Ultimo aggiornamento 17.06.2025 - 10:55
Mariangela Parenti

Mariangela Parenti

Si terrà a Roma il prossimo 27 febbraio l’evento: “Formazione e Occupazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale - L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mercato del lavoro e le strategie per una nuova crescita professionale” promosso da FASI con il patrocinio dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Sarà l’occasione, spiegano gli organizzatori, per riflettere su come l’impatto delle nuove tecnologie debba essere misurato, analizzato e compreso al fine di pianificare interventi e misure in grado di assorbire la profonda evoluzione digitale in corso, per preparare i lavoratori e le future generazioni a usare i nuovi strumenti e per creare alternative di lavoro per i posti che verranno persi utilizzando l’Intelligenza artificiale.

Alla tavola rotonda prevista in programma, interverrà Francesco Monaco, Responsabile Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche Europee di IFEL che presenterà il Progetto IFEL “AI-PACT”, finanziato dal MIMIT, che prevede la sperimentazione dell’AI nella programmazione di iniziative per lo sviluppo territoriale nelle seguenti aree tematiche: AI per servizi pubblici ai i cittadini e alle imprese, AI per il Turismo, AI per la pianificazione economico-finanziaria e AI per lo sviluppo economico-territoriale in termini di reti e impatti produttivi.
Il progetto è realizzato da IFEL in partnership con Università Bocconi, Università di Milano Bicocca, Università di Bologna e la società Maggioli.

Come partecipare

L’evento si terrà il 27 febbraio 2025, ore 15.00, presso lo Spazio Europa in Via IV Novembre, 149 a Roma.
Il programma completo e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito Fasi qui.

L’evento "Sussidiarietà e .... welfare territoriale", organizzato dalla Fondazione Sussidiarietà per la presentazione del Rapporto 2023/2024, è stato aperto dal governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, e sono intervenuti Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Lilia Cavallari, presidente Ufficio Parlamentare di Bilancio, Francesco Maria Chelli, Presidente Istat, Daria Perrotta, Ragioniere Generale dello Stato e Lorenza Violini, Professoressa di Diritto Costituzionale all'Università degli Studi di Milano, oltre a Pierciro Galeone, Direttore IFEL di cui riportiamo una sintesi delle conclusioni.

“La spesa sociale comunale rappresenta una quota ridotta della spesa nazionale per il sociale - ha spiegato Galeone nel suo intervento - Nel tempo è aumentata ma rimane fortemente differenziata per area geografica e per dimensione demografica, inoltre è coperta per più della metà da entrate proprie comunali ma utilizza sia trasferimenti regionali non stabili negli importi e non tempestivi nelle modalità di erogazione nonché trasferimenti statali frammentati nelle fonti e nelle regole di gestione e rendicontazione. Le prospettive viste dalla «prima linea» comunale comprendo i margini di gestione e di innovazione, anche attraverso la co-programmazione e coprogettazione, e sono limitati non solo dalla quantità delle risorse ma dalle regole di utilizzo. La prospettiva dei LEP può certamente aiutare se fissa obiettivi di «risultato» e restituisce autonomia nelle modalità per conseguirli e la tenuta del «sistema» nazionale richiede un riassetto della spesa non solo rispetto alle prestazioni (anziani, non autosufficienti, minori, ecc.) ma anche nelle articolazioni della spesa per livelli di governo e soprattutto negli spazi di innovazione e al monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti”.

Il Rapporto è disponibile sul sito della Fondazione Sussidiarietà qui

In allegato la sintesi dell'intervento del Direttore IFEL Pierciro Galeone. 


GUARDA IL VIDEO

La ricostruzione dopo il sisma 2016-2017 sta diventando un laboratorio capace di offrire un percorso di sviluppo e di rinascita a tutto il Centro Italia: il cantiere più grande d’Europa, con 8000 km quadrati di superficie e danni per 28 miliardi di euro, propone innovazione, sicurezza e sostenibilità, rilanciando il ruolo e il presidio umano in una delle più vaste “aree interne” del Paese: l’Appennino centrale.

