Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13
Mariangela Parenti

Mariangela Parenti

E’ disponibile il nuovo episodio del “PNRR delle cose”, rubrica nata dalla collaborazione sviluppata con il Sole 24 Ore per mettere sotto esame gli interventi realizzati grazie alle risorse provenienti dal Recovery Found e le ricadute concrete in termini di lavori e realizzazioni territoriali generate. In questo quarto numero vengono analizzate le ricadute sul territorio comunale dei bandi che riguardano le scuole italiane ad eccezione dei nidi.

Il PNRR punta a rifare il 40% delle scuole italiane, con ristrutturazioni progettate nel nome della sicurezza antisismica, dell’efficientamento energetico e dell’ampliamento di strutture e palestre. Ma quello edilizio è solo il più immediatamente percepibile tra i tanti filoni di intervento che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedica all’istruzione, un capitolo che nel complesso raduna 50.530 iniziative, cioè il 16,5% delle iniziative presenti nel censimento generale condotto attraverso i codici unici di progetto (Cup).

Questi investimenti, per un valore cumulato di 12,03 miliardi, oltre che all’hardware rappresentato da aule, mense e palestre si occupano anche del software della scuola, con 36.343 progetti per la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento di insegnanti e studenti e con una piccola quota di stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Nella classificazione generale dei progetti, in realtà l’edilizia scolastica è minoritaria, con i suoi 14.178 interventi che rappresentano il 28,06% del totale. Questa l’estrema sintesi di questo nuovo  episodio in cui il focus è sugli interventi delle città di Varese, Arezzo e Bitritto.

Leggi il nuovo episodio di novembre - Speciale Assemlea ANCI in allegato.

Tutti i numeri del "PNRR delle COSE" li trovi qui.

La nuova edizione del volume I Comuni italiani 2024 - Numeri in tasca illustra le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei 7.896 comuni italiani esistenti al 29 ottobre 2024, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili a livello di singolo comune. Ne dà conto lo storico quotidiano romano Il Messaggero anticipando i contenuti che saranno divulgati in occasione della 41° Assemblea annuale di Anci a Torino. Il volume, oltre che ad essere disponibile al desk IFEL, sarà contestualmente pubblicato on line sul sito della Fondazione.

L’obiettivo è quello di fornire un agile strumento di lavoro a quanti - politici, amministratori, studiosi dei fenomeni territoriali - si interrogano sui caratteri ed i cambiamenti in atto nel mondo eterogeneo dei comuni italiani. Un mondo in continua evoluzione che rappresenta saldamente l’elemento unificatore in cui gli italiani si trovano, il luogo dove vivono la propria quotidianità, l’istituzione più vicina alla quale si rivolgono per avere una risposta ai bisogni, alle difficoltà, alla voglia di partecipazione.

Il dossier aggiorna il rapporto “Le Strategie territoriali nella Politica di coesione 2021-2027. Agenda territoriale nazionale e Ruolo dei Comuni italiani” curato annualmente dal Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche Europee di IFEL.

Il Dossier si compone di due parti.

La prima parte offre un quadro della politica di coesione europea, all’interno del quale si collocano le “Strategie territoriali”, ed indicata le principali linee di riforma degli investimenti territorializzati, co-finanziati dal bilancio comunitario, che presumibilmente riguarderanno il prossimo ciclo di programmazione 2028-2034.

Nella seconda parte si segue il percorso di attuazione degli investimenti previsti dalle strategie territoriali 2021-2027 in Italia, soprattutto a livello di singolo programma di intervento con informazioni e dati aggiornati ad ottobre 2024.

Le strategie territoriali

Le strategie territoriali sono definite dall’art. 28 dal Reg. (UE) 2021\1060 come strumenti a cui lo Stato membro deve ricorrere nel caso voglia sviluppare, nell’ambito della gestione concorrente dei Fondi europei, azioni finalizzate allo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio. Lo stesso regolamento, al successivo art.29, precisa che tali strategie debbano contenere necessariamente i seguenti elementi: a) l’identificazione dell’area territoriali interessata dalla strategia; b) l’analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità dell’area, comprese le interconnessioni di tipo economico, sociale e ambientale; c) la descrizione dell’approccio integrato per dare risposta alle esigenze di sviluppo individuate e per realizzare le potenzialità dell’area; d) la descrizione del coinvolgimento dei partner nella preparazione e nell’attuazione della strategia.

Le Strategie territoriali fanno parte, da sempre, del bagaglio di strumenti della politica di coesione, almeno a partire dalla Riforma Delors nei tardi anni Ottanta del secolo scorso, ma solo in questo ciclo di programmazione 2021-2027, e per la prima volta, vengono ricomprese in un obiettivo strategico di policy autonomo: «OS5 - Un’Europa più vicina ai cittadini».

L’OS5 si articola in due sotto obiettivi (OS5.1 e OS5.2) che promuovono rispettivamente lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato, il patrimonio culturale e la sicurezza nelle aree urbane e lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale e la sicurezza nelle aree interne, rurali e costiere, proprio mediante iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo quali le strategie territoriali.

In generale, nel nostro Paese gli interventi che afferiscono allo sviluppo sostenibile delle città possono essere ricondotti nell’alveo di quello che denominiamo Agenda urbana, mentre gli interventi che afferiscono alle aree interne sono riconducibili alla Strategia nazionale per le aree interne (SNAI)

Il Dossier documenta l’avanzamento delle strategie territoriali sia dal punto di visto programmatico che dal punto di vista finanziario.

Un corposo apparato di schede restituisce le informazioni sull’avanzamento delle strategie a livello di ogni singola regione.

La terza edizione di questo volume indaga il complesso rapporto tra salute, sanità e territorio. Dopo una panoramica sul contesto di riferimento, si fa il punto sull'avanzamento e le riprogrammazioni della Missione 5 "Inclusione e coesione" e della Missione 6 "Salute" del PNRR.

Ampio spazio di analisi viene dedicato alla sanità di prossimità, ai temi della non autosufficienza e alla figura del caregiver. 

Elaborazioni statistiche ad hoc si concentrano sulla dinamica e sulla gestione della spesa per i servizi sociali dei comuni, con approfondimenti per aree di utenza. Conclude il volume un Capitolo sulla visione One Health, con focus specifici su giovani e anziani. 

Slide relative al Convegno: "La tariffazione puntuale in Italia. Diffusione fra i Comuni, risultati ambientali, modelliFocus sulle politiche regionali per la promozione del PAYT" che si è svolto a Roma il 15 novembre 2024. L'evento è stata anche l'occasione per presentare il III Rapporto IFEL sulla tariffazione puntuale in Italia.

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