In apertura dei lavori della tre giorni della X Conferenza annuale il saluto del Presidente dell’Anci e la relazione di chiusura di Alessandro Canelli, Presidente IFEL.
“Oggi per i comuni è prioritario il tema della capacità dell’amministrazione di spendere le risorse aggiuntive, quelle previste dall’attuazione del PNRR, rispetto alle attività ordinarie e al lavoro quotidiano già svolto dagli enti locali”. Così il Presidente Antonio Decaro introduce i lavori della X Conferenza annuale di IFEL “I comuni per lo sviluppo. La finanza locale dalla crisi alla sfida del PNRR” prevista nei prossimi tre giorni in modalità web. “Ricordo che il comparto dei comuni nel solo 2019 rappresentava ben il 25% dell’intera spesa per la realizzazione di opere pubbliche nel Paese – ha ricordato il Presidente dell’Anci - spesa che continuiamo a fare e che aumenteremo fino al 75%, utilizzando i 40 miliardi di euro aggiuntivi su PNRR, fino al 2026. La disponibilità di risorse umane è fondamentale per la realizzazione di queste opere pubbliche. Per aiutare gli enti locali alla partecipazione ai bandi è prevista una task force di 1500 nuovi esperti, ma il rischio che corriamo riguarda la spesa corrente. Quando queste opere pubbliche saranno state realizzate potremmo rischiare di non riuscire ad amministrarle, a gestirne la manutenzione e a garantire i servizi erogati, tutte voci che ricadono nella spesa corrente. Chiariremo presto nell’interlocuzione con il governo che cosa sarà necessario affinché le opere progettate ora possano davvero contribuire concretamente a fare dell’Italia un paese migliore”.
“Lo stato attuale del comparto comunale è adeguato alle sfide che di attendono – ha spiegato nel suo intervento Alessandro Canelli, Presidente di IFEL e delegato alla finanza locale - ma è necessario un potenziamento ed una stabilizzazione delle regole e dei flussi finanziari. Sono tre i punti critici. Alla perequazione serve un finanziamento statale che copra le differenze tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Oggi è assicurata dai Comuni “donatori” ma è più che mai necessario tornare alla perequazione verticale prevista dalla delega fiscale della legge 42 del 2009 di riforma del Titolo V della Costituzione. Il secondo punto critico riguarda la necessità di stabilire norme nuove per il dissesto e procedure di riequilibrio e predissesto ma soprattutto sono necessari strumenti finanziari nuovi ed una amministrazione specializzata che guidi i comuni per uscire dalla situazione di predissesto. Inoltre, è necessario per i comuni uno sforzo straordinario sulla riscossione. Lo sappiamo, è il problema complesso che richiede correzioni forti, anche individuando nuove forme, nella gestione del servizio su cui è necessario avviare una riflessione importante che porti lo Stato e i comuni a cooperare sul tema. Infine, il debito. Molto comuni pagano tassi assolutamente fuori mercato. Le norme ci sono ma va accelerato il processo di sostituzione del debito”.
“Il rafforzamento ordinario della finanza comunale serve al paese – ha concluso il delegato alla finanza locale dell’ANCI - Serve per spendere presto e bene le risorse previste dal PNRR. Ma soprattutto serve per trasformare gli investimenti in infrastrutture funzionanti, in servizi erogati soprattutto sociali nonché sanitari ad esempio. Per far questo è importante la qualità della spesa corrente ma sono necessari uffici efficienti e personale adeguato in numero e qualificazione. Il Pnrr sarà l’occasione per aumentare produttività, competitività e sostenibilità”.