E’ questa una delle analisi, e delle riflessioni, che verranno affrontate nel corso dell’evento che si terrà il 26 febbraio in cui verrà presentato il volume “Mediae Terrae. Dopo il terremoto: la rinascita dell’Italia centrale oltre la fragilità del territorio” scritto da Guido Castelli, Commissario alla ricostruzione e alla rigenerazione post sisma 2016, per Giubilei editore. La presentazione si terrà alle 11.30 presso la Società Dante Alighieri, Piazza di Firenze, 27 Roma.

Oltre all’autore Castelli, saranno presenti in qualità di relatori: Alessandro Canelli, Presidente IFEL e Sindaco di Novara, Marco Fioravanti, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI e Sindaco di Ascoli Piceno, Gaetano Manfredi, Presidente ANCI e Sindaco di Napoli, Luca Bianchi, Direttore Svimez moderati dal Direttore IFEL Pierciro Galeone.

Il contesto

L'evento sarà l'occasione per riflettere su come la crisi demografica nei territori “fragili” acuisca i rischi del cambiamento climatico, sottraendo al territorio il presidio umano, l’unico capace di opporsi alle crisi idrogeologiche. Ma un territorio abbandonato è un pericolo per sé e per le aree vicine, a valle e sui litorali: di fronte alle precipitazioni sempre più devastanti le zone collinari e montane diventano il primo luogo di difesa. Le attività agro-silvo-pastorali costituiscono la premessa per una attiva mitigazione del cambiamento climatico. E’ quello che si sta progettando e realizzando nel “Laboratorio dell’Appennino centrale”: dove alle ipotesi di sviluppo per rilanciare il ruolo dei borghi italiani, si aggiunge la rigenerazione economica e sociale, che va dalla ripresa dell’agricoltura alla nuova evoluzione della rivoluzione digitale.
Nei nove capitoli di Mediae Terrae il Commissario alla ricostruzione e alla rigenerazione post sisma 2016 Guido Castelli, traccia le linee per rifondare un Appennino contemporaneo, ricco di arte e cultura millennaria e aperto alle nuove reti, fisiche e digitali. Una terra di mezzo, tra passato e futuro.

Come partecipare

La presentazione di Mediae Terrae si terrà il 26 febbraio presso la Società Dante Alighieri, Piazza di Firenze, 27 a Roma. L’ingresso e libero e non si necessita di iscrizione. 


GUARDA IL VIDEO

Il presente dossier si inserisce nelle attività di studio e di analisi previsti dal Piano annuale IFEL sui temi delle politiche europee e degli investimenti territoriali co-finanziati dal bilancio UE. Il dossier si affianca agli altri che la Fondazione dedica annualmente all’approfondimento delle strategie integrate territoriali (urbane e non urbane) sostenute dal FESR e dal FSE ed agli interventi di sviluppo rurale sostenuti dal FEASR.

Più in generale, esso sviluppa uno specifico aspetto del periodico rapporto che la Fondazione realizza sull’impatto territoriale della politica di coesione (oggi arrivato alla quattordicesima edizione) mentre, a completare il quadro, si ricorda che nel 2024 ha visto la luce un primo rapporto sul ruolo dei Comuni nel PNRR, che certamente verrà aggiornato negli anni successivi.

La cooperazione territoriale europea (CTE) è uno strumento fondamentale di cui si è dotata l’UE per rafforzare la coesione interna fra tutti i suoi territori e, seppur, non benefici di finanziamenti rilevanti può svolgere (e di fatto già svolge) una funzione utilissima per rafforzare il disegno politico e strategico dell’Unione Europea, anche rispetto alle nuove prospettive di rafforzamento geo-politico tracciate dai recenti rapporti Draghi e Letta. Per risaltarne la rilevanza, non a caso, l’intera prima parte del dossier è dedicata alla storia ed all’evoluzione del tempo della CTE, anche con riferimento ai processi di allargamento promossi negli ultimi decenni. La seconda parte è invece dedicata ad un focus sui programmi di CTE di maggiore interesse per le autonomie locali e i comuni (in particolare URBACT) dove potrete leggere tipologie di azioni realizzate, intensità di aiuti concessi, numero di amministrazioni coinvolte.

