Ultimo aggiornamento 23.05.2025 - 17:57
Amministratore IFEL2

Amministratore IFEL2

Da oggi è online il sito di SIBaTer, il Progetto, realizzato da ANCI con il supporto della Fondazione IFEL, che prevede azioni di assistenza e affiancamento ai Comuni delle 8 Regioni del Mezzogiorno sulle attività di ricognizione e censimento di terreni e aree dismesse in stato di abbandono. Il Progetto ha l’obiettivo di favorire l’assegnazione dei terreni, con procedura di evidenza pubblica, ai giovani in età compresa tra i 18 e i 40 anni per la realizzazione di percorsi di valorizzazione.

Il Progetto è finanziato a valere sul Programma Complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, dunque i servizi di supporto prestati sono totalmente gratuiti e non comportano alcun costo a carico del Comune che ne beneficia.
La tipologia di servizi comprende: 

  • attività “trasversali” di informazione specialistica e formazione, attraverso webinar, workshop territoriali e laboratori di approfondimento;
  • attività puntuali di supporto tecnico attraverso la messa a disposizione di vademecum operativi e kit di strumenti, atti e procedure; il rilascio di risposte a quesiti; il rilascio di opinioni motivate a seguito di istruttoria documentata; l’affiancamento consulenziale per il completamento delle attività di censimento e per la redazione di schemi di provvedimento passibili di riproduzione diffusa, anche attraverso l’organizzazione di scambio di buone pratiche fra amministrazioni comunali.

SIBaTer non è solo un progetto rivolto ai Comuni ma vuole interagire con altri attori nazionali e locali che hanno diversi ruoli: dall'ispirare le soluzioni d'uso delle terre abbandonate e incolte a offrire esempi di soluzioni amministrative al lavorare insieme per attivare anche realtà meno attive. Il ruolo di Anci ed IFEL, quindi, è anche quello di aiutare l'ecosistema a mettersi in moto e ad incontrarsi insieme co-creando occasioni comuni. 

Per questo serve un sito: un luogo nel quale il progetto diffonde i suoi strumenti di supporto ai Comuni, ma anche un luogo in cui i protagonisti locali di storie e soluzioni prendono forma e voce. Oltre ai materiali SIBaTer presenta anche esperienze con le quali viene in contatto sui territori e che raccontano di comunità piccole e micro che sono vitali e che, grazie a tante forme di nuova cooperazione (come per esempio le cooperative di comunità o i GAL) stanno ripensando alla valorizzazione e allo sviluppo dei territori. Sibater è anche questo: grazie al ruolo di pivot dei Comuni, sta imparando a muoversi come un animatore territoriale.

IL SITO

Nel sito, raggiungibile all’indirizzo www.sibater.it, sono disponibili tutti gli output finora messi a disposizione dalla Task Force del progetto, a partire da vademecum, kit per gli operatori, note tecniche, materiali didattici e registrazioni dei webinar, fino al catalogo delle esperienze che raccoglie “Casi ed esperienze” utili e replicabili.

Da oggi i prodotti e i servizi SIBaTer saranno più accessibili e interattivi grazie anche ai form di adesione al Progetto, alla sezione dedicata ai quesiti e alla possibilità di iscriversi alla newsletter.

VISITA IL SITO

A vent’anni dall’introduzione della 328/2000 che ha promosso un processo di sviluppo del sistema dei servizi sociali territoriali, Penisola sociale rappresenta un'occasione di confronto su come le novità introdotte dalla Legge hanno indotto al cambiamento i servizi sociali di cui sono titolari le autonomie locali.

Il sito in continuo aggiornamento, sulle esperienze più innovative nell’implementazione dei Servizi sociali dei Comuni italiani nasce per iniziativa di Cittalia Fondazione ANCI, Fondazione IFEL in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e vuole essere uno spazio di approfondimenti e documenti dedicati anche alle trasformazioni che hanno registrato i sistemi locali di welfare a partire dall’impatto e dai cambiamenti derivanti dall’attuale stato di emergenza epidemiologica (COVID 19).