Il saluto istituzionale di inizio lavori è stato affidato a Pierciro Galeone, Direttore IFEL. “Siamo difronte ad una fase espansiva per la finanza pubblica ed i comuni saranno sempre più impegnati sul fronte degli investimenti pubblici sui territori – ha dichiarato Galeone – Ma dobbiamo rendere il comparto comunale più robusto e stabile per affrontare questa stagione. Dobbiamo intanto fronteggiare due crisi, quella ancora vicina è quella pandemia, da cui stiamo venendo fuori grazie anche ad una forte cooperazione interistituzionale e il cui impatto sulla finanza locale è stato mitigato. Non dobbiamo abbassare la guardia, tenendola alta, per vedere gli sviluppi che ci saranno nei prossimi mesi. La crisi più lontana, quella finanziaria 2011-2016, sta ancora avendo i suoi effetti negativi. Salta fuori una fragilità del comparto in alcuni sue parti. La mancata riforma del federalismo fiscale e del Titolo V della Costituzione italiana è la causa remota. Quello che abbiamo davanti con la prossima programmazione economica e le risorse messe in campo dal PNRR fino al 2026 è un Piano, non un intervento congiunturale, impiantato come elemento strutturale che deve cambiare competitività, produttività e sostenibilità così come il nostro modo di lavorar e consumare impattando direttamente sulla vita reale del paese”.
Le relazioni iniziali, affidate ad Andrea Ferri, Responsabile del Dipartimento Finanza locale ANCI-IFEL e a Sonia Caffù, della Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno dato un quadro generale delle finanze locali alla luce dell’emergenza pandemica ancora in corso.
“L’emergenza sanitaria e il programma europeo Next Generation EU hanno profondamente modificato il quadro della finanza pubblica – ha dichiarato il Vice Direttore di IFEL Ferri - L’importanza dell’azione pubblica nei servizi più direttamente investiti dalla pandemia, come nel settore della sanità e dei servizi sociali, è emersa in modo indiscusso. Il ruolo dei Comuni nella gestione dell’emergenza è stato, ed è tuttora, essenziale e ampiamente riconosciuto. Abbiamo oggi a che fare con due emergenze: quella sanitaria, in larga parte alle nostre spalle, grazie all’intensa campagna vaccinale, e quella della ripresa e dell’attuazione del PNRR. Gli effetti finali della crisi da virus Covid-19 saranno pienamente valutabili tra qualche tempo e dipenderanno in gran parte dalle modalità della ripresa in atto. L’attuazione del PNRR costituisce un terreno fondamentale per andare oltre le condizioni ante-pandemia e impiantare uno sviluppo duraturo e sostenibile”.
“La spesa corrente è restata sotto controllo – ha precisato Ferri - dal 2010 al 2019 e meno il 6% in termini nominali. La ripresa degli investimenti, non interrotta dalla pandemia, registra nel 2021 un aumento del 33% rispetto al minimo storico del 2017. I comuni producono nel complesso avanzi, nel 2019 pari a più 900 milioni di euro di accreditamento netto ed uno stock di debito in costante diminuzione (l’1,5% della P.A., ma a tassi «storici» esorbitanti)”. La tenuta dei conti per i Comuni è stata possibile nonostante le “carenze di personale persistenti, riduzione del 21% in 10 anni, per quasi 100mila unità in meno e una riduzione della spesa per il personale pari al 16%, meno 2,6 mld. di euro – precisa Ferri – e gli accantonamenti da mancate riscossioni (FCDE) sopra i 5 miliardi di euro annui. Un’ampia minoranza di enti risulta in disavanzo, quasi il 20%, tra i quali molti in strutturale carenza di risorse standard. Tra le altre criticità vanno segnalati gli effetti asimmetrici non controllati delle riforme contabili e una perequazione incompleta, che di fatto muove solo ora i suoi primi passi”.
Sempre di PNRR e di novità in corso ha parlato invece Sonia Caffù del Mef ricordando le azioni poste in essere sul fronte del personale a supporto Enti locali per l’attuazione ma precisando anche “che La Corte Costituzionale con la sentenza n. 115/2020 ha sottolineato due aspetti fondamentali: che le crisi finanziarie degli enti non sempre sono imputabili a cattiva amministrazione, ma sono in alcuni casi conseguenza delle difficoltà economiche e sociali del territorio e che laddove le difficoltà finanziarie non sono imputabili a deficienze gestionali, lo Stato debba intervenire con aiuti finanziari piuttosto che attraverso artifici contabili che mirano solo a rinviare il problema e non già a risolverlo”.
