Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13
Mariangela Parenti

Mariangela Parenti

Un percorso di formazione dedicato alla riforma del Codice del Terzo settore che pone particolare attenzione agli strumenti dell’amministrazione condivisa tra enti locali e soggetti del Terzo Settore. E' l'iniziativa Co-progetta – Un’amministrazione condivisa realizzata dall’ANCI nell’ambito del Pon Inclusione e finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alle sue fondazioni Cittalia e IFEL.

Un ampio percorso formativo composto da 24 webinar tematici che conferma l'attenzione dell'Associazione al vasto tema del rafforzamento delle competenze delle amministrazioni pubbliche locali funzionalmente alla programmazione e realizzazione di interventi e servizi ricadenti nei settori delle attività di interesse generale, in partenariato con gli enti del Terzo settore nonché allo scambio e la replicabilità delle buone prassi inerenti a modelli di gestione in partenariato di progetti di inclusione e di innovazione sociale.
La disciplina degli Enti di Terzo Settore nel Codice del Terzo Settore (CTS), gli strumenti dell’amministrazione condivisa nel Titolo VII del CTS nonchè la nuova disciplina del 5×1000 per l’attivazione di partenariati pubblico-privati, sono solo alcuni dei temi affrontati nel corso, rivolto alle amministrazioni comunali, amministrazioni regionali e a una significativa rappresentanza degli Enti di Terzo Settore.

Ulteriori informazioni sono consultabili sulla pagina web di progetto dove sarà possibile seguire l’intero ciclo formativo rivedendo le registrazioni dei webinar, scaricando i materiali didattici e tutti i documenti prodotti, consultando le Faq messe a disposizione dai docenti del percorso per rispondere ai numerosi quesiti emersi nel corso degli incontri. 

 

Eventi formativi regionali finalizzati alla facilitazione dell’azione amministrativa dei Comuni nello sviluppo delle procedure di acquisto attraverso gli strumenti di negoziazione messi a disposizione da Consip all’interno del Programma di Razionalizzazione degli acquisti vista anche la possibilità, dallo scorso 20 gennaio, di poter negoziare sul Mercato Elettronico della PA anche i Lavori pubblici. E' questo uno dei principali argomenti su cui verterà il ciclo di webinar promosso da Consip sul più vasto tema dell’ampliamento dei sette bandi del MePA - attivi dal 2016 e finora dedicati ai soli lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria - a tutte le tipologie di lavori pubblici, ivi incluse le nuove opere.
Spazio anche all'approfondimento delle novità previste, sempre in questo ambito merceologico, sulle maggiori e più ampie possibilità di acquisizione dei Servizi professionali di progettazione di oo.pp. e di verifica.

Le possibilità di utilizzo e le caratteristiche del MePA sono particolarmente rilevanti per le Amministrazioni anche per la possibilità di poter svolgere procedure negoziate per i lavori pubblici con tutti i fornitori abilitati fino a un valore massimo di 5,38 mln/€ (soglia comunitaria fissata fino al 30/06/2023 dal DL “Semplificazioni-bis”, n.77/2021).

Per conoscere luoghi, date e modalità di iscrizione ai webinar, consultare il calendario allegato.

 

Il Presidente di IFEL ospite dei lavori di “MF Italian legal week” di Class editori ha portato l’attenzione non solo sulle risorse disponibili per la realizzazione delle opere pubbliche ma anche e soprattutto sulla strategia di sviluppo territoriale da attuare per avere ricadute positive su tutto il territorio 

“L’importante opportunità data dalle risorse provenienti dal PNRR è un’occasione storica per i comuni che stanno facendo i salti mortali per rispettare tempistiche e programmazione”. Così il presidente di IFEL Alessandro Canelli, ospite stamani dei lavori di “MF Italian legal week”, Class editori, nel panel dedicato al PNRR e alle ricadute sul territorio. 