“Penisola sociale è uno spazio di confronto e di collaborazione delle amministrazioni locali e di attori del territorio, per costruire percorsi di integrazione dei saperi tecnici e professionali”, sottolinea il delegato ANCI al welfare e sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi. “L’iniziativa – prosegue – promossa insieme con l’Università Roma Tre, in collaborazione con Cittalia e IFEL è un importante segnale per avviare un percorso che non vuole celebrare la Legge ma aiutare a riflettere su quel che rimane ancora da riprendere e valorizzare dal lascito che la 328 ha consegnato al sistema di welfare italiano”.

Sul sito sono già disponibili oltre 400 documenti relativi a delibere, regolamenti, progettualità, analisi e ricerche promosse dai Comuni italiani per implementare il sistema locale di welfare, articolati sia per ambiti della domanda che si rivolge ai servizi sociali (anziani, minori e famiglie, casa, politiche per l’integrazione, povertà, disabilità e non autosufficienza, salute mentale, violenza di genere, carceri, comunità romanì, dipendenze, marginalità estreme) sia per elementi caratterizzanti la Legge 328 (come: il sistema di welfare locale, il ruolo e le funzioni dei professionisti, i rapporti interistituzionali e con il Terzo settore, la spesa sociale, l’innovazione e la formazione e l’aggiornamento).

“Le università sono sempre state osservatori attenti delle dinamiche del welfare locale. Oggi questo vale su scala nazionale soprattutto per definire l’identità e le competenze dei professionisti che si andranno a impegnare nei servizi alla persona”, rimarca il Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, Massimiliano Fiorucci. Un’iniziativa che mette in evidenza la necessità di andare verso la promozione di percorsi di integrazione tra chi gestisce il welfare, i Comuni italiani, chi forma i professionisti, l’Università, chi studia e fornisce servizi per l’accoglienza e l’integrazione a livello nazionale, Cittalia e IFEL.

“Il progetto – aggiunge Fiorucci- sta raccogliendo consenso e contributi significativi da parte non solo dei ricercatori e degli esperti, ma soprattutto degli operatori e dei tecnici dei Comuni italiani perché le esperienze promosse dai territori possano davvero arrivare a costituire una comunità di pratiche”.
“Siamo convinti che la condivisione di pratiche possa essere una risposta efficace per favorire percorsi di trasformazione del welfare, anche coerenti con le nuove istanze portate da cittadini con background culturale diverso, nonché per rispondere in maniera sempre più adeguata alle sfide sociali collegate al momento che sta vivendo il Paese”, conclude Matteo Biffoni delegato ANCI all’immigrazione e sindaco di Prato

VAI A "PENISOLA SOCIALE"

Il Progetto “SIBaTer – Supporto istituzionale alla Banca delle Terre” a titolarità ANCI-IFEL e finanziato nell’ambito del Programma Complementare al PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020- mette a disposizione dei Comuni una serie di vademecum operativi e kit di strumenti, atti e procedure per ricognizione, censimento, valorizzazione di terre comunali abbandonate e/o incolte.

Fanno parte della “cassetta degli attrezzi” SIBaTer:

Questo nuovo Vademecum dal titolo “Gestione associata di servizi e funzioni comunali connesse alla valorizzazione delle terre - Focus Catasto e Sistemi Informativi Territoriali” traccia il percorso per arrivare alla gestione associata di servizi/funzioni comunali connesse alla filiera amministrativa che parte dal censimento delle terre abbandonate/incolte presenti sul territorio fino alla realizzazione di un piano di valorizzazione, offrendo una serie di schemi di atti e regolamenti, nonché di modelli organizzativi possibili che possono essere adottati dai Comuni che intendano costituire un’Unione o una Convenzione.

Il focus specifico è dedicato alla gestione associata della funzione Catasto ed all’attivazione di Sistemi Informativi Territoriali (SIT) georeferenziati (GIS), riguardanti sistemi territoriali intercomunali, per indicare le linee guida operative utili alla creazione di forme associative ovvero potenziare aggregazioni già esistenti su servizi e funzioni connessi alla ricognizione e censimento del patrimonio pubblico e alla pianificazione territoriale.