Come gli altri prodotti editoriali della Fondazione sui temi in parola, questo dossier si offre non solo come agile e utile strumento per diffondere la conoscenza sulle principali politiche di cui si è dotata l’UE per rafforzare il disegno europeo e chiudere i divari di sviluppo fra i suoi territori, ma anche come valido supporto operativo per i Comuni che intendano utilizzare le opportunità messe a diposizione dai programmi europei.

Si terrà il prossimo 18 febbraio il corso “La Cooperazione Territoriale Europea 2021-2027: opportunità per i Comuni” organizzato dal Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche Europee IFEL in collaborazione con la Scuola IFEL, che si propone di illustrare il rapporto elaborato dalla Fondazione sulle principali sfide e opportunità che la Cooperazione Territoriale Europea (CTE) offre ai Comuni nel periodo di programmazione 2021-2027.

Il webinar approfondirà anche i meccanismi di finanziamento e le modalità di accesso ai fondi, illustrando esempi concreti di progetti già avviati e opportunità future per i Comuni italiani.

Lo scenario

La CTE è parte integrante della politica di coesione dell'Unione Europea e mira a promuovere la collaborazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra territori, rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale. La politica di coesione dell'Unione Europea per il periodo 2021-2027 si sviluppa su due obiettivi principali:

a) gli Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita, che coinvolge il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+)
b) la Cooperazione Territoriale Europea (CTE), sostenuta principalmente dal FESR.

Le Regioni italiane partecipano a 19 programmi della CTE, che favoriscono ricerca, capacitazione e scambio di buone pratiche, con particolare attenzione a governance e sicurezza.

Il Rapporto IFEL

Nel corso del webinar, introdotto da Francesco Monaco, Capo Dipartimento Supporto ai Comuni e Politiche Europee, con la relazione di Antonio Bonetti, esperto indipendente IFEL e  con Pierciro Galeone, Direttore IFEL, saranno esaminate le quattro componenti della CTE:

  1. Cooperazione Transfrontaliera (INTERREG VI-A): Promuove la collaborazione tra regioni confinanti per superare barriere amministrative, sociali ed economiche.
  2. Cooperazione Transnazionale (INTERREG VI-B): Sostiene iniziative su vasta scala che coinvolgono più territori, come i bacini marittimi e le macro-regioni.
  3. Cooperazione Interregionale (INTERREG VI-C): Si concentra sullo scambio di buone pratiche, la capacitazione istituzionale e il rafforzamento delle politiche regionali.
  4. Cooperazione delle Regioni Ultra Periferiche (INTERREG VI-D): Specifica per le aree geografiche più distanti, non interessa direttamente l'Italia.


Durante il webinar, verrà illustrato come i programmi INTERREG, finanziati principalmente dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), siano progettati per affrontare temi prioritari quali:

  • Transizione verde e sostenibilità ambientaleAzioni mirate a ridurre l'impatto climatico e promuovere un'economia a basse emissioni di carbonio.
  • Inclusione sociale e resilienza: Iniziative per favorire la coesione sociale, l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi e il miglioramento delle capacità istituzionali.
  • Innovazione e competitività: Supporto alla digitalizzazione e allo sviluppo economico delle aree coinvolte.

Particolare attenzione sarà dedicata al programma URBACT IV, che sostiene le città nel migliorare la capacità di progettazione e implementazione di strategie urbane sostenibili. 

Come partecipare

Per partecipare al corso è sufficiente seguire la procedura di iscrizione e/o accesso a Scuola IFEL descritta nella pagina dedicata, qui.

Documenti e Pubblicazioni

Ricerca Titolo

Cerca Tutto

Categoria

Area tematica

Tipo di Documento

Anno

Focus

Progetti

Podcast - Gazzetta IFEL


Webinar
e-Learning

In presenza

Seminari