Si riporta quanto pubblicato sul sito dell’ANCI al seguente link:
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821157&IdDett=54085
ANCI, 600 milioni del 2015 ancora bloccati, provvedere con urgenza
Si aggira ancora intorno ai 600 milioni di euro la cifra delle erogazioni spettanti ai Comuni, ma ancora non ‘liberate’ a causa della mancata emanazione dei relativi decreti utili allo sblocco delle risorse ovvero per mancata erogazione. E’ per questo motivo che l’ANCI chiede al Governo il rispetto delle scadenze e la pronta emanazione dei decreti per avere le risorse previste dalla legge.
In particolare, è ferma l’erogazione dei 530 milioni del Fondo integrativo Imu/Tasi e del contributo per il minor gettito dei terreni agricoli “ex-montani”, riconosciuti ai Comuni con il decreto legge n.78 del 2015, i cui importi per ciascun ente sono stati determinati con il DM 22 ottobre 2015. Così come non è stata ancora dato il via libera normativo ai 29 milioni destinati a compensare i piccoli Comuni per l’eccesso di riduzione di risorse connesso alla distribuzione di parte dell’Fondo di solidarietà comunale secondo il metodo perequativo. In questo caso, non risulta ancora emanato il decreto di assegnazione ai singoli enti, nonostante l’avvenuta approvazione dello schema di riparto nella Conferenza Stato-Città del 1° ottobre scorso.
Mancano all’appello anche i 15,5 milioni di euro riguardanti il rimborso della detrazione disposta per il 2015 a favore degli agricoltori professionali. Anche in questo caso non risulta emanato il decreto derivante dall’accordo della Conferenza Stato-Città dell’11 novembre scorso. Così come non sono ancora stati sbloccati i pagamenti a titolo di rimborso annuale ai Comuni dei minori introiti connessi all’addizionale Irpef.
Infine, risultano corrisposti “a macchia di leopardo” alcuni contributi minori disposti a seguito di esenzioni Imu stabilite per legge, per cui erano stati previsti stanziamenti ad hoc.
Per molti Comuni le risorse ancora non assegnate costituiscono parte importante del proprio bilancio. L’ANCI, per questo motivo, auspica che i ministeri dell’Economia e dell’Interno, ciascuno per le proprie competenze, assicurino l’urgente erogazione delle assegnazioni in sospeso prima del periodo di interruzione dovuto alla chiusura delle contabilità 2015.
La Cassa Depositi e prestiti, accogliendo le richieste più volte manifestate dall’ANCI, ha prorogato alle ore 13:00 del prossimo lunedì 23 novembre 2015 il termine per l’adesione alle operazioni di rinegoziazione dei mutui a favore di Provincie, Città metropolitane e Comuni, ed al 30 novembre quello per la ricezione della documentazione originale.
Originariamente, le scadenze erano state fissate rispettivamente per il 19 novembre ed il 26 novembre.
L’Associazione dei Comuni italiani plaude a questa decisione, riconoscendo la sensibilità di Cdp, che ancora una volta viene incontro alle oggettive necessità manifestate dai Comuni.
In allegato il comunicato stampa della Cassa Depositi e prestiti.
Il 24 novembre dalle 9:00 alle 13:30, presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis di Roma (Via di Ripetta 190), i temi della gestione e della valorizzazione dell’immenso patrimonio di beni culturali del nostro Paese saranno al centro del convegno organizzato con il patrocinio della Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma e la partecipazione della fondazione IFEL in qualità di partner tecnico.
A più di venti anni dall'emanazione della Legge Ronchey, i principi ed i contenuti innovativi in essa presenti, specie in tema di gestione dei servizi, non hanno ancora trovato adeguato e diffuso recepimento. Ad un cronico deficit in termini di approcci e competenze di tipo manageriale spesso manifestato nel governo dei beni culturali, si è legata in questi anni di crisi economica una situazione di sofferenza causata dai rilevanti tagli ai già sottodimensionati finanziamenti pubblici destinati al comparto. A tali condizioni si sono associate/si associano sempre più frequenti cronache di incuria, degrado e inadeguata fruibilità dei beni, determinando nel complesso un quadro di criticità che ha spinto ad intervenire con una serie di importanti provvedimenti ed iniziative settoriali.
In particolare, è stata di recente intrapresa una profonda riforma del MiBACT a livello strutturale ed organizzativo (DPCM 171/2014) e si è inteso aprire la strada al "mecenatismo culturale", alla semplificazione delle procedure amministrativo-burocratiche e all'innovazione in senso manageriale di taluni ambiti di competenze (DL 83/2014). Ancor più recentemente e a seguito di un accordo-quadro con il MiBACT, CONSIP - la centrale di committenza pubblica del MEF - ha bandito una prima imponente gara per l'affidamento in convenzione dei servizi di gestione integrata e valorizzazione degli istituti e dei luoghi di cultura presenti su tutto il territorio nazionale, aprendo la strada al mercato dell'esternalizzazione dei servizi di Facility Management rivolti ai beni culturali.
