Nella seconda giornata della 9° Conferenza nazionale si discute di investimenti pubblici. Ai Comuni già destinati quasi 11 miliardi di contributi statali per il periodo 2020-2023.
“Questa seconda giornata della Conferenza IFEL guarda all’uscita dall’emergenza e al contributo dei Comuni alla indispensabile ripresa degli investimenti dei prossimi anni”. Così Pierciro Galeone, Direttore di IFEL, ha introdotto la seconda giornata della 9° Conferenza nazionale di IFEL. “E’ un tema che va visto nel quadro del ruolo decisivo che la finanza pubblica sta svolgendo in tutti i Paesi per la tenuta economica e sociale – ha proseguito Galeone - Nell’Unione Europea abbiamo assistito non solo ad un cambio di passo ma anche di direzione. L’economia sta subendo un vero e proprio congelamento sul fronte tanto della produzione che dei consumi. Le istituzioni politiche e quelle tecniche di regolazione si stanno lasciando alle spalle il paradigma dell’austerità per dirigersi verso politiche decisamente espansive. Siamo ancora dentro una situazione di emergenza che sta producendo evidenti danni economici. E’ importante una risposta solidale nell’immediato ma occorre anche prepararsi a riparare i danni della crisi con la ripresa e lo sviluppo. Serve promuovere e incentivare gli investimenti privati e spingere quelli pubblici. In Italia i Comuni coprono quasi il 20% degli investimenti del settore pubblico allargato. Ai Comuni sono già destinati quasi 11 miliardi di contributi statali per il periodo 2020-2023. IFEL stima che dalle risorse del Next Generation UE (sussidi più prestiti) e quelle delle politiche di coesione (chiusura 2014-20 e nuovo ciclo 2021-2027) potranno essere destinate ai Comuni ulteriori 42 miliardi di euro di risorse aggiuntive”.
Dopo le relazioni introduttive di Walter Tortorella Responsabile Economia Locale e Formazione IFEL e di Francesco Monaco Responsabile Fondi europei e investimenti territoriali IFEL, sono intervenuti Nicola De Michelis, Direttore Direzione Generale per la politica regionale e urbana Commissione Europea, che ha illustrato i tre punti fondamentali per la Commissione europea nei prossimi anni in tema di investimenti pubblici che riguarderanno la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà e Ferdinando Ferrara, Capo Dipartimento per le Politiche di Coesione Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha evidenziato come “la scarsa capacità amministrativa abbia impattato sulle difficoltà di fare investimenti e come invece le politiche di coesione passano essere uno strumento importante ma solo se i Comuni svolgeranno un ruolo da protagonisti”.
Alla tavola rotonda, moderata da Simona D’Alessio, hanno preso parte Massimo Bitonci, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, Emanuele Prisco, I Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati, Andrea Ferrazzi, XIII Commissione permanente Territorio e Ambiente Senato della Repubblica, Maria Limardo, Sindaco di Vibo Valentia e Leoluca Orlando, Presidente ANCI Sicilia e Sindaco di Palermo.
Nelle conclusioni il Presidente di IFEL, Alessandro Canelli, è tornato sul ruolo cruciale dei Comuni nei prossimi anni in termini di programmazione, investimenti ed opere da realizzare su tutto il territorio nazionale.
Per approfondire alcuni dei temi oggetto della seconda sessione della Conferenza, è disponibile per il download la Decima edizione del Rapporto "La dimensione territoriale nelle politiche di coesione. Stato di attuazione e ruolo dei Comuni nella programmazione 2014-2020."
Nella prima giornata della 9° Conferenza nazionale di IFEL al centro del dibattito e delle riflessioni la ripartenza post Covid19 e la situazione economico-finanziaria dei Comuni.
“La partita inizia adesso, siamo in un’economia di guerra reale e potremo affrontarla solo se avremo le truppe giuste, penso al personale degli enti locali e ad una nuova classe dirigente competente e preparata, oltre alle risorse economiche necessarie. Dobbiamo avere più elasticità e flessibilità negli enti locali, anche maggiori possibilità assunzionali. Ci siamo fatti trovare impreparati, soprattutto nel settore sanitario, e la seconda ondata pandemica, prevedibile anche mesi fa, ha fatto si che sui sindaci siano ricadute delle responsabilità straordinarie da parte del Governo per arginare il malcontento e la rabbia dei cittadini e di alcune categorie che più hanno patito l’emergenza in corso. E’ in ballo la tenuta sociale del paese. L’azione di dialogo tra Anci e il Governo nei mesi scorsi ha fatto si che le risorse necessarie siano state messe a disposizione ma la seconda ondata pandemica necessita di un ulteriore intervento importante per dare ai sindaci gli strumenti giusti per sconfiggere questa guerra pandemica. Se si aiutano gli enti locali, si aiuta direttamente lo Stato a tenere insieme il Paese”.
Queste le conclusioni della prima giornata della 9° Conferenza nazionale di IFEL del Presidente Alessandro Canelli, Sindaco di Novara.
La Conferenza sulla finanza e l’economia locale è stata inaugurata da Pierciro Galeone, Direttore di IFEL e si sta svolgendo in una forma inedita: tre mattinate di lavori trasmesse in streaming. Ad introdurre i lavori è stata il Segretario Generale dell’Anci Veronica Nicotra che ha evidenziato come i Comuni siano stati fondamentali negli ultimi mesi nella gestione diretta dell’emergenza sanitaria in corso.
Le relazioni iniziali sono state affidate ad Andrea Ferri, Responsabile Finanza locale Anci ed IFEL, il cui incipit ha riguardato il momento emergenziale come “un periodo molto difficile anche per le condizioni in cui si è dovuta accentuare l’attività di supporto ai Comuni” e Salvatore Bilardo, Ispettore generale I.Ge.P.A. della RGS Ministero dell’Economia e delle finanze.