“Grazie al decreto «Reclutamento» - ha ricordato inoltre Caffù - le Amministrazioni possono porre a carico del Piano le spese per il reclutamento di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui hanno diretta titolarità. L’investimento ‘‘Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance’’ ha, invece, l’obiettivo di accompagnare le riforme legislative con adeguate azioni di supporto tecnico a livello locale, per reingegnerizzare i processi in vista della loro digitalizzazione. Sono in fase di sottoscrizione apposite convenzioni da parte RGS, finanziate da risorse nazionali, con società partecipate dallo Stato in base alle previsioni dl 77/2021. Tali società svolgeranno, a beneficio dei Soggetti attuatori, attività di Assistenza Tecnica, volte a fornire supporto nello svolgimento delle attività richieste nel processo di attuazione del PNRR e dei relativi progetti, ad esempio attività di progettazione, monitoraggio, rendicontazione, controllo e valutazione, ma anche task force edilizia scolastica”.
Alla tavola rotonda, coordinata da Gianni Trovati de Il sole24ore, hanno partecipato Alberto Luigi Gusmeroli, Vice Presidente VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia e Sindaco di Tremezzina, Stefano Fassina, Segretario V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati, Paolo Truzzu, Sindaco Comune di Cagliari, Pietro Piciocchi Assessore al Bilancio Comune di Genova e Gabriella Nardelli Assessore Società Partecipate, Bilancio e Programmazione, Controllo di Gestione e Tributi Comunali Comune di Torino.
E’ possibile seguire i lavori della tre giorni della X Conferenza IFEL sul sito dedicato.
"I Comuni per lo sviluppo". La finanza locale dalla crisi alla sfida del PNRR è il titolo della decima edizione della Conferenza sulla Finanza e l’Economia Locale, organizzata dalla Fondazione IFEL e dall'ANCI.
L'evento, che si terrà dal 13 al 15 dicembre, verrà trasmesso sul sito ufficiale della Conferenza: conferenza.fondazioneifel.it
Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si è aperta una nuova fase espansiva che vedrà le risorse del PNRR aggiungersi a quelle ordinarie e al prossimo ciclo delle politiche di coesione. Si tratta di un'opportunità straordinaria per restituire alle nostre comunità locali sviluppo e crescita, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità, inclusione ed equità sociale. Nel corso della Conferenza, sulla base delle analisi di IFEL, Sindaci, amministratori locali e rappresentanti istituzionali si confronteranno proprio sul nuovo corso, che vede i Comuni al centro della rigenerazione del Paese. Comuni che possono contribuire in modo decisivo a quel salto strutturale in grado di imprimere all’Italia un’accelerazione che tenga insieme competitività e sostenibilità.
Le sessioni di lavoro previste saranno tre:
Il programma completo é consultabile qui.
I lavori della X Conferenza saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione IFEL, in modo da consentire a tutti di seguire il tradizionale appuntamento organizzato dalla Fondazione IFEL e dall’ANCI. Per seguire lo streaming non è richiesta l’iscrizione, ma sarà sufficiente collegarsi al sito conferenza.fondazioneifel.it o accedere al canale YouTube.
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sarà al centro di un ciclo di incontri rivolto ai Comuni, dirigenti, funzionari e agli locali organizzati da Anci e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Agli eventi parteciperanno rappresentanti della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria dello Stato e dell’Associazione Nazionale dei Comuni.
Sarà l'occasione per discutere del quadro generale del Pnrr e delle risorse disponibili, con particolare attenzione all’impianto innovativo e al ruolo di milestone e target. Si parlerà, anche, del ruolo dei Comuni e delle Città, con particolare riferimento alle principali linee di intervento di loro interesse, con specifici focus sulle risorse disponibili e sui tempi di attuazione, nonché alle iniziative di supporto per la messa a terra degli investimenti. Verranno infine trattati gli aspetti relativi al flusso dei rimborsi comunitari, alla rendicontazione ed al controllo per il conseguimento dei target, dei milestone e delle spese progettuali.
Informazioni dettagliate sul PNRR e sui provvedimenti che interessano più da vicino i Comuni sono disponibili sul sito web Servizio Orientamento PNRR Comuni.
In allegato il calendario degl incontri.
L’Osservatorio sugli investimenti comunali della Fondazione IFEL mette a disposizione dei Comuni il Vademecum relativo al D.L. 77/2021, alla luce della sua conversione in L. n. 108/2021. Il Vademecum mira ad approfondire gli aspetti che già erano stati parzialmente trattati nelle due note di lettura pubblicate in agosto 2021, dandone però una lettura più approfondita ed esaustiva.