“Se i comuni falliscono fallisce anche il PNRR – ha ribadito il delegato della finanza locale Anci - Il comparto dei comuni nel suo complesso è il centro di spesa per investimenti pubblici in Italia più importante. Dopo una forte flessione degli investimenti nell’ultimo decennio, nel 2017 vi è stata la ripartenza ma è cambiato il contesto. I comuni hanno ricominciato a spendere, in un contesto completamente diverso, a disposizione personale estremamente ridotto rispetto al passato, frutto del blocco del turn over, che ha visto una riduzione del 25%, e del contributo dato al risanamento della finanza pubblica”. 

“Siamo difronte ad una battaglia epocale per il paese – ha proseguito Canelli - Bisogna spendere efficientemente ed efficacemente pur avendo un esercito di dipendenti pubblici sottodimensionato e sotto qualificato. Il governo, consapevole della lacuna sui territori nell’avvicinamento delle scadenze dei bandi, è intervenuto con più provvedimenti per semplificare le procedure, procedure che comunque hanno bisogno lo stesso di tempi adeguati. I comuni stanno facendo salti mortali per non perdere questa importante occasione. Elemento di estrema importanza non è solo la programmazione di questi investimenti ma le ricadute gestionali negli anni non devono essere sottovalutate. I comuni infatti dovranno programmare anche le spese derivanti dalla gestione ordinaria delle opere realizzate. Deve essere ben chiara l’agenda di sviluppo locale, per concentrare tutti gli sforzi progettuali sugli aspetti di natura territoriale con le rispettive ricadute, con una visione ben chiara della strategia da attuare non nell’immediato ma nel lungo periodo”.  

“Bisogna quindi partecipare ai bandi - ha chiuso il Sindaco di Novara – non solo avendo chiare le risorse necessarie per la realizzazione delle opere pubbliche ma anche e soprattutto avendo ben chiara la migliore strategia di sviluppo territoriale da attuare per avere ricadute positive su tutto il territorio in termini di misurabilità di impatto economico, sociale ed ambientale”. 

La sesta edizione de “I Comuni della Lombardia” descrive le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei Comuni lombardi, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili per ciascun settore d’indagine. Le variabili analizzate sono rappresentate in forma cartografica e tabellare (per classe demografica e provincia).

Allo scopo di approfondire il principio DNSH, ANCI, IFEL e il Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno organizzato un ciclo di appuntamenti volti a chiarirne il funzionamento. Il principio Do No Significant Harm – DNSH - prevede che gli interventi previsti e finanziati attraverso il PNRR non arrechino nessun danno significativo all’ambiente. 

Per indirizzare al meglio il ciclo di appuntamenti verso le esigenze e i dubbi degli enti locali e dei progettisti, è stato predisposto un modulo per la raccolta delle domande e dei quesiti reperibile a questo link. Perché i singoli appuntamenti possano rispondere ai quesiti espressi da parte degli enti locali, è consigliato di inviare le domande entro 5 giorni dalla data del webinar a cui il quesito fa riferimento.

Il modulo di raccolta delle domande rimarrà comunque attivo almeno fino alla fine di marzo 2022, allo scopo di poter pianificare attività di approfondimento future. Pertanto, si invita a segnalare dubbi o questioni attraverso quel mezzo anche dopo l’ultimo appuntamento.

CLICCA QUI e compila il modulo per segnalare la tua domanda.


I prossimi appuntamenti tematici sono previsti per le seguenti date: 

Lunedì 14 febbraio – ore 11:00
Il principio DNSH nei lavori per nuove edificazioni e ristrutturazioni
scadenza invio quesiti: martedì 08 febbraio 

Lunedì 28 febbraio – ore 11:00
Il principio DNSH nella gestione dei rifiuti
scadenza invio quesiti: martedì 22 febbraio 

Venerdì 04 marzo – ore 11:00
Il principio DNSH nelle infrastrutture e nei trasporti
scadenza invio quesiti: venerdì 25 febbraio 

Lunedì 14 marzo – ore 11:00
Il principio DNSH nella produzione di energia
scadenza invio quesiti: martedì 08 marzo

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