Nella Tavola rotonda, moderata da Gianni Trovati del Sole24ore, si sono confrontati Massimo Garavaglia, V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati, Federico Fornaro, I Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati, Alessandro Cattaneo, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, Maria Pia Tagliabue, Sindaca di Cabiate, e Roberto Pella, Vice Presidente Vicario ANCI.
La Conferenza prosegue nei prossimi giorni con altri due appuntamenti, sempre in diretta streaming su https://conferenza.fondazioneifel.it/.
Il Direttore di IFEL inaugura i lavori della IX conferenza nazionale sulla finanza e l'economia locale.
“La Nona Conferenza IFEL sulla finanza e l’economia locale si svolge in una forma inedita: tre mattinate di lavori trasmesse in streaming. Non solo la forma ma anche i contenuti della Conferenza sono determinati dalla emergenza sanitaria, dai suoi impatti economici e sociali che coinvolgono anche la finanza e l’economia locale”. Ha inaugurato così i lavori dell’appuntamento annuale della Fondazione Pierciro Galeone, Direttore di IFEL.
“Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti ma anche a una risposta pubblica senza precedenti. E’ in questo quadro che metteremo a fuoco il contributo dei Comuni per affrontare e uscire dalla crisi, per rimettere in piedi Paese, riparare i danni economici e sociali, lavorare per un ciclo lungo di sviluppo che coinvolga le prossime generazioni. Oggi partiamo dal lavoro che i Comuni stanno facendo al servizio delle comunità, dell’impatto sulle entrate e le spese, degli interventi per la tenuta dell’assetto della finanza locale e di come tale assetto possa essere consolidato per contribuire all’uscita dalla crisi. Domani affronteremo il tema del ruolo dei comuni nelle politiche per la ripresa e lo sviluppo: il programma Next Generation Ue 2021-25 e il ciclo 2021-27 delle politiche di coesione. La terza mattinata di mercoledì sarà dedicata alla capacità amministrativa per il nuovo ciclo di sviluppo. Le risorse aggiuntive sono rilevanti ma sappiamo tutti che la partita si giocherà sul terreno dell’attuazione. I Comuni devono poter rapidamente investire in capitale umano e tecnologie digitali”.
“L’emergenza – ha spiegato Galeone - è stata finora affrontata grazie una sostanziale solidarietà finanziaria tra livelli di governo: trasferimenti a ristoro delle mancate entrate e risorse per le nuove spese determinate dall’emergenza. Grazie a questi interventi il l’assetto della finanza comunale ha tenuto. E’ un risultato importante ma questa seconda ondata epidemica e il protrarsi dell’emergenza pone il problema delle prospettive anche per il 2021. Perché i Comuni possano contribuire pienamente all’uscita dall’emergenza e dai suoi danni economici e sociali serve una coesione finanziaria del sistema comunale. Consolidare la regolazione del suo assetto ordinario, superare i punti di fragilità, gestire l’inevitabile eterogeneità delle situazioni locali. Irrobustire i meccanismi perequativi, innovare nel governo delle crisi finanziarie e attuare la ristrutturazione del debito comunale rimuovendo situazioni di oggettiva iniquità”.
Il volume partendo dall’analisi dei numeri del personale comunale nella prima parte del Rapporto, si concentra, nella seconda parte, sulle azioni formative intraprese da IFEL nel corso del 2019 e sui fabbisogni formativi espressi dall’intero comparto, anche alla luce degli scenari aperti dall’emergenza sanitaria, dovuta al Covid-19.
Il capitolo 1 analizza, sulla base dei dati del Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato-IGOP, le dinamiche e le principali caratteristiche del personale comunale, con approfondimenti dedicati alle aree operative di appartenenza e alle spese sostenute dai comuni per la formazione dei propri dipendenti.
Il capitolo 2 presenta in dettaglio i risultati quali/quantitativi dell’offerta formativa IFEL online e in presenza e i livelli di penetrazione territoriale raggiunti.
Il capitolo 3 analizza i principali esiti dell’analisi dei fabbisogni formativi condotta sul personale comunale, in particolare sugli uffici finanziari e tributari, analizzando i gap tra competenze attuali e competenze da sviluppare.
Il Rapporto si chiude, al capitolo 4, con un focus sulle lezioni apprese dall’emergenza sanitaria, sulle prospettive e sugli scenari ancora aperti della formazione.
Il volume fornisce il quadro dello stato di avanzamento finanziario dei Fondi SIE 2014-2020 a livello europeo ed in Italia. Analisi specifiche sono dedicate alla programmazione complementare, agli interventi di rafforzamento della PA impegnata nell’attuazione dei Programmi Operativi e alla riprogrammazione del ciclo 2014-2020 in risposta all’emergenza Covid-19.
La dimensione territoriale della politica di coesione è trattata sia attraverso un esame dei progetti FESR e FSE 2014-2020 con comuni beneficiari, sia con una panoramica sulle Azioni Innovative Urbane, sulle strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile, sul PON Città metropolitane e sulla Strategia Nazionale Aree Interne.
Il Rapporto tratta anche il futuro della politica di coesione per il 2021-2027 sia sul versante delle risorse finanziarie, alla luce del nuovo strumento Next Generation EU e del rafforzamento del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale in risposta all’emergenza Covid-19; sia sul fronte dell’impostazione della nuova programmazione, con un riferimento specifico alle strategie dedicate dal nuovo Accordo di Partenariato per l’Italia allo sviluppo territoriale e urbano.
Infine, ricorrendo al Sistema CPT, si affronta il tema dell’addizionalità delle risorse UE in un Focus specifico relativo alla spesa pubblica e alle risorse per il Mezzogiorno.