In questo quadro, il Convegno - il primo su questo argomento in Italia - intende fornire un importante contributo a livello di conoscenza, confronto e presentazione di esperienze e best practice italiane ed europee rispetto al tema del supporto strategico che possono offrire i servizi di Facility Management per la gestione integrata dei beni culturali edificati, favorendone sempre più adeguate condizioni di funzionamento, fruizione e valorizzazione, finalmente commisurate all'importanza di questo inestimabile patrimonio di cui è depositario il nostro Paese.
Il seminario on line intende illustrare, alla luce di una generale revisione del contenzioso tributario recata dal decreto legislativo 24 settembre 2015, n.156, i vari strumenti forniti dal legislatore per limitare il contenzioso ed accelerare la riscossione, poco diffusi tra gli enti locali, anche a causa della continua evoluzione Normativa.
I cosiddetti “istituti deflattivi del contenzioso” rappresentano strumenti utili idonei a ridurre o prevenire il contenzioso tributario e nello stesso tempo a rendere meno distante la fase del controllo da quella della effettiva riscossione delle imposte evase, modificando il rapporto tra fisco e contribuente ed improntandolo a principi di collaborazione e trasparenza. Il nuovo assetto può porre tuttavia notevoli complicazioni operative.
Il webinar si svolgerà il 24 novembre, dalle ore 11:00 alle ore 12:30. Per iscriversi è necessario compilare il form disponibile al seguente link:
Programma
Il webinar si pone l'obiettivo di analizzare i seguenti strumenti deflattivi del contenzioso tributario, utilizzabili dal Comune sia in fase pre-processuale che processuale:
1) Acquiescenza (art. 15, D.Lgs. n. 218 del 1997);
2) Accertamento con adesione (art. 1 e segg., D.Lgs. 218/1997);
3) Definizione agevolata delle sanzioni (art. 17, D.Lgs. n. 472/1997);
4) Conciliazione giudiziale (art. 48, D.Lgs. n. 546/1992);
5) Diritto di interpello.
L’aula virtuale webinar agevolerà l’interazione con il docente, permettendo ai partecipanti di porre domande per richiedere approfondimenti e chiarire i dubbi più ricorrenti che incontrano nella gestione quotidiana.
Relatore
Pasquale Mirto, Dirigente del Settore Entrate Unione di Comuni Modenesi Area Nord, esperto in materia di fiscalità locale e consulente del Dipartimento Finanza Locale IFEL.
Destinatari
La partecipazione al webinar è gratuita e riservata, in via prioritaria, al personale di Comuni e Unioni di Comuni.
Per garantire un'adeguata interazione via chat con i relatori, al raggiungimento del numero massimo di iscrizioni il sistema non consentirà più di effettuare la registrazione online.
Per partecipare al webinar è necessario disporre di una connessione internet a banda larga e di cuffie o casse. Per verificare che il Suo computer sia correttamente configurato per il collegamento alla piattaforma di video-conferenza, prima del webinar è possibile eseguire un rapido test di connessione. N.B. Il componente aggiuntivo Adobe Connect Add-in è facoltativo.
Per maggiori informazioni consultare il sito del canale formazione IFEL
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al disegno di legge Stabilità 2016 che dà validità alle delibere di variazione delle aliquote dei tributi comunali adottate oltre il termine del 30 luglio 2015.
A commento della notizia Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno e Delegato ANCI alla finanza locale, nonché Presidente dell'IFEL ha dichiarato:
"Bene la positiva valutazione politica che ha portato all’accoglimento della richiesta ANCI di una deroga per i Comuni che hanno approvato delibere sui tributi locali entro il 30 settembre 2015’’.
‘’E’ necessario pero’ – sottolinea – che tale previsione sia inserita in un decreto in adozione, in modo da renderla immediatamente applicabile ed evitare futuri contenziosi’’.
‘’La richiesta – spiega - era stata formulata perché si era creata una condizione che rasentava l’assurdo, con Comuni che avevano approvato le delibere il 31 luglio ad un solo giorno dalla scadenza. Ci tengo a sottolineare che tali ritardi, nella maggior parte dei casi, sono ascrivibili al fatto che nei Comuni, dopo il turno elettorale, si era proceduto alla convalida delle elezioni solo ai primi di luglio. Non c’era quindi una volontà di differire delle scelte, ma una mancanza di tempi tecnici per la presentazione del bilancio. Non si tratta quindi di una sanatoria – conclude Castelli – ma di un atto di realismo’’.
L'auspicio è che il decreto legge sugli enti locali, di cui si prevede l'adozione a giorni, faccia sua questa presa d'atto parlamentare dandone immediata attuazione e sollevando diverse centinaia di Comuni dal rischio di non poter applicare variazioni tributarie da tempo decise (in qualche caso adottando nuove agevolazioni e riduzioni di aliquota) e di dover riformulare bilanci a poche settimane dalla fine dell'anno.
Tra le motivazioni dei ritardi nell'adozione delle delibere non va dimenticato il fatto che il decreto legge n. 78/2015 ha introdotto modifiche importanti - e necessarie - nelle regole di bilancio e nelle risorse assegnate ai Comuni, che sono entrate in vigore soltanto ai primi di agosto.