Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13

IFEL e SSEF (Scuola Superiore del Ministero dell’economia e delle finanze), organizzano un corso di Alta Formazione in materia di VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEGLI ENTI TERRITORIALIrivolto a tecnici ed amministratori dei Comuni.

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L’impatto macroeconomico delle infrastrutture rappresenta un tema da sempre attuale nel dibattito economico. All’aumento della spesa pubblica in investimenti, che si riflette in un incremento della dotazione infrastrutturale del paese, si associano effetti sia di breve termine, connessi al sostegno della domanda aggregata, sia di lungo periodo, attraverso un miglioramento dei livelli di produttività. Il forte ritardo rispetto alla dotazione di capitale pubblico economico e sociale, osservata negli altri grandi paesi europei, costituisce un determinante fattore di ostacolo al recupero di competitività e allo sviluppo economico aggregato.

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L'iniziativa si terrà presso il Palazzo Mezzanotte alla Borsa Italiana nella Sala Gialla, Piazza Affari, 6 a Milano

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Fino al 10 novembre i Comuni possono richiedere anticipazioni di liquidità ai sensi dell'articolo 8, comma 6, del decreto-legge n. 78/2015, per un importo complessivo pari a 850 milioni di euro, da utilizzare per il pagamento dei:

- debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2014;
- debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine;
- debiti fuori bilancio che presentavano i requisiti per il riconoscimento alla data del 31 dicembre 2014, anche se riconosciuti in bilancio in data successiva, ivi inclusi quelli contenuti nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale, di cui al l’articolo 243-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, approvato con delibera della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.

Per tale finalità è operativo il Quarto Atto aggiuntivo all’Addendum alla Convenzione MEF-CDP, che disciplina criteri, modalità e termini per la presentazione della domanda a Cassa Depositi e Prestiti, il cui termine ultimo è fissato al 10 novembre 2015.

Si precisa che i pagamenti effettuati con tali anticipazioni sono esclusi dal calcolo dei tempi medi di pagamento. Si ricorda che le somme potranno essere erogate previa formale certificazione alla Cassa Depositi e Prestiti dell'avvenuto pagamento, con riferimento alle anticipazioni di liquidità ricevute precedentemente, di almeno il 75% dei debiti e delle relative registrazioni contabili.

Sul sito di Cassa Depositi e Prestiti è possibile reperire le informazioni relative alla procedura di concessione dell'Anticipazione e alla presentazione delle domande da parte degli enti locali.

(http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/EntiLocaliePA/PagamentoDebitiEntiLocali/D.L.19giugno2015n.78-articolo8/index.htm).

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A partire dal prossimo 31 marzo 2015, anche i Comuni passano alla fatturazione elettronica. IFEL, la fondazione dell’ANCI per la finanza e l’economia locale, supporterà le amministrazioni di dimensione demografica tra i 3.001 ed i 10.000 abitanti. E’ questa la categoria di enti con le maggiori difficoltà: strutture organizzative di dimensioni minori ma con un flusso documentale/informativo già rilevante. Per questo gruppo di Comuni, dal 20 marzo sarà attiva,  “Fatturazione elettronica facile” una procedura che permette, in questa fase di avvio,  di adempiere alle previsioni di legge senza alcun costo per i Comuni stessi. Alla procedura si accede tramite il sito www.fondazioneifel.it. 

Il delegato ANCI alla Finanza Locale, Presidente dell’IFEL, Guido Castelli sottolinea “l’iniziativa vuole concretamente aiutare l’attuazione di un’innovazione che avrà effetti decisivi sulle attività di controllo e monitoraggio dei conti pubblici grazie al potenziale informativo reso disponibile in modalità digitale. La fatturazione elettronica rappresenta inoltre un importante contributo all’accelerazione del pagamento dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione nel rispetto dei tempi previsti dalla Normativa europea. Dobbiamo finalmente realizzare un sistema di gestione integrata del ciclo passivo della PA, in grado di tenere sotto controllo tutte le fasi del processo di spesa fino alla contabilizzazione e rendicontazione nei bilanci pubblici”.

Il prossimo 31 marzo è quindi una data importante: tutte le pubbliche amministrazioni, Comuni compresi, potranno accettare solo fatture in formato elettronico che giungono alla stessa tramite il Sistema di Interscambio (SDI).  La fattura cartacea non potrà essere né accettata né utilizzata ai fini del pagamento. Per i Comuni si tratta di una sfida importante; per alcuni di un passaggio impegnativo: non tutti hanno ancora predisposto gli strumenti necessari ad una applicazione efficiente della disposizione di legge né hanno affidato il servizio ad intermediari. In maggiore difficoltà sono proprio i 2306 Comuni tra 3.001 e 10.000 abitanti. Infatti, le Amministrazioni con maggiore popolazione sono meglio attrezzate ad affrontare questa innovazione tecnologica mentre i Comuni di dimensione fino a 3.000 abitanti hanno un volume di fatture tale per cui la sola PEC (attiva presso tutti i Comuni) è sufficiente ad affrontare la fase di avvio.

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