Infatti, il D.L. 77/2021 introduce alcune novità e ne proroga altre in materia di appalti pubblici, che erano state originariamente introdotte attraverso il D.L. 76/2020 allo scopo di semplificare e snellire le procedure burocratiche.
Nei 9 capitoli di cui è composto, il Vademecum analizza il sistema di governance previsto per l’attuazione del PNRR, il sistema delle fonti e le norme che si applicano ai progetti PNRR, quelle fino al 30 giugno 2023, quelle che modificano il codice e le loro implicazioni operative. Inoltre, si analizzano le norme promozionali riservate ai contratti pubblici finanziati con le risorse PNRR, la nuova disciplina del subappalto, l’appalto integrato, le semplificazioni in materia di esecuzioni dei contratti, le opportunità di valorizzazione delle professionalità nelle Centrali di Committenza, il nuovo ruolo della Banca Dati Nazionale Contratti Pubblici e le disposizioni regolative dei processi di utilizzo delle risorse del PNTT per l’edilizia scolastica.
Questo Vademecum aggiorna ed integra le due prime note di lettura, rilasciate ad inizio agosto da parte di IFEL.
Alla LUISS presentato il volume “I tributi locali dentro e oltre la crisi”, realizzato da ANCI, IFEL e dall’Università degli Studi di Bari a cura di Antonio Uricchio, Pierciro Galeone, Mario Aulenta e Andrea Ferri
“La crisi pandemica ha fortemente colpito le economie locali creando ripercussioni sui bilanci delle amministrazioni comunali già indeboliti da politiche di austerità e da tagli lineari nell’ultimo decennio. Nel futuro dovremo ipotizzare ancora ripercussioni ulteriori che potrebbe crearsi anche nel quadro più complesso della finanza pubblica. L’opera che presentiamo è di grandissimo interesse per tutti coloro che si occupano di finanza pubblica locale ed un forte ringraziamento va fatto a tutti gli autori per il loro contributo sia professionale che accademico”. Così Alessandro Canelli, Presidente Fondazione IFEL e Sindaco di Novara, alla presentazione del volume “I tributi locali dentro e oltre la crisi”, realizzato da ANCI, IFEL e Università degli Studi di Bari e curato da Antonio Uricchio, Pierciro Galeone, Mario Aulenta e Andrea Ferri presentato a Roma all’Università Luiss.
“Nonostante un anno straordinario, l’Anci, con l’imprescindibile supporto tecnico di IFEL, ha costantemente portato all’attenzione del governo e dei tavoli tecnici, tutte le problematiche relative alle minori entrate e maggiori spese per i bilanci comunali – ha proseguito Canelli ricordando gli sforzi fatti in questi mesi - La prosecuzione del tavolo di monitoraggio sulle minori entrate dei Comuni, legate ad una forte flessione Irpef e delle entrate legate al turismo, la riforma della gestione delle crisi finanziarie con la proposta di rafforzare il fondo sul pre-dissesto, il tema del fondo di solidarietà comunale e la necessità di arrivare alla perequazione “verticale” cioè finanziata dallo Stato, come previsto dalla legge, la ristrutturazione del debito comunale e poi ancora la questione del rilancio degli investimenti su scala territoriale, anche e soprattutto nella prospettiva del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), rappresentano solo alcuni dei temi su cui ANCI ed IFEL sono al lavoro quotidianamente”.
L’emergenza pandemica ancora in corso come opportunità per la ripartenza, protagonisti i Comuni italiani ed i loro bilanci come prospettiva che accomuna i contributi che compongono i volumi, i cui autori provengono dal mondo accademico e da quello comunale, partono da un’analisi delle entrate comunali attraverso i tributi passando per i processi di accertamento alla riscossione, senza tralasciare la programmazione e la pianificazione.
“Il titolo ‘I tributi comunali dentro e oltre la crisi’ sembra far riferimento alla crisi pandemica recente e alle sue conseguenze ma il volume ricostruisce le vicende dei tributi locali dentro almeno due altre crisi. Quella economico-finanziaria dello scorso decennio che ha colpito la finanza pubblica italiana nel periodo 2010-2015 e quella, di più ampio periodo e di maggiore momento, generata dal confronto tra la fiscalità locale e i processi di trasformazione della nostra vita economica e sociale nella direzione della globalizzazione, della finanziarizzazione e della digitalizzazione nonché dall’affermarsi, almeno nelle agende politiche, dei temi della sostenibilità”. Ha spiegato nel suo intervento Pierciro Galeone, Direttore Fondazione IFEL.