Accanto alla prima sezione dedicata alle fasi di “progettazione” della gestione associata (dallo studio di fattibilità fino alle forme principali dell’unione e della convenzione), un particolare approfondimento è dedicato alla organizzazione degli uffici e del personale, rispetto ai quali vengono proposti diversi modelli organizzativi possibili e schemi di regolamenti.

Completa il Vademecum una rassegna di casi ed esperienze di gestione associata della funzione Catasto, nonché di Sistemi Informativi Territoriali geo-referenziati gestiti a livello regionale, provinciale o di area urbana, a servizio dei Comuni del territorio di riferimento.

Nell'ambito del progetto LIFE REthink WASTE, di cui IFEL è partner, è stata realizzata una pubblicazione che illustra 12 recenti e paradigmatiche esperienze che utilizzano diversi modelli tariffari, informativi e tecnologici per migliorare le performance del sistema locale di gestione dei rifiuti attraverso l'aumento della consapevolezza degli utenti. I modelli di tariffazione puntuale (Pay As You Throw, PAYT) e di informazione puntuale (Know As You Throw, KAYT) si confermano, di fatto, fra i più efficaci strumenti per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e ridurre la produzione di rifiuti.

Il catalogo include esperienze provenienti da 6 diversi paesi europei (Spagna, Italia, Portogallo, Germania, Olanda e Belgio), sia di città di poche migliaia di abitanti, come Argentona (Spagna) e Miglianico (in provincia di Chieti), che di città medio-grandi (Parma e Bergamo), ma anche di metropoli europee come Berlino. I casi individuati sono stati inquadrati in un più ampio contesto metodologico grazie alla descrizione di 9 progetti europei.

La fonte di ispirazione di questo lavoro è stata un workshop organizzato a febbraio 2020 a Bruxelles dall'associazione europea ACR+ (Association of Cities and Regions for sustainable Resource management) nell'ambito del progetto LIFE REthink WASTE, di cui è partner. All'evento avevano partecipato esperti di diversi paesi europei, che si erano confrontati su come alcune città, nelle loro regioni, siano state capaci di stimolare i cittadini a fare una raccolta differenziata più efficace e di migliore qualità e a ridurre la produzione di rifiuti, soprattutto di quelli indifferenziati.

Il workshop ha consentito di trarre diverse conclusioni:

  • nonostante la loro efficacia, i sistemi di tariffazione puntuale (PAYT) da soli non possono risolvere completamente il problema intrinseco di una certa "ingiustizia" della tassazione del servizio rifiuti, perché alcune comunità, come per esempio i cittadini di recente immigrazione, continuano ad essere svantaggiati;
  • i benefici ambientali dei sistemi di tariffazione puntuale (PAYT) e gli accresciuti risultati della raccolta differenziata devono essere comunicati agli utenti frequentemente e in modo chiaro;
  • in alcuni casi i sistemi di PAYT e KAYT si ripagano da soli, grazie ai benefici economici generati;
  • i benefici sociali, ambientali ed economici di questi sistemi sono strettamente interconnessi.

SCARICA IL CATALOGO

Il 15 luglio 2020 alle ore 15:00 sarà presentata alla stampa la quarta edizione del premio Urban Award. Ideato da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e promosso da Anci con Openjobmetis e IntesaSanPaolo, Urban Award si rivolge a tutti i Comuni italiani per far emergere i progetti di utilizzo di biciclette e trasporti integrati.

L'evento si svolgerà online e per poter partecipare è necessario iscriversi compilando il form disponibile a questo link: ISCRIVITI.

Saranno presenti Vittorio BRUMOTTI, pioniere ciclismo sostenibile, Antonio DECARO, presidente ANCI, Renato DI ROCCO, presidente FCI(Federazione Ciclistica Italiana), Matteo MARZOTTO, imprenditore e ambassadorPremio Urban Award, Piero NIGRELLI, direttore generale ANCMA(ass.ne nazionale ciclo, motociclo e accessori), Marco VITTORELLI, presidente Openjobmetis Spa, Rosario RASIZZA, AD Openjobmetis spa. Ludovica CASELLATI, ideatrice del Premio Urban Award, coordinerà gli interventi.

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