionali per interventi ad hoc, Fondi del programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), Fondi che derivano dalla partecipazione, spesso in partneriato con altri soggetti, a bandi promossi da soggetti privati, le  risorse PON e quelle destinate a progetti sulla povertà educativa dell’Agenzia coesione sociale.

L’indagine conferma che “la grande complessità che i territori stanno vivendo chiede alle istituzioni più prossime di agire in modo coordinato. E’ richiesta, inoltre, una maggiore capacità di coordinamento e integrazione anche all’interno dei singoli Comuni perché, è evidente, le problematiche che dobbiamo affrontare sono assolutamente interconnesse e un’amministrazione pubblica che non sappia tenere conto di queste interdipendenze non potrà sviluppare tutto il suo potenziale per la co-generazione e la redistribuzione di valore pubblico e collettivo” conclude Galeone.

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Schema di Regolamento che recepisce le novità apportate dal d.lgs 219/2023 sulla Riforma dello Statuto dei diritti del contribuente, che…
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Pubblichiamo lo schema di Regolamento che recepisce le novità apportate dal d.lgs 219/2023 sulla Riforma dello Statuto dei diritti del contribuente, che introduce nuove disposizioni destinate ad incidere sulla gestione dei tributi comunali.
Il presente schema si propone di adattare le nuove prescrizioni alla particolare natura, struttura e gestione dei tributi locali.

Si ricorda che su questo portale è stata pubblicata anche una nota di approfondimento, sui diversi aspetti della nuova disciplina.

Pubblicato in: Ifel Informa

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Dal 1 marzo 2023 la sezione materiali non è più aggiornata con i materiali didattici relativi ai percorsi formativi.Tali contenuti sono disponibili:

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