“La crisi pandemica è stata affrontata con strumenti straordinari tanto sul versante dell’emergenza sanitaria tanto su quello delle conseguenze economiche e finanziarie delle misure di distanziamento sociale – ha proseguito Galeone - Anche per i Comuni gli effetti sono stati un aumento di spese impreviste e una forte riduzione delle entrate. Il sistema nazionale ha reagito prontamente nella forma di ristori statali per il minor gettito che hanno permesso di tenere la situazione sotto controllo. La crisi finanziaria dello scorso decennio, invece, sembra ormai alle spalle. Siamo di fronte ad un ciclo espansivo caratterizzato da ambiziosi piani di investimento. Mi riferisco al PNRR ma anche al contemporaneo ciclo delle politiche di coesione 2021-27. Ma i tributi locali non hanno solo dovuto attraversare la crisi finanziaria e quella pandemica. Sono le stesse trasformazioni economiche e sociali a richiedere un ripensamento della fiscalità ed anche di quella locale. I tributi nascono, vivono e muoiono sulla base della loro adeguatezza rispetto alle forme che assume la produzione di valore economico e all’affermarsi dei valori e dei disvalori sociali. Dal punto di osservazione locale, appare davvero maturo un ripensamento dei tributi in un’ottica sistemica e multilivello che riveda cioè i confini e i rapporti tra livello di governo sovranazionale e nazionale ma che coinvolga anche il livello locale”.
“C'è una grande necessità di aumentare la capacità complessiva di gestione attiva e consapevole delle entrate proprie dei Comuni – ha spiegato Andrea Ferri, Responsabile Finanza locale Anci e Vicedirettore Fondazione IFEL - La crescita dei casi di crisi è quasi sempre connessa con la debolezza della riscossione, ma il tema è ben visibile in un perimetro molto più vasto di enti, a prescindere da dimensioni e collocazioni territoriali. Con questo volume - e con particolare riferimento al secondo tomo sull'"attuazione dei prelievi" - abbiamo cercato di condensare tutti gli elementi operativi che costituiscono il "ciclo della riscossione", da affrontare in modo unitario anche se con strumenti diversificati: dalla promozione della tax compliance all'accuratezza dei controlli, dagli strumenti per abbattere il contenzioso alla riscossione coattiva. Sono segmenti interconnessi, che contribuiscono nel loro insieme al buon andamento della riscossione delle entrate e - più in generale - forniscono un alimento insostituibile alla costruzione dell'autonomia finanziaria (e politica) degli enti locali. Servono certo leggi più chiare (e in minor numero), serve una maggior cooperazione tra istituzioni, ma i margini di efficientamento della funzione entrate ci sono e possono produrre risultati molto significativi”.
Di opportunità ha invece parlato Antonio Uricchio, Presidente ANVUR. “L'esperienza della pandemia – ha raccontato il Professore ordinario di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro - ha prodotto pesanti conseguenze sui bilanci degli Enti locali. Essa costituisce tuttavia l'opportunità di rivedere modelli di prelievo superando quello attuale incentrato sulla proprietà immobiliare e valorizzando transizione ecologica e digitale”.
All’incontro, moderato da Gianni Trovati de Il Sole 24ore, dopo i saluti di Andrea PRENCIPE, Rettore Università Luiss Guido Carli, hanno portato inoltre il loro contributo Livia Salvini, Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli, Giuseppe Melis, Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli, Margherita Interlandi, Professore ordinario di Diritto Amministrativo UNICAS, Consigliere giuridico del Ministro per gli Affari Regionali, Gianluca Selicato, Professore associato di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro e Mario AULENTA, Professore aggregato di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro.
Le conclusioni sono state affidate a Franco Gallo, Presidente emerito Corte Costituzionale e Professore ordinario di Diritto Tributario Università Luiss Guido Carli.
Il video della presentazione è disponibile sulla pagina Youtube della Fondazione.